Soobin
Erano ormai passate 24h da quando ci siamo conosciuti.
Un periodo così breve ma pieno di eventi, che aveva stravolto la vita di entrambi. Come è strana la vita, così imprevedibile e piena di sorprese, è un aspetto che mi meravigliava non poco.Il flusso dei miei pensieri venne interrotto dal continuo bussare, cercai di capire chi potesse essere ma all'improvviso mi ricordai dei fatti successi poco prima, aprì gli occhi e vedi Yeonjun dormire tra le mie braccia, gli accarezzai i capelli e cercai di fare meno movimento possibile per non svegliarlo.
Mi misi dei vestiti puliti e guardai dallo spioncino chi fosse. Notai che era mio padre.
Entrai nel panico, non doveva vedere Yeonjun.
Incominciò a bussare più forte "Apri Soobin so che sei dentro".Corsi verso Yeonjun che mezzo addormentanto mi chiese chi fosse "nessuno tranquillo, tu vai un secondo in camera e non uscire per nessun motivo, va bene?" Dissi molto più preoccupato per lui che per me "Soobin mi spaventi così" disse Yeonjun in tanto che raccoglieva i suoi vestiti, lo accompagnai in camera e prima di chiudere la porta gli diedi un bacio nella fronte e lo rassicurai.
Feci dei sospiri profondi prima di aprire la porta. "Finalmente mi hai aperto la porta" disse sbuffando l'uomo "Cosa ci fai qua? Non sono stato chiaro ieri?" Dissi cercando di non far sentire la paura che si stava insinuando a me.
"No, sei stato molto chiaro, ma minacciarmi come hai fatto, non è una cosa che ti ho insegnato" disse con una sguardo gelido, mi fece perdere dei battiti, conoscevo quello sguardo.
No, ma questa volta era diverso rispetto a quando ero piccolo.
Ero più forte e più grande ora. Avevo il telefono nella tasca posteriore dei pantaloni. Per qualsiasi cosa potevo chiamare la polizia.
Cercai di calmarmi ricordandomi anche che Yeonjun era nascosto in camera. Mantenni la calma così che se ne andasse il prima possibile "quindi come mai sei qua?" Chiesi con più calma di prima.
"Vedi ho avuto qualche problema con qualche debito, e non ho più una casa." Disse come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Lo guardai e sbuffai "e cosa vuoi da me?" Chiesi con tono serio
"Ospitami per qualche giorno" disse "no" risposi secco, avevo lavorato per anni duramente per non dover più vivere con lui. Per me era come uno sconosciuto.Fece una espressione arrabbiata e prese un grande sospiro. "Soobin te lho chiesto con le buone maniere" gonfiò il petto e so avvicinò a me.
Mi partirono i flashback di quando ero piccolo, chiusi gli occhi."Mamma?" Chiesi mentre era stesa per terra, muovevo il suo corpo cercando di togliermi, con la mia altra mano libera, le lacrime che mi offuscavano la vista. "Papà perché picchi la mamma" urlai contro mio padre, era una figura gigante rispetto la mia, ero un bambino di appena 6 anni a cui il proprio padre aveva rovinato una infanzia. L'uomo di fronte a me mi guardava con freddezza e mi tirò uno schiaffo in faccia facendomi chiudere gli occhi per il dolore "non parlarmi così" disse.
Mi aspettavo di nuovo uno schiaffo del genere, ma non arrivò mai. Aspettai qualche secondo per poi riaprire gli occhi.
Davanti a me c'era Yeonjun che teneva la mano di mio padre "se ne vada prima che chiami la polizia" tenendo il telefono in mano e mostrandoli il numero già composto.L'uomo mi guardò con odio, come se fossi l'essere più orribile. Come se tutto quello che mi stesse facendo fosse colpa mia. Da piccolo mi incolpavo, ma ora non più.
Prese e se ne andò non aggiungendo nulla e sbattendo la porta.Yeonjun si girò e mi guardo prima di buttarsi tra le mie braccia. Gli accarezzai i capelli e ricambiai l'abbraccio con più forza.
"Ora ci sono io con te non ti farà nulla mai più" mi disse rassicurandomi.Va bene se c'era lui allora andava tutto bene.
Volevo crederci.Quando sciogliemmo l'abbraccio Yeonjun rimase a fissarmi.
Solo in quel momento mi accorsi che Yeonjun stesse usando una mia camicia per coprirsi.
Notai come la sua pelle era ancora marchiata dall'amore che avevamo consumato assieme."Sei bellissimo Yeonjun" lo guardai sinceramente negli occhi e il ragazzo sorrise timidamente per poi baciarmi di nuovo.
Non importava se ci conoscevamo da un giorno oppure da mille anni, sentivo di essere stato più vicino a lui che a chiunque altro.
Sono così grato di averlo conosciuto."Sai credo che tu mi piaccia veramente" disse il ragazzo difronte a me, io annuì d'accordo con le sue parole.
"Credo che anche tu mi piaccia".
E lo bacisi sentendomi la persona più fortunata di questo mondo.
STAI LEGGENDO
24h [Yeonbin]
Romance••• Yeonjun dopo aver scoperto il tradimento del suo ragazzo, se ne va dal suo appartamento e con il cuore infranto, giunge in un Bar.