Ti dedico questa poesia:
bella o brutta che sia,
non riuscirà mai
ad esprimere la forza che hai.
Neanche la tua sapienza
esprime appieno la tua essenza.
Cavalchi le onde del mare,
senza alcuna paura;
perso nei meandri del pensare,
ti deprimi tra quattro mura.
Non hai fiducia nella sorte:
invano attendi la morte
compatendo la tua gente,
vittima di uno sviluppo demente.
Anima afflitta cerchi la pace,
tu, antica colonna portante
del tempio di Magna Grecia.
Dai tuoi occhi traspare
un insopportabile dolore,
vasto come il mare,
il tuo grande amore.
Immensa Energia,
se vuoi, questo male,
lo puoi spazzare via.