Pov James
Mi avvicino a Lily e la sveglio con un bacio, appena finito lei, sveglia come non mai, mi sorride dolcemente.Alla vista di quel sorriso io mi sciolgo, devo ancora metabolizzare il fatto che sto con lei. Con Lily Evans. Proprio la stessa che mi urlava per i corridoi di lasciarla in pace, smetterla di chiederle di uscire, che mi insultava quando facevo uno scherzo insieme ai malandrini, quella che mi diceva di smetterla, proprio quella che avevo appena deciso di dimenticare ma che , grazie a Merlino, non mi sono arreso ed ora è MIA. Solo MIA.
-Giorno amore- le sussurro all'orecchio, il suo sorriso aumenta -Giorno- risponde. Dopo essersi stiracchiata si gira verso di me e risponde al bacio precedentemente dato per svegliarla.
Ca**o quanto ho sognato di assaggiare il sapore delle sue labbra negli ultimi sei/sette anni. Chiedo il passaggio della lingua e lei socchiude le labbra acconsentendo. Il bacio diventa sempre più appassionato, lei porta le sue braccia attorno al mio collo e con una mano mi scompiglia i capelli.
Di solito non lo faccio fare a nessuno se non me medesimo ma lei con me può fare quello che vuole. Tutto quello che fa lo fa in modo spettacolare. Amo ogni parte di lei.
Metto le mie braccia intorno alla sua schiena, inizio a scendere e-Non lo so, almeno aspettate che io esca dalla stanza!- Marlene. Giuro che l'ammazzo. Io e Lily ci stacchiamo rossi da far invidia ai capelli della mia dolce metà (e si intendo Lily , non la mia scopa), la guardiamo con sguardo colpevole e diciamo -scusa- all'unisono.
Guardo Lily e posso giurare di aver visto un accenno di delusione per il fatto che siamo stati interrotti.
Marlene fa le spallucce e si alza dal letto dicendo -tranquilli, lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, in più avete appena scoperto che tra qualche anno avrete un figlio, perdonati-. Vero. Avrò un figlio con la Mia Lily! Un figlio! Io e Lily ci guardiamo con gli occhi illuminati, quegli occhi verdi mi urlano solo una cosa: scendiamo e andiamo a conoscerlo. E sono pienamente d'accordo.
In sincrono, cosa che a quanto pare Marlene ha trovato alquanto comico, scendiamo dal letto per prepararci ad andare in salotto e parlare con Harry.
Per andare al bagno dobbiamo andare nella stanza di Sirius, Remus e Alice, così sia io che Lily apriamo la porta per dirigercisi, ma appena aperta troviamo un Lunastorta con il fiatone che dice parole sconnesse della quale ho capito "bagno" "Sirius" "vomitare" "porta" e "chiusa"... che Sirius abbia vomitato sulla porta chiusa del bagno? Nel caso... che schifo.
Lily si decide a interrompere la radio rotta in loop che sembra essere in questo momento uno dei miei migliori amici -Remus fermo,fermo,fermo! Prendi un respiro profondo: inspira- e lo fa insieme a Remus -espira- stessa cosa di prima.
Lunastorta sembra essersi calmato. Dopo un altro respiro profondo finalmente sembra avere ritrovato l'uso della lingua -Una donna è entrata di corsa nel bagno dove c'era Sirius , ho sentito vomitare e sono andato a controllare ma la porta è bloccata.- Ok. Povera donna. Non tanto perché si è sentita male ma perché È CHIUSA IN BAGNO CON SIRIUS BLACK! Insomma... Condoglianze a chiunque la conoscesse.
Pov Lily
Stiamo praticamente correndo verso la stanza di Remus, Alice e Sirius. Da donna a donna, provo pietà per la ragazza che in questo momento si trova chiusa in bagno con SIRIUS. Tra tutti quelli che le potevano capitare proprio lui.Entriamo e noto Alice ancora addormentata, non faccio domande sul perché Remus non abbia chiamato prima lei perché conosco la mia migliore amica.
Remus aveva ragione, si sente vomitare. James si avvicina per aprire la porta bloccata, inizia a sbatterci il braccio per provare a "buttarla giù" o almeno aprirla. La ragazza smette di vomitare e sentiamo un rumore di roba che si rompe. Si rompe o sul muro o nel peggiore dei casi contro qualcuno.
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Il tempo|nemico e amico
FanfictionSono passati cinque anni dalla battaglia finale. Harry vive con Ginny e Teddy. Nello stesso momento però, più precisamente nell'anno 1977, i malandrini e le ragazze fanno il loro settimo anno. Alice Prewett, buona e goffa, inciampa su un oggetto mis...