Giorno e notte
non si possono abbracciare,
ma appena sfiorare
con l'aurora ed il crepuscolo.
Opposti e complementari,
negazione uno dell'altra,
esigono lo stesso cielo
per esistere entrambi:
uno spazio chiamato tempo.
E sotto il sole,
dove tutto è vanità
ed inseguire il vento,
- scrive l'Ecclesiaste -
per ogni cosa c'è un momento:
per trovarsi e per perdersi,
per gioire e per soffrire,
per amare e per odiare.
L'animo raggiante,
il sapore del per sempre
- dolce illusione -,
perché le stagioni liete
non sono più tornate?
Quei ricordi felici,
castelli di sabbia
sulle spiagge della memoria
che i giorni come onde
lentamente cancellano,
attimi di giubilo rubati
ad un destino beffardo
e ormai echi lontani
di un sogno passato,
io vorrei rivivere
con lo stupore negli occhi
e l'immortalità nel cuore
almeno un per un istante!