6 ; friends with benefits

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Non dissi niente a mia madre.

Era sempre occupata col lavoro e stressata, non volevo darle altre preoccupazioni.

È da tre giorni che lavoro, ancora mi devo abituare.

Ho sbagliato due ordinazioni ma ho avuto la situazione sotto controllo.

Devo organizzarmi con lo studio, sono rimasta indietro.

Domani ho due compiti in classe: chimica e letteratura.

Quindi mi tocca studiare tutto il programma in un giorno.

E menomale che oggi avevo il giorno libero.

Per prima cosa sistemai la mia camera, era parecchio disordinata.

Cambiai le lenzuola, piegai i vestiti puliti per metterli nell'armadio e misi i vestiti sporchi nella bacinella.

Entrai in camera di Kat, «Si bussa prima di entrare» disse chiudendo il libro di non so quale materia «Sto facendo la lavatrice, hai qualcosa di sporco?» si alzò dalla sedia, prese un mucchio di panni sporchi e li gettò dentro la bacinella «Mi devi 100 dollari» posai sul suo letto la bacinella e andai di nuovo in camera mia, aprì il cassetto, cercai in profondità un sacchetto dove nascondevo i risparmi, presi i soldi che le avevo promesso, ritornai in camera sua e glieli diedi, «È bello fare affari con te» disse contando i soldi.

Andai di sotto per fare la lavatrice.

Bussarono alla porta.

Aprì ed era Carl.

«Mia sorella sta studiando» si mise comodo sul divano «Fai come se fosse casa tua» non mi rispose «L'ho lasciata» mi disse poco dopo «Come l'ha presa lei?» gli domandai sedendomi accanto a lui «Bene» accese la televisione «E tu perché sei giù di morale?» chiesi «Dominique» «Che c'entra lei?» «Vuole ritornare con me» cambiò canale «Scusa ma non l'avevi lasciata tu? Dicendomi che era seccante» «Le ho dato una seconda chance e poi suo padre è poliziotto può aiutarmi ad entrare nell'accademia di polizia. Hai della birra?» si alzò e andò in cucina «Aspetta un attimo, tu poliziotto?» lo seguì «Si, cosa c'è di sbagliato?» aprì il frigorifero e si prese una birra «Sei finito in prigione per aver attaccato della droga sul corpo di tuo nipote Chuckie, dopo un anno sei uscito e hai iniziato a spacciare droga» risposi sedendomi sullo sgabello «Sono cambiato» mi guardò e sorseggiò la birra «Non si può cambiare da un giorno all'altro. Come mai questa scelta?» domandai «Stamattina ho fatto un giro col padre di Dominique, mentre stavamo parlando la centrale di polizia lo ha avvisato che due teppisti avevano rubato un'auto. Quando li stava inseguendo uno dei due scese dall'auto e lui corse per afferrarlo ma nel mentre lui era troppo occupato con il teppista, il suo complice stava scappando e quindi io uscì dalla macchina e lo inseguì finché non lo spinsi a terra» mi raccontò emozionato «Poi mentre lo girai verso di me lui mi guardò e mi disse "E tu chi sei?" ed io gli urlai "La legge figlio di puttana" è stato fantastico!» sorrise e si mise la mani sui capelli, ridacchiai «Beh se ti piace fare il poliziotto buon per te» gli rubai la birra dalle mani e me ne andai sul divano, «Era la mia» si buttò accanto a me «Ora non più».

Guardammo un po' di televisione finché il suo braccio non finì attorno al mio collo, non gli dissi niente, «Sono tornata» arrivò mia madre «Ne hai parlato?» mi sussurrò Carl, io annuì.

Non è vero, non le ho detto niente.

«Oh ciao Carl, ceni da noi?» gli domandò mia madre, «Lo vorrei tanto Karen ma mia sorella Fiona ci deve annunciare una cosa a cena. Possiamo fare la prossima volta» «Non preoccuparti Carl, la porta di casa mia è sempre aperta per voi Gallagher, tranne per Frank» una volta il padre di Carl nel cuore della notte ruppe a casa nostra e ci rubò le casse di birra più il microonde, da allora in poi cambiammo le serrature delle porte d'entrata.

Kat scese e Carl se ne andò.

Cazzo i compiti.

Parlare con Carl ti fa dimenticare le cose.

«Non ho fame, in tal caso lasciatemi qualcosa, forse nel tardi scenderò e farò i miei soliti spuntini» avvertì mentre salivo le scale frettolosamente.

Mi misi le mani in testa.

Non sapevo con quale materia iniziare.

Alla fine optai per letteratura.

Iniziai alle nove e finì letteratura a mezzanotte.

Adesso mi tocca studiare chimica.

Mi arrivò una chiamata su FaceTime da Carl, gli staccai la chiamata.

Mi inviò cinquanta messaggi in un minuto.

Mi richiamò di nuovo, «Si può sapere che cosa vuoi?» chiesi urlando e mi ricordai che tutti dormono «Hey calmati, ti vedo stressata» era a letto, beato lui «Stai studiando a mezzanotte? Davvero?» «Mi sono messa a parlare con un coglione e mi ha fatto dimenticare che dovevo studiare» sistemai il telefono dentro l'astuccio «Adesso passo da te, ti porto qualche red bull, lascia la finestra aperta» staccò la chiamata.

Feci come disse lui.

In un battibaleno Carl si trovò nella mia camera, «Non fare confusione che dormono» gli dissi a bassa voce «Allora che devi fare?» mi porse una red bull «Chimica» si buttò sul letto «Noiosa» disse aprendo la lattina «Fottiti» mi sedetti sulla sedia e continuai a studiare.

«Sei sexy mentre studi lo sai?» gli feci il dito medio, voleva stuzzicarmi.
«Carl la tua voce mi sconcentra» lo lasciai stare, non gli devo dare retta.
Si mise dietro di me, mi sistemò i capelli castani da un lato, sentii il suo respiro nel mio collo, «Che cosa vuoi?» sussurrai «Niente, continua a studiare» mi lasciò un bacio umido sul collo, mi sta mandando il cervello in tilt, «Carl...» continuò a lasciarmi baci sul collo, andò fino al mio orecchio destro e mi morse il lobo, «Hey stronzetta ti vuoi fare una canna?» mi sussurrò nel mentre mi lasciava baci sulla mandibola, mi fece venire i brividi, nel senso buono.

Aprì la finestra.

Carl si mise in bocca la canna e la accese, dopo due tiri me la passò, aspirai e tossì fortemente, lui si mise a ridere, gli diedi un colpo nel petto, «Dov'è finito il ragazzo che voleva diventare un poliziotto, "sono io la legge e bla bla bla"» imitai la sua voce «Una canna non fa mai male a nessuno» rispose dandomi un pugno sul braccio, ci mettemmo a ridere, lui continuò a fumarsi la canna, «Noi siamo amici giusto?» mi domandò guardandomi negli occhi «A quanto pare» risposi sdraiandomi sul letto «Potremmo essere amici con benefici, se per te è ok» spense la canna e si sedette accanto a me «Cioè?» lo guardai stranita «Amici con benefici, non ne hai mai sentito parlare?» scossi la testa, «Frequentarsi, divertirsi, fare sesso» «Ho visto un film a riguardo di questo argomento ma non mi sembra un'ottima idea. Se io dovessi accettare quale sarebbero le regole?» chiesi curiosa «Sono semplici: la prima è non innamorarsi, la seconda è di scegliere dei giorni per cui divertirsi, la terza dobbiamo mantenerlo segreto e la quarta non essere gelosi se un giorno dovessimo uscire con una persona» mi spiegò, «Dobbiamo scegliere i giorni, a te quali vanno bene?» domandai guardandolo «Cazzo potremmo scopare ogni giorno, a me non cambia» lo guardai serio «Facciamo il venerdì e sabato, ok?» «Va bene ci sto» gli porsi la mano e me la strinse.
Ho compiuto un'altra cazzata per colpa sua? Assolutamente si.

We Are Chemistry ; Carl GallagherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora