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Soobin

Nero.

Ero sdraiato nel divano di casa mia, il peso schiacciante dell'aria opprimeva il mio corpo, forse non era l'aria ma erano i sentimenti che in quel momento mi schiacciavano. Ma la verità è che non mi importava tanto da rifletterci troppo su.

L'aria fresca che mi solleticava i piedi scalzi e che passa tra le mie dita delle mani semi aperte.

Mi stavo godendo il suono del mio pianoforte.
Una melodia forte ma rilassante allo stesso tempo, che piano piano svaniva in note più dolci.

Aprì gli occhi, e guardai il ragazzo che si trovava davanti a me a suonare la pianola che tenevo in salotto, guardai il suo viso dalle morbide linee, gli occhi vivaci ma in quel momento scuri e persi in qualche vecchio ricordo tornato a galla, lo chiamai con voce appena udibile "yeonjun" il diretto interessato sobbalzò poi si girò verso di me e notai un leggero rossore alle gote "scusa mi sono lasciato trasportare dalla canzone" gli sorrisi in modo confortante, in quel momento lo trovai tenero.

Mi alzai dal divano e andai in cucina seguito dal ragazzo, che solo mezz'ora prima era solo uno sconosciuto qualsiasi, ma che dal primo momento in cui avevo posato gli occhi in lui mi aveva incuriosita abbastanza da offrirgli casa mia per una notte, non sarei rimasto tranquillo sapendo che non aveva nessuno luogo in cui stare.

Iniziai a cucinare un pasto per noi due, e terminato servii il tutto. E per tutto il periodo di tempo, il ragazzo seduto nel tavolo non aveva stancato gli occhi da me, analizzando ogni mio movimento.

Si complimentò del cibo e iniziò a farmi domande sulla mia vita "Quindi... quanti anni hai?" Mi chiese dopo aver messo in bocca un pò di riso "ho ventun anni" mi guardò e iniziò a tossire, forse qualche chicco di riso gli è andato di traverso, allarmato gli versai dell'acqua raccomandandogli di mangiare piano "scusa, pensavo avessimo la stessa età o addirittura che tu fossi più grande" mi sorrise leggermente rosso per l'imbarazzo.

Stavo per fare io una domanda quando il campanello di casa suonò e in quel momento mi ricordai "oh me ne sono completamente scordato" dissi alzandosi dal tavolo, il ragazzo davanti a me mi guardò con una faccia interrogativa "scusa mi ero scordato che..." ma in quel momento suono di nuovo il campanello, andai dunque ad aprire.
"Potevi aprirci subito, no?" Entrò senza che neanche gli dicessi di farlo seguito dagli altri 2 "sarà stato impegnato beomgyu" esclamò taehyun difendendomi.

Poi tutti e tre mi guardarono poi guardarono il ragazzo seduto a tavola
"Abbiamo interrotto qualcosa soobin?" Chiese heuning kai"Scusate ragazzi mi ero scordato completamente che oggi sarei dovuto uscire con voi" Ammisi con uno sguardo dispiaciuto.

"Non preoccuparti può succedere" mi confortarono. Kai andò subito a presentarsi a yeonjun "ciao sono huening kai tu come ti chiami? sei un amico di soobin?" chiese fin troppo euforico, il ragazzo rispose solo con un filo di voce "mi chiamo yeonjun e in realta io e soobin ci siamo conosciuti da poco" lo trovai tenerissimo in quel mometo, non volendo metterlo a disagio iniziai a parlare attirando verso di me tutta l'attenzione "quindi ragazzi cosa facciamo?" Beomgyu sollevo in aria il sacchetto con dentro delle bottiglie di soju e taehyun parlò "ci divertiamo" e poi si mise a ridacchiare.

Li feci accomodare in sala e ci mettemmo tutti seduti intorno al tavolino, rigorosamente seduti per terra sopra un tappetto, iniziamo a bere mangiando anche qualche snack portato dagli altri ragazzi.

24h [Yeonbin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora