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Appena arrivata mi siedo sulla tribuna più vicino al campo. Essendo stata invitata da uno che si allena - Nicolò per l'appunto - non volevo esagerare, anzi, sto tentando in ogni modo possibile di restare discreta.

Per una decina di minuti nessuno esce, poi all'improvviso si sente un grande urlo che assomiglia a un "SÌ MISTER" per poi vedere tutti uscire velocemente dallo spogliatoio.

La maggior parte dei giocatori erano in felpa, mentre alcuni avevano solamente una maglietta termica a maniche lunghe.
L'unica cosa che accomunava tutti era il logo dell'Italia.

Noto che mio fratello mi ha visto, ma non volendosi far notare fa solamente un gesto con la mano.

Come vorrei cominciare a urlare a tutti che li adoro e che seguirò le partite come se fossero la cosa migliore che mi sia capitata... Ma no, y/n, trattieniti.

L'allenamento è iniziato.
Vedo i calciatori che dopo aver preparato i palloni cominciano a fare qualche giro di campo. Dopo cominciano con addominali e flessioni.

Noto che un paio di ragazzi, tra cui Barella, si cominciano a togliere i vestiti superflui, rimanendo solamente in maglietta.

Dopo circa mezz'ora cominciano con i passaggi tra di loro di palla fino ad arrivare a fare una partitella.

All'ultimo Nicolò ha pure segnato, cominciando ad urlare "Che bel giocatore!" guardandomi e sorridendo.

Allora mi ha visto!

Comunque noto che anche il ragazzo affianco a lui, più alto di lui di forse tre centimetri, mi ha notato e mi inizia a sorridere.
Poi, durante il defaticamento, noto che ogni tanto alza lo sguardo e mi osserva con occhiate fugaci.
È carino.

Dopo gli allenamenti, mentre i ragazzi vanno a rinfrescarsi e a cambiarsi mi avvicino al campo.

Ho intenzione di salutare il loro allenatore, Roberto Mancini, visto che è stato così gentile da non mandarmi fuori dal campo.

"Lei chi sarebbe?" Mi dice con tono diffidente.
"Salve, sono y/n, Chiellini. Sono la sorella di Giorgio"
"La sorella di Giorgio? - dice stupito - Non sapevo avesse una sorella"
"Beh, eccomi qua" aggiungo accennando una timida risata.
"Piacere di conoscerti y/n, io sono Mancini, il mister di tuo fratello e gli altri. Chiamami pure Roberto".
"Piacere mio!"

Andiamo avanti a parlare del più e del meno, fino a quando mi propone di andare a vedere se i giocatori dell'Italia sono "vivi o si sono addormentati come una principessa Disney" - ha usato testuali parole.
Ovviamente acconsento e a questo punto mi accompagna all'entrata degli spogliatoi.

Immagina Federico Chiesa || Nazionale Italiana Euro 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora