<<Ragazzi io e il Signor Malfoy per affari di lavoro e per imprese che a voi non riguarda abbiamo decretato che tra sei mesi o poco più vi apparterrete sigillando il tutto con il matrimonio. In questo tempo prendetevi tutti i comodi per sperimentare la vostra conoscenza.>>Mi trovo in uno stato di sotto shock, per quanto ha conferito mio padre. Sono ancora una ragazzina, io ho intenzione di condurre una vita come una giovane donna della mia età. E sinceramente vorrei ribellarmi ma suppongo che mio padre mi infiggerebbe una delle sue punizioni dolorose.
Cazzo no. Io non voglio prendere in marito un ragazzo che nemmeno conosco.
Anche se, mi è un po' famigliare.
Ma non so dove potrei averlo visto.Questo vuol dire essere purosangue.
La tua famiglia, nonché mio padre decide per te. E tu non puoi fare niente.
Devi accettare il fato. Il destino.
Che anche se bastardo lo devi comunque gradire.
Esprimere le tue opinioni in questo mondo non servirà a nulla. I tuoi genitori decidono. Tu obbedisci e basta.<<Eleonor e Signorino Malfoy non c'è da impensierirvi, abbiamo comunque riscattato una casa qui a lato del bosco, prima di questa dimora, in tal modo avreste bisogno di qualcosa di vostra necessità, ci sarò io ad assistervi.>> dice con un tono che non lascia intravedere alcun tipo di emozione nemmeno quella più insignificante.
Wow! una casa tutta nostra.
Oddio! Dovrò convivere con un uomo che associo ad averlo gia visto ma che non sono al corrente di ricordare dove o quando.<<Io però non vorrei contraddire le sue parole padre, ma riscontro qualche divergenza su questo. Padre sono ancora una ragazzina perché farmi recapitare in una casa di non mia proprietà con un ragazzo che so di non conoscere>> dico quasi sussurrando per adocchiare qualsiasi espressione nel suo volto.
<<Eleonor, sono afflitto anche io da questo, e sebbene non fossi molto d'accordo, il Signor Malfoy mi ha fatto ammenda e riconoscere il fatto che potrebbe essere un ideale per entrambe le famiglie. Inoltre siete due purosangue e quindi potrete portare avanti anche il nome della famiglia Malfoy.>> dice con così tanta calma che mi fa paura.
Sempre un po' contrariata mi alzo dalla sedia e con un flebile "con permesso" esco da quella sala e mi dirigo verso la mia camera. E ci rimango finché non sento, prima un borbottio e poi una porta urtare contro il legno del cornicione di quest'ultima.
La porta si spalanca e si palesa davanti alla mia figura mio padre che ha il volto con in espressione leggermente corrucciata.
<<Detesto il modo con cui sei sgusciata via dalla sala prima, ma questo sigillo tra le due famiglie è importante per la mia persona, acquisterò più potere, in cambio di perseverare un erede ai Signori Malfoy.>>
Sbuffo. Tutto quello che mi è concesso fare. Ha ragione lui. Non posso rifiutarmi. Ma non perché se non mi unisco al figlio Malfoy mio padre potrebbe sciupare tutto il potere che fino a ora si è portato sulle spalle. Ma il fatto è che se dovessi anche solo provare a rifiutarmi potrebbe infliggere su di me una delle sue punizioni non molto carine.
<<Padre sai però come la penso, mi sono ripromessa che avrei sposato un uomo a cui gradisco donare il mio amore, non uno che nemmeno ho visto una volta nella mia vita, o semplicemente delle vostre faccende personali.>>
<<Eleonor, mi amareggia il fatto che sei in disaccordo in quanto detto poco fa, ma così deve essere, mi scuso. Ma ormai è fatta.>> mi dice con un tono un po' dispiaciuto.
Dispiaciuto? Ma quando mai! Lord Voldemort dispiaciuto! Bella questa!
Poi come è arrivato sguscia fuori dalla mia porta e se la richiude alle spalle con un leggero tonfo.
Mi stendo sopra il mio letto e pondero bene quanto è successo oggi. E con un po' di fatica e assillo, mi addormento tra le braccia di Morfeo.
La mattina seguente mi riscuoto nel letto aprendo gli occhi e non vorrei alzarmi a causa del tepore caldo formatosi durante la notte.
Guardo l'orologio in parte al letto al di sopra del comodino color bianco in legno di betulla e riscontro che sono le 9 del mattino.
Mi riproposi di indugiare a star ferma qua sul letto, ma poi il brontolio del mio stomaco mi fa cambiare totalmente idea. Così con la mia pigrizia mi alzo scostando le coperte e infilando le mie ciabattine morbide color beige scendo di sotto per eseguire la colazione.
<<Eleonor! Sei in ritardo come al tuo solito. I signori Malfoy saranno qui esattamente alle 10.30, finisci di fare il tuo pasto e provvedi a sistemarti.>> dice e poi lasciandomi sola il momento dopo.
Piluccai qua e là e poi dopo aver terminato di mangiare, salgo le innumerevoli scale e entro in camera. Entro in doccia non prima però di aver arraffato i vestiti che dovrei mettere quando avrò finito di lavarmi.
Chiudo la manopola della doccia e appoggio i piedi per terra sopra il tappetino rosa confetto, poi prendo un telo bianco per circondare tutto il mio corpo e un senso di calore mi si propaga sulla pelle.
Mi vestii con un semplice vestitino bianco di velluto con dei fiori posti al di sopra di esso. Piastro i capelli lunghi e neri, cosicché diventano lisci spaghetto. Poi faccio un leggero trucco, indosso le scarpe e guardo l'orologio 10:22.
Ripenso a questa assurda faccenda e non riesco a non stimare del perché Draco non si sia opposto a ciò. A lui andava bene? Perché? Perché non lotta contro le sue volontà? Che strano, il quale lui vuole unirsi a una ragazza che potrà aver visto di sfuggita a scuola.
Erano puntualmente arrivati all'orario stabilito e io ora ero giù nella sala ad attenderli, e nella mia testa non faccio altro che pensare cosa avrei fatto se non avessi dovuto sposare quel ragazzo, beh sarei stata una ragazza libera, con i suoi ideali. Ma niente.
Ero voltata di spalle e quando mi rigiro lo vidi. Li, in tutta la sua bellezza. Draco Malfoy. Wow!
Vestito tutto di nero con abiti costosi e di marca che gli avvolgevano perfettamente il corpo, sondando scrupolosamente la sua struttura.
Distolsi lo sguardo appena lui mi colse in fragrante a guardarlo con uno strano cipiglio sul volto, poi mi sorride leggermente e sposta lo sguardo su mio padre che prese subito a parlare.
<<Grazie per essere qui Signori Malfoy, a momenti ci smaterializziamo a scoprire la nuova casa dei due giovani>> stava parlando ad alta voce cosicché tutti sentissimo, ma il suo sguardo era rivolto verso il padre Malfoy.
Stamani Narcissa, la mamma di Draco era assente, si erano presentati solo gli uomini di famiglia.
Venimmo catapultati davanti ad una grande casa, fatta di mattoni e poi passatosi una velatura di pittura color bianco.
Non entrammo nemmeno che subito i due capi famiglia ci salutarono per poi andarsene.
<<Ragazzi per me e il Signore qui sarebbe più opportuno che la vostra abitazione la esaminaste voi. assieme. Per qualunque cosa chiamateci, ora dobbiamo procedere con il rientro a casa, arrivederci ragazzi.>> disse mio padre e poi assieme a l'altro sparirono in una nuvola grigiastra.
<<Pertanto tale casa dovrebbe appartenere a noi da questo momento in poi>> disse il giovane.
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𝙞𝙡 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙨𝙞𝙜𝙞𝙡𝙡𝙤
Romance(COMPLETA) [IN REVISIONE] Eleonor Riddle una ragazza di 19 anni, è costretta a sposare Draco Malfoy per ordine di suo padre che ovviamente ha un contratto con il padre del giovane. Eleonor non accetta questo cambiamento radicale della sua vita così...