Capitolo 8

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Il giorno dopo, il giorno della partita misi la maglietta della juve dei pantaloncini e delle scarpe sportive. Andai a svegliare Maria nella camera degli ospiti che stava ancora dormendo "Maria svegliati oggi c'è la partita" "lasciami stare" "d'accordo allora non conoscerai tutti i giocatori, io vado ciao" "no aspetta mi sto alzando voglio rivedere Ronnaldo" "ti piace" "penso di si" "allora muoviti così riusciamo a prendere i posti più belli" "che mi posso mettere, una camicia bianca secondo te va bene?" "io direi di metterti qualcosa di sportivo" "ok" tornò con una maglietta rosa, pantaloncini neri e scarpe. "ok. vieni facciamo colazione e andiamo" "ok, sei sempre la solita frettolosa, non è che aspetti qualcuno" "no non aspetto nessuno voglio solo salutare i miei amici" "ok" dopo la colazione presi le mie medicine e andammo al campo. La Juventus oggi giocava con la Roma. Prima della partita andai a salutare e augurare buona fortuna ai miei amici giocatori e mi misi con Maria nella zona vip dove c'erano le fidanzate e moglie di alcuni giocatori "salve" "benvenuta cara" disse la moglie di Chiellini con un accento materno. La partita era iniziata la Juve se la cavava abbastanza bene ma anche la Roma era forte, al 30' segnò Ronaldo e al 44' Spinazzola per la Roma. Il primo tempo finì così a parità, nel secondo c'era più movimento da parte della Roma quindi il mister fece entrare Fede (Chiesa). Con lui dentro c'era un miglioramento, infatti lui all' 80' segnò un gol, quando segnò mi misi a urlare come se fossi una sua fan, quando spostò lo squardo su di me io mi sedetti sul mio posto diventando tutta rossa. Alla fine della partita usciamo tutti e andammo a festeggiare in un locale. "Allora ho due domande per te: ho giocato bene e chi è la tua amica" mi chiese Fede "dal mio urlo non si era capito?! E lei è Maria la mia migliore amica di Roma" "piacere" "ciao Maria, e comunque mi è piaciuto quando hai urlato il mio nome" "haha" "mi piace la tua maglietta che ne dici se te autografo" "ok ma devono farlo tutti" "non appena avrò un'altra maglietta da mettere "io ne ho una se vuoi metti la mia in più te la fai autografare e te la rimetti" "è una fantastica idea" "ok vado a cambiarmi" la camicia sinceramente non era il mio stile ma me la misi comunque "fate veloce non è nel mio stile questa camicia" in fretta mi autografarono la maglietta tranne Fede che voleva vedermi ancora così "dai Fede ti muovi" "comunque ti sta bene la camicia" "grazie ma voglio rimettermi quella maglietta" fece una risata e me la diede autografata "grazie" "allora che prendete?" Chiese mio cugino a tutti "io fettuccine al ragù e delle patatine" "ok" dopo 10 minuti il cameriere ci portò i nostri pasti, c'era un misto carbonara, ragù, e madriciane. "Allora quanto resti Maria" "lunedì vado via" "ti accompagno all'aeroporto se vuoi" disse Ronaldo ridendo  un po' "ok grazie" "Rob sei sporca di sugo vicino alla bocca" mi disse Fede ridendo "dove" "aspetta" con un tovagliolo mi levò il sugo dalla guancia. "Grazie". Il cameriere ci portò una bottiglia di vino e un liquore offerto dalla casa e ovviamente ce lo scolammo tutto tranne Fede l'astemio. Morata mi tirò un occhiataccia e mi arrivò un messagio da lui.

Da Morata💛:perché fai così avevi detto che ti serviva una pausa per rimetterti in gioco

A Morata💛: non ho fatto niente

Da Morata💛: è da quando siamo arrivati che stai filtrando con Federico, potevi almeno dirmelo subito senza farmi illudere.

A Morata💛: stai dando di matto non ho fatto niente

Da Morata💛:si vabbè cancella quello che ti ho detto sei solo una stronza

Chiusi la chat immediatamente, mi disgustavano le persone troppo gelose che si immaginavano le cose che non erano vere. "È successo qualcosa?" "No niente". Rimasi silenziosa per tutto il pranzo e decisi di andarmene quesi subito non incrociano lo squardo di Morata "hey come mai tanta fretta" non risposi "allontanati da lei" disse Alvaro a Fede "perché scusa?" "Basta, Maria va bene se ti accompagna Cristiano a casa" "si mah" "ok, vieni Fede" lui mi seguì in macchina e sfecciai via "Wo Rob piano hai anche bevuto" "hai ragione, devo dirti una cosa" "ok" "non qui" lo portai in un posto speciale, in un campo di rose rosse. "Ieri Alvaro mi ha detto che mi ama e io gli ho detto che mi serviva tempo e oggi si è  incazzato perché stavamo parlando" "A...tu lo ami?" quella domanda mi fece pensare io chi amo davvero, avevo bisogno veramente di tempo per dare una risposta ad Alvaro "no io non lo amo, amo qualcun'altro" "chi è che ami" "te" senza dire altro mi pogiai sulle sue labbra. "Roberta" "si?" "Ti amo anche io"

Allora sicuramente non ve lo aspettavate ma la storia non è finita infatti ci saranno delle complicazioni. Al prossimo capitolo

Un gol per una persona specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora