3. L'incontro meno aspettato di sempre

1K 46 0
                                    

Pov Sirius
Tutto bianco. Per pochi secondi vedemmo tutto bianco, per poi essere scaraventati in una cucina.. una cucina fin troppo famigliare.

No. Ero nella casa dei miei genitori. Ero tornato. Impallidii visibilmente. Era una trappola.

Avevano creato una trappola. Quegli psicopatici dei ,purtroppo, miei genitori ("purtroppo" perché sono i miei genitori, che sono psicopatici è un dato di fatto, non che la prima cosa non lo sia, ma avete capito il concetto.)

Quella stupida clessidra era una passaporta. No. Non doveva essere così. Non volevo che fosse così.

Pov James
Vidi una strana cucina, piuttosto spettrale, e mi girai verso il mio migliore amico, o anche fratello, e lo osservai impallidire neanche avesse visto un fantasma.

Mi guardai intorno. Non poteva essere. Quasi fossi un Legiliments capii il perché dello sbiancamento di Sirius. Eravamo a Grimmuld place.

La prima persona a parlare fu Marlene, che più che parlare, urlò -ALICE COSA DIAVOLO HAI FATTO!!? E ORA DOVE CI TROVIAMO!- .

Alice era visibilmente in imbarazzo e riuscì solo a sussurrare uno -Scusate..- per poi abbassare lo sguardo. Lily, la MIA Lily, l'abbracciò rassicurandola.

Sirius d'un tratto sembrò risvegliarsi da uno stato di trance e decise di agire:
-Allora, ascoltatemi attentamente: dobbiamo assicurarci di far meno rumore possibile, probabilmente ci stavano aspettando.- Mi guardò con sguardo preoccupato, e immediatamente capii che da solo non ci sarebbe riuscito, quindi accorsi in suo aiuto: -Siamo nell'ormai vecchia casa di Sirius, probabilmente qualunque cosa abbia frantumato Alice ci ha portato qui. Adesso nascondiamoci, perché fidatevi se vi assicuro che i Black hanno strani modi per accogliere gli ospiti indesiderati- conclusi tirando fuori il mantello dell'Invisibilità, che porto sempre con me.

Tutti tranne Sirius e Remus si guardarono intorno con sopracciglia aggrottate, confusi.
-Mantello dell'Invisibilità- chiarì Remus.

Le ragazze sembrava volessero far altre domande, ma appena sentirono dei passi sulle scale optarono per rimandare a dopo l'interrogatorio e di pensare a nascondersi senza dire una parola.

Ci spostammo dalla cucina fino al salone, così da poter vedere chi stesse scendendo le scale, rigorosamente invisibili sotto il mantello.

Rimasi abbastanza stupito alla vista di un mio sosia che scendeva le scale con la bacchetta puntata.

Pov Harry
Appena sentii un urlo distinto di una voce femminile mi decisi a scendere le scale per scoprire chi fosse l'intrusa.

Una volta al pian terreno accesi la luce per vedere meglio.

All'inizio non vidi nulla di particolare, poi però scorsi un piede apparire per la durata di un mini secondo proprio accanto al divano. Una possibilità mi si presentò in mente.

Non poteva essere il vero mantello dell'invisibilità, visto che quello al momento si trovava al piano superiore, al sicuro nel mio cassetto.

Tuttavia Silente mi aveva accennato che si potessero incantare i mantelli capaci di rendere invisibili per un paio d'ore. Doveva essere così.

Mi avvicinai alla presunta intrusa sotto un mantello dell'invisibilità fasullo e con uno scatto rapido della mano tolsi il mantello.

Mai avrei potuto immaginare ciò che mi ritrovai davanti quella notte, e mai avrei potuto descrivere la stretta al cuore che quella vista mi provocò.

Un Sirius giovane e un Remus giovane mi guardavano sbalorditi per essere stati trovati. Una ragazza dai capelli biondi e mossi mi osservava esterrefatta alternando lo sguardo da me ad un'altro ragazzo, quasi del tutto identico a me, solamente con gli occhi color nocciola.

Il tempo|nemico e amico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora