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Lena

"Amare è difficile, e nessuno meglio di lui lo sapeva." Faccio una pausa e riconosco che non sono nemmeno in grado di piangere e un pochino mi dispiace.
"Amare in modo sbagliato, non ricevere l'amore che brami, ti lacera e se non sai guarire, finisce per ucciderti."
"E a me dispiace, mi dispiace davvero, perché in momenti come questi riconosci che nessun male è davvero invincibile." Faccio una pausa per nascondere la voce tremante mentre le immagini di quel momento mi assaliscono nuovamente.
"Quando l'ho visto accasciarsi a terra privo di vita, con il suo volto che tornava disteso come l'ho visto raramente, mi sono resa conto che a volte forse non si fa abbastanza per prendersi cura di chi è profondamente danneggiato." Sospiro alzando lo sguardo. Le decine di persone davanti a me mi osservano coinvolte.
"Può sembrare strano che io ora sia qui invece che da qualsiasi altra parta a festeggiare la fine di un capitolo infernale della mia vita, ma è giusto così." Rifletto cercando di pesare le mie parole in modo da far passare il messaggio chiaramente.
"Rotti non si nasce, lo si diventa con il tempo e con tanto dolore provocato dagli spigoli affilati di altre persone danneggiate che ti stanno a fianco. E io lo so bene, perché per tanto tempo ho dovuto impegnarmi a schivare i frammenti che cercavano di segnare me, anche se di tanto in tanto è stato impossibile." Faccio una pausa cercando degli occhi in particolare nella folla.
"Lo sa bene anche mia madre, che è stata indelebilmente segnata dal dolore altrui, facendolo proprio anche per proteggere gli altri, per proteggere me, e non potrò mai chiederle abbastanza volte scusa per averla lasciata sola pensando che il male  fosse passato, ma ferite di questo tipo non guariscono mai." Mi si inumidiscono leggermente gli occhi mentre lei scuote la testa tra le lacrime come a dire che non è colpa mia. Mi mordo il labbro inferiore trattenendo un singhiozzo e mi rendo conto di quanto difficile sia stato per lei vivere quest'inferno.
"Però si può migliorare. Perché come esistono tante persone danneggiate, ne esistono tante altre piene di vita e bontà, e io ringrazio di averle potute conoscere. Ringrazio di avere avuto dei compagni di viaggio che non mi hanno abbandonata mai." Lancio uno sguardo verso i miei amici, e lo so che anche loro sono pieni di ferite, ma sono belli così. Mi sorridono con amore. Sono tutti qui, Max, Ashley, Jacob, Brent, Travis, Lyn e ovviamente il mio Jason. Una squadra di piccoli grandi eroi, che con amore e, purtroppo, tanta rabbia sono riusciti ad incastrarsi e farsi del bene.
"Ringrazio di aver trovato persone che si sono prese cura del mio dolore come fosse loro e spero di essere riuscita a fare lo stesso per loro, nonostante io non sia riuscita a farlo con lui." Mi volto verso la bara spoglia. Nessuno aveva preso dei fiori per lui, nessuno tranne me.
"Scusami papà" comincio rivolgendomi a lui "scusa se non avevo mai capito prima il potere curativo dell'amore." Ora mi giro verso Jason e lo guardo fisso negli occhi. Sono lucidi e splendenti come mai prima d'ora. "Scusa se non ho provato ad usarlo con te, ma nemmeno io sapevo davvero cosa vuol dire amare incondizionatamente fino a poco tempo fa."
Gli sorriso con una lacrima che mi bagna la guancia e mi volto nuovamente verso la bara.
"Scusa se non ho mai pensato che anche i più bei fiori appassiscono quando non vengono annaffiati."
Stringo forte le dita attorno al gambo della rosa che tengo tra le mani pungendomi con le sue spine. "E più di tutto voglio chiedere scusa a tutte quelle persone le cui vite sono state rovinate da quest'uomo." Mi prendo il mio tempo per permettere a tutti di capire davvero quello che gli sto dicendo.
"Non vi chiedo di perdonare lui, ma di perdonare me, perché forse avrei potuto fare qualcosa per evitare che tutta quella cattiveria si radicasse all'interno di un solo uomo." Passo lo sguardo su tutte le persone nella chiesa, ben consapevole che per tanti di loro oggi sia un giorno di festa più che ti pianto.
"Vi chiedo di onorare tutto il male che vi è successo dimenticando il rancore e amando il prossimo, con tutti i suoi spigoli appuntiti come io voglio cominciare a fare da adesso." Con una lentezza calcolata mi volto e faccio due passi verso il corpo di quello che per tanto tempo ho creduto essere mio padre. Guardo il suo corpo inerme, il suo viso pallido e violaceo, le rughe distese e le mani incrociate sul petto. Devo trattenere una lacrima nel vedere che nonostante tutto lui ancora indossa la fede di mia madre. Dopo così tanti anni e dopo il suo tradimento. Lui amava, ma nel modo sbagliato. Le lacrime cominciano a scendere e pongo la rosa che stringevo tra le sue mani.
"Non posso non volerti bene, papà." Sussurro. E in questo momento tutto quello che riesco a pensare sono i momenti di gioia che abbiamo vissuto come famiglia quando ero così piccola da quasi non poterne avere memoria. Lí ritrovo tutto l'amore e l'immenso cuore che gli ha anche permesso di diventare l'emblema dell'odio.
Il dolore si può curare solo con l'amore, mi ripeto.
Mi giro nuovamente e un sorriso malinconico mi spunta nel vedere quante persone si siano commosse.
Jacob, Mad e Ashley piangono silenziosamente mentre si stringono tra di loro. Mia madre nasconde il viso nella spalla dell'uomo che ho scoperto essere il mio vero padre. E io ormai non piango più, perché è in questo momento, quello in cui sono pienamente consapevole di aver perso qualcosa, che riesco a sentirmi completa. Lo sguardo di Jason mi cattura, mi osserva, mi fa un cenno con la testa e io annuisco, sorridente.
Ora posso cominciare a vivere per davvero, ricominciando dall'amore, ricominciando da lui.

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Lo so che è breve, ma penso che sia un capitolo tanto importante che racchiude il sentimento generale di tutta la storia.
Vi voglio bene.❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2021 ⏰

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