Capitolo 4

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[Jessica]


Finita la cena Caroline è andata a casa sua e io ho detto ai miei fratelli che serai uscita per fare un giro e loro, naturalmente, mi fanno sempre i soliti avvertimenti del caso. Principalmente Damon visto che Stefan è rimasto a guardare la scena in silenzio.

-Ok mamma- dico provocando una risata da Stefan in modo che anche io iniziassi a ridere.

-Non è divertente- dice facendo il finto offeso Damon.

-Io certo di metterti in allerta per i pericoli e tu mi ripaghi così o ma grazie!?- dice incrociando le braccia al petto.

-Lo so che lo fai perché mi vuoi bene ma dai abbiamo quasi la stessa età, ho vissuto tanto non c'è bisogno. Poi so difendermi da sola non ho bisogno di una guardia del corpo- dico mettendo la giacca visto che quella sera faceva freschino.

-Lo so ma l'ultima volta non è andata bene- dice con tono triste mio fratello maggiore.

-Ascolta Damon non tirare in ballo quella storia perché ormai mi sono stufasa per una volta automaticamente me lo devi ricordare tutte le volte che esco!? Va bene sono stata stupida e non ho combattuto ma mi fidavo di lui!? Come tu ti fidi di Caroline e come Stefan si fidava di Elena ma la cosa è andata a finire male! ORA NON RINFACCIARMELO PIÙ!- dico con le lacrime agli occhi l'ultima frase.

-Shh vieni qua- dice Stefan abbracciandomi -va tutto bene..-

-Scusami.. Io non vol- blocco Damon.

-Tranquillo va tutto bene- dico asciugando con la manica le lacrime e facendo un sorriso -ora vado, voglio vedere Mystic Falls a distanza di cinquant'anni- dico per poi uscire.

Si ricomincia..

Sto camminando per le strade abbastanza affollate di Mystic Falls guardandomi intorno e con le mani nelle tasche della giacca fino a quando qualcuno non mi porta in vicolo.

-Ma ciao- mi dice una voce che conosco ma non ho conferma visto che ho hli occhi chiusi.

Inziano a tremare per la paura inconsciamente e lui sembra notarlo visto che mi mette le mani sulle braccia.

-Hai.. Paura di me..- dice con voce tremante allenando, quasi lasciando, la presa sulle mie braccia.

-Jess ti prego guardami.. Non sono quello di anni fa..- dice mettendomi una mano sulla guancia.

Mi scanso e riapro gli occhi facendomi coraggio.

-Hai detto che non sei quello di anni fa giusto? Ma a me sembra che la storia si stia ripetendo eh!- dico furiosa e lui abbassa lo sguardo.

-Ascolta.. Non riuscivo più a controllare la brama di sangue ecco perché l'ho fatto.. Non ero in me.. Jess sul serio non sto mentendo- dice avvicinandosi lentamente.

E questo lo sento..

-Jess.. Di qualcosa ti prego..- dice con gli occhi lucidi.

-Kol Mikelson così fragile non l'ho mai visto WOW!?- dico sarcastica.

-È l'effetto che mi fa rivederti e sapere che ti devo stare lontano PERCHÉ HAI FOTTUTAMENTE PAURA DI ME!- mi dice mentre le lacrime inziano a rigargli gli occhi e invece i miei diventano lucidi.

-T..Ti prego.. Ti scongiuro credimi non ero in me quella volta..- dice avvicinandosi sempre di più ed io non mi muovo anche se una parte di me mi dice di scappere e non ignorarlo ma so che è sincero, lo sento.

-Kol.. Non peggiorare la situazione..- dico quasi scoppiando in lacrime.

-Jess..- lo blocco.

-Lo so che sei sincero e non stai mentendo ma sul serio.. Devo riflettere in questi anni sono successe tante cose e non vorrei riaccadessero.. Se capisci ciò che intendo- dico abbassando lo sguardo.

-Ascolta me adesso..- mi dice alzandosi il volto nella sua direzione con due dita sotto il mento.

-Ti aspetterò qualunque cosa accada te lo prometto.. Ma sappi che ho i sensi di colpa più alti di quanto pensi.. Non volevo e poi come avrei potuto fare una cosa del genere alla ragazza che amavo ed amo tutt'ora.. Quindi prenditi tutto il tempo che hai bisogno, posso aspettare anche fino all'eternità e giuro che lo farò..- dice con un sorriso tra il triste e il malinconico che ricambio ed esco dal vicolo tornando a casa.

Sempre e per sempre [Kol Mickelson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora