Guardò dritto davanti a se i suoi occhi incrociarono le luci dei flach senza timore oggi però ancora adesso se tornava indietro con la memoria la mano della paura era ancora leggermente visibile. Era li a pochi passi dal suo cuore pronta a schiacciarlo e riportarlo verso il basso: "Ora non più però!" ricordo a se stesso. La prima traccia per festeggiare quel loro rientro o meglio ritorno alle scene terminò e quello era il momento che temeva avrebbe potuto cedere alla miriade di emozioni che aveva dentro poi però nuovamente ricordo a se stesso che il passato era passato. Cercò una persona in particolare tra il pubblico la sua Neptun la sua Rin Jiyoung la ragazza che oggi dopo i BTS era la sua fortezza. Incrociò i suoi occhi e sorrise dedicando questa canzone alla ragazza che lo aveva raccolto come un gatto bagnato per strada curato e guarito. Ritrovata la sua forza mentale per un attimo guardò il resto della sua famiglia e sorrise tra se ancora di più proprio come un bimbo felice di quelle emozioni pure e sincere. Voltò lo sguardo dai ragazzi al pubblico e si godé quel momento in tutto il suo pieno splendore. Poi tutti presero posizione per la prossima performance e nuovamente guardò verso la sua lei mentre la base parti...
Tae P.V.
A essere onesto ho sempre pensato che nulla potesse cambiare chi sono o meglio cambiarmi letteralmente dentro, tuttavia penso che anche solo in parte sono leggermente cambiato dopo quella notte credo che quello schianto si sia portato con se una piccolissima parte di me. Già non avevo mai fatto i conti prima con la paura il terrore lo smarrimento allo stato puro o meglio tutto il contesto che ha a che fare con quei sentimenti e i loro annessi. La paura, il terrore, il disastro, la catastrofe non mi avevano mai spaventato come quella sera in cui ho veramente temuto di perdere la mia famiglia e tutto ciò che avevamo costruito insieme. Quel giorno era andato se non tutto alla perfezione perché non esiste nulla che sia perfetto era andato a parer mio tutto per il meglio le riprese l'intervista le sfide insomma era andato tutto bene almeno per me e nulla avrebbe mai potuto farmi cambiare idea o almeno così credevo. Usciti dallo studio televisivo eravamo tutti esausti questo è vero però eravamo tutti soddisfatti per la giornata vissuta e la produttività che aveva portato. Quindi anche se il giorno dopo la nostra aggenda era comunque piena di impegni almeno per quel momento un minimo ce lo meritavamo di riposare un po' non avevo e non ho abitudine a dormire in macchina quidi per quanto stanco mi ero accomodato accanto a J-Hope Hyung il mio Hobi Hyung che si era messo tra me e il mio migliore amico con l'intenzione di riposare un po' anche senza dormire. Dormire in movimento è una cosa che proprio non è parte del mio essere e proprio non mi riesce come fa Suga Hyung e altrettanto non sono capace di estraniarmi come appunto fa ogni volta Namjoonsci Hyung per staccare la mente dal mondo esterno. L'unica cosa che riesce a distarmi dalla stanchezza come anche quella sera sono ed erano il mio telefono e le chiacchiere del mio Jinine Hyung e di J-Hopi Hyung insieme agli scherzi del nostro o per la precisione del mio coniglietto dispettoso. Il tutto sotto lo sguardo stanco ma sereno del nostro Jin Hyung, che come sempre quando le cose andavano come quella giornata ce le lasciava passare tutte, ma alla fine ho sempre pensato che di per se sia una persona fin troppo buona anche se sa bene quando farsi valere. E non sto dicendo che gli altri Hyung non lo siano, ma Jin Hyung ha quel qualcosa in più che a mio avviso lo rende troppo buono. Quello che ricordo di quella sera e del impatto è un po' strano spiegato cosi lo so, ma mi risulta più semplice da spiegare e far capire. C'è stato un momento o meglio un frangente in cui il mio corpo e il mio cervello hanno smesso di funzionare come se fossi un essere umano. Da li hanno iniziato a funzionare a frammenti come una macchina fotografica che scatta una foto storia dell' orrore aggiungerei. Ricordo che l'innesco è stato il suono della risata di J-Hobi Hyung che non puoi non ridere quando la senti insieme alla risata dolce del mio Jimine il mio migliore amico. Poi un imprecazione e da lì il primo flasch seguito da una serie di scatti che hanno trasformato l'atmosfera tranquilla e serena in cui eravamo tutti nel caos più totale. Ricordo di aver avuto giusto il tempo di alzare lo sguardo dal telefono e incrociare di sfuggita il viso del mio JK spaventato da qualcosa furi nella tempesta quello che poi è stata la causa effettiva dello schianto mi sono voltato velocemente verso Namjoon Hyung per provare a capire e poi ... Poi nuovamente una altra raffica di scatti in rapidissima sequenza il mio telefono che mi è sfuggito di mano come se d'un tratto fosse diventato scivoloso come una saponetta. Dove fosse andato a finire in realtà ancora oggi non lo so quello che so per certo è stata la sensazione di essere finito in un vortice fino allo schianto che ancora oggi a distanza di quasi un anno e qualcosa se chiudo gli occhi a volte lo sento ancora risuonare nel mio cervello. Infatti dopo l'impatto la cosa che mi è rimasta più impressa è stata la sensazione che quel bam cosi forte e improvviso fosse risuonato in ogni fibra del mio corpo che ha risposto con una brutta risonanza in ogni muscolo e persino in ogni singolo osso. Dopo che la botta è andata lentamente scemando e il mio cervello ha ripreso a funzionare come una telecamera rotta la mia vista o meglio metà della mia vista ha cominciato a tingersi di rosso come in un film horror, ma di quelli brutti veramente brutti. C'è stato un attimo di buio e di rosso le mie orecchie fischiavano leggermente, ma riuscì comunque a concentrarmi sui suoni che mi circondavano. Stavo sentendo dolore però non me ne rendevo conto in nessun modo sentivo il mio Jimine tremare insieme al mio J- Hope Hyung che inconsciamente stava sussurrando i nomi di tutti. Molto probabilmente tremavo anche io visto che quando ho avvicinato le mani al mio volto tremavano e ho avuto la bruttissima sensazione che non fossi io a star toccando il mio stesso viso. Credo di aver provato a voltarmi per capire come stavano gli altri miei Hyung dei quali riuscivo a sentire solo il tremore di Jin Hyung che dopo aver lottato contro non so cosa mi è sembrato si fosse ripreso anche se non del tutto. Il ricordo della sua voce mi fa ancora male solo pensarci come il ricordo del mio Hobi Hyung che sussurrava i nostri nomi. Avrei voluto rispondere loro che andava tutto bene che saremmo stati tutti bene, ma il problema era che si eravamo vivi questo si, ma non stavamo per niente bene. Io no di sicuro e potevo dire neanche gli altri anche se fisicamente alcuni di noi ne erano usciti quasi illesi da quello schianto nessuno di noi stava affatto bene. Da li ricordo di aver avuto giusto la forza di chiudere gli occhi e aver provato a registrare ogni singolo suono che mi circondava per aggrapparmi a quella che avrei voluto restasse la mia splendida realtà di quella giornata. Ci ho provato riportando alla mente i ricordi di quella mattina e tutti quelli che in passato ci avevano soddisfatto come quel giorno credo di esserci riuscito anche se forse ho anche perso conoscenza. Almeno cosi credo perché ricordo che quell' atmosfera è durata fin quando al pronto soccorso non mi hanno puntato una luce nel occhio destro per assicurarsi che la mia iride si contraesse e io non avessi riportato danni gravi o irreversibili. Poi credo di essere finito sotto sedativo perché dalla luce accecante che vedevo e che mi è sembrata quasi una lama nella pupilla il mio corpo è finito sospeso in un lasso di tempo totalmente nel vuoto più assoluto. Tuttavia per quanto il mio corpo fosse in qualche modo sospeso il mio cervello ha continuato a funzionare a mille. Più o meno per metterla sullo stesso livello di paragone di ciò che era successo in quella macchina. Il mio corpo è stato come un computer che è in fase di spegnimento mentre il mio cervello ha continuato ad andare al massimo come quando il processore continua a essere attivo anche dopo che lo schermo si è spento. I miei pensieri in quegli istanti erano per la mia famiglia i miei fratelli oggi di un avventura difficile è meravigliosa come la nostra, erano per il mio dolce Jungkook che non sapevo come stava e non avevo avuto neanche il tempo di capire se stava bene. O meglio se fosse vivo erano per il MIO migliore amico Jimine per il mio J-Hobi mio Jin Hyung che si avevo sentito respiravano, ma questo in verità a essere sincero poteva significare tutto e niente. Però io volevo crederci che in qualche modo dal cielo in cui ora era mia nonna non avesse smesso di vegliare su di noi non avesse smesso di proteggerci. Pensavo ai miei Nam e Yoongi Hyung che per quanto di uno non sapessi assolutamente niente la voce del mio Suga Hyung aveva a un tratto fatto irruzione nel mio cervello e poi nel nulla si era spenta di nuovo. Già come quando un gioco o un programma si blocca sul pc in fase di chiusura e la musica in qualche modo continua a funzionare. Tuttavia devo ringraziare questo suo tono possente per avermi rassicurato in qualche modo, sapevo che eravamo tutti vivi e questo mi bastava però non riuscivo più a sentire nessuno di loro e a un tratto ero troppo veramente troppo stanco per svegliarmi. Anche se il mio corpo era rilassato e più che riposato la mia mente era stanca veramente tanto stanca per aver comunque continuato a essere attiva al massimo anche dopo che almeno per loro mi avevano messo a riposo. Poi inconsciamente e contro la mia volontà il mio cervello ha ripreso il sincrono con il mio corpo e credo di essermi svegliato anche se non riuscivo a vedere le cose da entrambi gli occhi. Per meglio specificare riuscivo a vedere solo dal occhio sinistro mente il destro era totalmente immerso nel oscurità. Avevo l'occhio e la testa per metà fasciati e per un istinto insensato che ancora oggi non mi spiego o forse si in realtà. Ho provato l'impulso irrefrenabile di voler strappare via tutto volevo mettere a fuoco le cose volevo vedere quello che mi circondava e gli altri in modo completo.
Nam: «No Taehyung sta calmo! I medici dicono che l'occhio sta bene solo che per ora non devi sforzarlo!» All' inizio ammetto di non aver neanche capito che a parlare e fermarmi forse stato il mio Namjoon Hyung.
Solo dopo qualche minuto il tempo che tutto nel mio cervello tornasse al suo posto mi sono reso conto di dove mi trovassi o meglio dove ci trovassimo tutti. Eravamo tutti nella stessa stanza per la precisione eravamo nella mia e quella del mio dolce dolcissimo Kookie che era vivo per mio immenso sollievo. Solo che portava un sondino nel naso e ogni tanto cercava di toglierselo, ma J-Hope Hyung che era seduto al suo fianco gelo impediva dicendogli di stare fermo. Stava bene anche lui per fortuna e cercava di calmare il mio JK mentre dal atteggiamento in cui era seduto aveva la gamba destra ingessata. Però per lo meno rideva e scherzava con il mio Yoon Hyung che seduto sulla gamba sinistra portava per mia preoccupazione stavolta il braccio sinistro appeso al collo. Però supposi che probabilmente stava bene perché anche lui sorrideva. Per un attimo tutto mi era sembrato surreale, tuttavia a fianco al letto del mio kokkie seduto su una sedia a rotelle c'era il mio altrettanto dolcissimo migliore amico. Jimine sorrideva insieme agli altri si se solo io però quel sorriso fragile e difensivo non lo avessi visto già tante volte forse troppo spesso in passato da non sapere cosa si celasse sotto in realtà. Aveva l'intera gamba sinistra fasciata, ma anche lui era vivo e questo mi bastava per quel momento. Credo di aver chiuso l'occhio che in quel momento funzionava per quanto in realtà non lo so neanche oggi. Quello che so è che nonostante tutto a un tratto credo di essermi rilassato anche mentalmente come quando immergi la testa sotto l'acqua ero comunque preoccupato perché non sapevo dove fosse Jin il mio Hyung dal cuore d'oro. Poi anche quel dilemma si dissolse nel nulla visto che a un tratto senti la sua mano sulla gamba sinistra e non chiedetemi come o perché, ma sono sicurissimo che fosse lui. Il tempo dopo quel burrascoso risveglio se così vogliamo metterla mi sembra di averlo passato come in una bolla al di fuori del tempo e della realtà.
Però appunto proprio come una bolla quell' atmosfera di serenità armonia e pace a un tratto è scoppiata facendomi tornare a una realtà che in un certo senso non sentivo più mia. Eh si non ero più capace di capire qual' era e se mai c'era stato il mio posto nel mondo. Passato il tempo sicuro in quella pseudo bolla emotiva in cui tutti ci comportavamo come se nulla fosse stato come se nulla fosse cambiato. Fuori da quel atmosfera una volta ritornati nel mondo tra la gente che ci aveva comunque e sempre sostenuto anche gli amici e membri di altri gruppi e colleghi. Per noi il tempo o meglio il mondo si era fermato a quella dannata sera avevamo smesso di funzionare come gruppo, come amici, come fratelli, come famiglia. Si era rotto qualcosa come una maledetta giostra che si ferma a metà giro rompendosi sul più bello.
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Come Back! 1 Kim Taehyung.
FanfictionCome Back... Come si può tornare ad essere se stessi, quando il futuro fa più paura del passato. Quando a ricominciare è solo il fisico, ma la testa non vuole proprio saperne di andare avanti. Come si fa ad andare avanti, quando si è bloccati a un...