CHANEL POV
Non volevo che Ashton se ne andasse e la mia intuizione mi portò a pensare che fosse rimasto deluso da ciò che lui stesso aveva detto.Non preferivo Danielle, pensavo solo che sarebbe stato da egoisti farmi salvare per l'ennesima volta da lui.Così quando entrò Danielle nell'infermeria le dissi di andare a chiamare anche Ashton sebbene non fossi sicura che mi avrebbero fatta uscire con due accompagnatori.Lo vidi arrivare un po' confuso ma non fiatò una parola, mi fece soltanto scendere dal lettino con una delicatezza estrema quasi come se potessi rompermi.Continuò a utilizzare la sua delicatezza per prendermi sottobraccio dopo essersi messo in spalla sia il mio che il suo zaino.Danielle era sconcertata, seriamente, ma non disse nulla, nessuno di noi fiatò. Avevamo tutti troppa paura di me per esprimere anche solo una piccola considerazione da far scomparire nell'aria.Entrammo tutti in casa mia e lì dentro l'aria si fece meno tesa.
Mi sedetti sul divano a gambe incrociate e feci segno a entrambi di imitare il mio gesto.
Poi Ashton si alzò e 10 minuti dopo si presentò con tre tazze di tè.
Danielle si vestì del suo sorriso malizioso da pettegola e si rivolse a noi con "Allora?" io e Ashton ci guardammo con un grande punto interrogativo sul viso per poi rivolgere i nostri occhi a lei "Allora cosa?!" controbattei "Allora cosa sta succedendo tra te e te?!" Ci indicò come se, se non ci avesse indicati, non avremmo capito di chi stesse parlando.
E la nostra reazione fu piuttosto ambigua: abassammo lo sguardo, io arrossii e intuii che lui fece lo stesso e lei giusto per aumentare l'imbarazzo, si cacciò a ridere all'indietro scalciando in aria e battendo le mani divertita, una scimmia, una scimmia.punto.
Dopo un po' si rimise seduta da persona normale e ancora scossa chiese "su, raccontatemi la vostra storia"
"Noi non abbiamo una storia" disse lui confuso quanto me.
"Oh si che ce l'avete, come vi siete conosciuti e come sono continuate le cose" tirai uno sbuffo e iniziai il racconto io "Ci siamo conosciuti quando lui portò in infermeria Calum dopo che esso si era beccato un pugno da Jordan.Entrata in classe la McChicken mi concesse di raggiungere Calum in infermeria e li sono avvenute le presentazioni.Quel pomeriggio andai a casa di Calum per quei stupidissimi gruppi di studio e alle 4:32 lui si presentò per riportarmi il cellulare che avevo lasciato a scuola.Arrivata l'ora di rincasarsi mi accompagnò a casa e la stessa sera le nostre famiglie cenarono assieme" tra me e Ashton c'era un cuscino (io avevo lui affianco e Danielle di fronte) così lui mi strinse delicatamente il fianco (nascosto dal cuscino)come per dirmi 'a lei puoi dire di quella mattina' ma non lo feci "la mattina seguente avevo la febbre e quando lui suonò alla mia porta per recarci a scuola assieme, lo invitai a restare.Rimase fino a sera e si addormentò sul divano e come tu già sai sul divano c'ero anch'io perciò la mattina seguente siamo entrati dopo seconda ora"
"Bella storia, se l'avessi raccontata con più emozioni sarebbe stata meglio ma lasciamo perdere.Parliamo delle tue ricadute piuttosto" e li si fece seria e seri si fecero tutti.
"Quindi è una cosa che ti succede spesso?!" Chiese Ashton
"Perché è già successo altre volte?" Intervenì subito Danielle.Mi stava già scoppiando la testa.
"No non è mai successo" risposi quasi urlando.
"Chanel" mi chiamò Ashton come un rimprovero lento, e doloroso.
"Chanel un cazzo,statevi zitti entrambi e tu non fare finta di conoscermi e non sei nessuno per obbligarmi a dire quello che vuoi tu, ma vattene a fanculo vah" mi riferii soprattutto ad Ashton e con una testa che ancora mi scoppiava se ne andarono senza fiatare nulla.
E rimasi sola in preda a un attacco di panico.
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.Amo il suo peggior difetto.
FanficEra sempre la stessa monotonia, un proseguirsi di giorni di cui cambiava solo il numero.Erano sempre le stesse risate false per le stesse battute stupide.E poi la mia mente fu travolta da una risata diversa, unica nel suo genere, mai sentita.Più la...