Lights on.

4.

Il vento soffia leggero mentre aiuto Madison a ripassare storia lungo il tragitto dormitorio-scuola dopo un'altra notte insonne popolata dagli incubi.
Il mio cardigan tiene caldo e Madison che sa tutto, come sempre del resto.
"Ehii!" Ashley ci viene in contro e ci saluta, ultimamente ho legato parecchio anche con lei anche perché è quasi sempre con me e Mad nella nostra stanza a guardare un film o a spettegolare.

"Sapete la notizia?" ci chiede.
Ashley è una di quelle ragazze che sanno per prime sempre tutto di tutti.

"Che notizia?" Chiede io curiosa.

"Venerdì sera c'è la festa di Linsey! Naturalmente ci andremo tutte e tre." Urla lei ridendo.

Mad e Ashley fanno parte della compagnia di mio fratello e di quello strano ragazzo, Jason. Loro sono i più popolari della scuola quindi amano festeggiare, mentre io ne farei anche a meno.
Certo mi piace tantissimo stare in compagnia, ballare e divertirmi, ma di meno quando si tratta di stare in mezzo a gente ubriaca o peggio.

"E non accetto scuse, Lena." Dice puntandomi un dito contro.

Sbuffo sconsolata.

"Allora, dopo scuola andiamo a comprare un vestito e no ritardi." Ashley se ne va correndo.

Io e Mad ci guardiamo e ridiamo per la scena comica che ci si presenta davanti ormai ogni giorno in compagnia della nostra biondina preferita.

Entriamo dalla porta della scuola e davanti agli armadietti verde acqua i ragazzi chiacchierano e ridono.

"Ieri ho sentito Jacob e Jason parlare quando sono andata a trovarli." Mi dice improvvisamente seria.

"Ah si? E di cosa?" Chiedo curiosa nonostante l'argomento non mi piaccia per niente.

"Di te." Mi dice lei. E ora capisco perché fosse preoccupata.
Parlavano di me? E perché mai?
E se Jacob avesse raccontato la verità a Jason?
Tutta la verità.
"Di me? Perché? Cosa dicevano?" Domando io preoccupata.

"Non ho capito, ma Jac era molto scosso." Mi fa lei.

Una risata isterica fuoriesce dalle mie labbra.
Lei mi guarda preoccupata.

"Lui scosso? Mio Dio sembra una barzelletta. Sta attenta Madison, non fidarti troppo di chi credi di conoscere." Le dico mentre apro il mio armadietto.

"Perché dici questo? Smettila di fare la misteriosa, non capisco che legame tu abbia con Jac, perché fai così la presuntuosa? Perché sei così convinta di sapere tutto?" Mi urla lei arrabbiata attirando lo sguardo di molti dei ragazzi nel corridoio.
E allora in me si accende un sospetto.
La guardo, ferita mentre cerco di capire cosa la porta a guardarmi con tanto odio e rancore.

Come può lei giudicarmi senza conoscere la mia storia?
Pensare che io stia solo facendo una sceneggiata ad essere arrabbiata con Jac?

Chiudo con forza l'armadietto e con i libri che mi servono sottobraccio le do una spallata e mi allontano.

-

Sono stufa delle persone che ti giudicano senza conoscerti, eppure lei doveva essere una mia amica, credevo di averne trovata una vera questa volta e invece mi sbagliavo. Che strano!

Giro per i corridoi con la testa fra le nuvole circondata dai bisbigli dei ragazzi attorno a me che osservano divertiti la scena che mi ritrovo davanti agli occhi in poco tempo, mi fa gelare il sangue.
Jason sta baciando o meglio mangiando la faccia a una ragazza che ha la gonna più corta della maglietta che ho io indosso, che, solo per specificare mi lascia scoperta la pancia.