•Chapter 8•

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•ASHTON POV•
*camminando sul marciapiede*
È passata più di una settimana da quando ho conosciuto Chanel.Non siamo più usciti assieme perché tartassano di compiti,sia me che lei.A scuola pranziamo sempre con Danielle,Michael,Calum e Luke; però ho notato che non si esprime più liberamente come i primi giorni.È vero,in mensa è sempre per le sue,persa tra i suoi pensieri,rinchiusa dai muri che da sola si è creata.Mi chiedo perché sta così...forse sono i soliti problemi delle ragazze,che la sopprimono?Ma non avrebbe senso,è una ragazza carina, ha amici, ha dei genitori, beh forse sta male perché quest'ultimi non le dedicano le attenzioni necessarie...No,non credo, per quanto possa essere brutto sembra una ragazza abituata all'assenza dei genitori.

Ritorno sui miei passi e mentre decido dove recarmi vedo una figura seduta al muro di una casa un po' lontana che appoggia la testa sulle gambe.
Mi avvicino cautamente,sembra una ragazza dato i capelli lunghi, assomiglia a Chay.
Zaino nero come il suo.
Capelli castani.

Dr.Martines.

Lacrime.

Singhiozzi.

Dio porco.

Faccio la cosa più spontanea che mi passa per la testa,beh se non è lei faccio una figura di merda ma vale la pena tentare,corro.
Corro e la atterro abbracciandola.

I singhiozzi continuano così mi alzo,mi sistemo velocemente e mi chino,facendola sedere con la schiena al muro,le tengo le spalle e visto che lei continua a tenere la testa bassa e piangere inizio a chiamarla.
"Hei"

"Chay ti prego di qualcosa"

"Dimmi che sono uno stronzo almeno parleresti"

"Cosa c'è che non va?"

Attendo.

Sposto un po' il piede e sento che ho calpestato qualcosa,rivolgo lo sguardo in basso e vedo un rasoio, non poteva essere suo così lo calciai via.Quando rialzo lo sguardo sulla mia amica vedo che si tira le maniche della felpa verso il basso,il freddo,penso, finché riscoppia in un pianto rumoroso e avverto che era dedicato a qualcosa che stava sotto al gesto di prima.
Con timore alzo lentamente la manica destra e vedo tutto ciò che non volevo vedere.

Con una scia di baci traccio il percorso dei tagli.

Poi la prendo sulla schiena, lei si appoggia con la testa alla mia spalla e la porto a casa mia.La faccio scendere,prendo la chiave di casa,la infilo nella serratura,giro ed entro.La prendo per mano e la porto in camera mia,la faccio adagiare sul letto e vado in bagno a prendere del disinfettante,del cotone e delle garze.
"Non dovrebbe bruciare" la rassicuro mentre passo il cotone bagnato di disinfettante sulle ferite.Dopodiché prima di mettere la garza,soffio un poco e le lascio un piccolo bacio sul polso poi lo avvolgo.La porto in salotto dove la faccio accomodare sul divano e le accendo la tv lasciandole accanto il telecomando in modo che lei possa guardare il canale che più le piace.Mi dirigo in cucina per preparare del the caldo.

Una volta pronte le tazze ritorno da lei.
"Attenta,brucia"
-incominciammo a bere...-
"Grazie" pronuncia con voce roca.
"Di niente,ma promettimi una cosa,un unica cosa"
"Okey,Cosa dovrei prometterti?"
"Che non lo rifarai mai più,qualsiasi cosa accada tu vieni da me,non farti del male perché così fai soffrire chi ti vuole bene.Puoi venire e chiamarmi anche alle 3 di notte,verrò da te e passerò la notte sveglio in tua compagnia,guarderò quei odiosi telefilm che guardate voi ragazze,ascolterò la tua musica per quanto commerciale possa essere,asciugherò tutte le lacrime che i tuoi occhi verseranno, ti abbraccerò quando il cuscino non ti basterà più,sarò la tua luce quando il buio sarà l'unica cosa che potrai vedere."
"Sei la mia salvezza"

.Amo il suo peggior difetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora