DNA! 4° Parte.

2 0 0
                                    

Guardai Yoongi leggermente sorpreso per quel atteggiamento decisamente strano, ma un po' burbero come era solo alcune volte. Salì in macchina senza dire altro e mi pose qualcosa abbassai lo sguardo dal suo viso alla sua mano e allora mi resi conto che mi stava porgendo gli occhiali che avevo indossato nel MV di Dynamate. O meglio io li avevo indossati in quel video, ma che bene o male avevamo indossato un po' tutti. Li presi stupito non capendo bene almeno in quel momento a cosa volesse arrivare con quel gesto.
Yon: «Non serve che diciamo tutti no? Possiamo semplicemente dire che i medici ti hanno consigliato di portare degli occhiali che non affatichino l'occhio senza scendere troppo nei dettagli!» Mi rispose mettendo in moto mentre io sorridendo mettevo le lenti.
Ero grato che quella maledetta sera non mi avesse portato via nessuno dei miei Hyungi che in un modo o nel altro mi proteggevano sempre anche se alcune dopo quella sera a volte facevo fatica a riconoscerli. La guida di Suga Hyung fu impeccabile lineare e calma eppure ancora oggi non lo so come fa, ma arrivai in perfetto orario spaccando il minuto quasi o meglio in realtà arrivai con qualche secondo di ritardo però non raggiunsi il minuto. Il colloquio e il provino in se durarono meno del previsto o meglio passarono più in fretta di quanto pensassi e come aveva detto appunto Namjoonsii mi presero senza alcun problema. Uscito dagli uffici e dallo studio ero entusiasta e leggermente su di giri. Era bellissimo riprovare quel emozione quasi dimenticata poi a un tratto il sangue fu come se mi si fermasse. Mentre mi stavo avviando alla Hall centrale del complesso... La vidi! Vidi la mia Rin Jiyoung passo proprio davanti a me e io restai li come un deficiente a guardare la sua immagine passare come se lei o io non fossimo corporei in quel momento.
JH:«È andata bene cucciolo!» La voce di J-Hope giunse del tutto inaspettata alle mie spalle.
«Hobi Hyung?» Chiesi stupito voltandomi verso di lui che arrivò al mio fianco con una mano in tasca e nel altra teneva qualcosa.
Qualcosa di molto sottile e rettangolare che mi pose senza guardarmi negli occhi. Presi i fogliettini e lì guardai notando solo in quel momento che in realtà erano degli inviti a una prima teatrale per l'esibizione di un violino. Per la precisione di una violinista ed ecco che li si ripeterono quelle due parole, 'Neptun!' e '7 Sailor' alle quali nuovamente decisi di non dare peso.
JH:«Porta Jimine o Kookie con te!» Mi consigliò mentre osservavo le scritte sul biglietto che avevo avanti.
Li nuovamente il mio occhio riprese a fare bizzeffe e sbattei le palpebre più volte per cercare di far passare l'annebbiamento.
JH:«Immagina che l'occhio sia l'obiettivo di una fotocamera fa come quando carica per scattare capta più dettagli possibili e con calma metti a fuoco un piccolo frammento alla volta!» Mi disse ponendosi di fronte a me e prendendoli dalla tasca dei jeans dove li avevo appesi temporaneamente li aprì e mi rimise gli occhiali per poi fermarsi a sistemare una ciocca dei miei capelli un po' fuori posto.
Il suo trucco funziono e io alzai gli occhi per sorridergli solo in quel momento però mi accorsi che era solo. Mi guardai intorno per poi tornare a guardare lui per capire Suga Hyung dove fosse finito. Mi avevano accompagnato entrambi e di solito Yoon Hyung non ci lasciava mai soli. Soprattutto se era un occasione importante come la mia era sempre pronto a fare i complimenti per primo.
«Sei solo?» Gli chiesi sorpreso.
JH: «Ehm si Yoongi ha ricevuto un messaggio!» Mi rispose guardando verso la porta.
JH:«Ha detto che passa a prenderci appena ha fatto! Io ho da fare scorta di maschere vieni con me? E magari mangiamo qualcosa insieme se Yoongi Hyung dovesse tardare?» Mi chiese e sorrise guardandomi negli occhi.
Era una proposta meravigliosa che mi fece sorridere ancora e nonostante quel piccolo episodio mi ridiede il buon umore ho sempre adorato passare del tempo insieme a lui poi dopo quello che era successo avevo veramente bisogno di non pensare a tutto quello che stava succedendo alla nostra famiglia. Annui con entusiasmo felice di quella proposta poi ci incamminiamo entrambi per il centro commerciale. Dove io mi fermai in un negozio di vestiti, ma non presi niente era solo per vedere se c'era qualcosa che mi piacesse. Uscimmo poco dopo sorridendo come sempre mentre Hobi mio Hyung mi raccontava cosa fosse successo a Yoon Hyung. Il suo discorso però mi fece riflettere si perché c'era quel suo discorso di quella stessa mattina che nonostante provassi a non pensarci passando più tempo mi era impossibile non pensarci. Puntualmente a ogni risata a ogni gesto e persino a ogni minimo sospiro del mio Hyung mi tornavano mente le sue parole. Camminando al suo fianco per i corridoi che portavano ai negozi mi persi per qualche secondo a osservare il suo bellissimo profilo che in barba a ogni standard di bellezza per me è bellissimo. Più lo guardavo più ero convinto che qualcosa non andava fu in quel momento che non so come penso sia stata una combinazione di cose a farmi vedere il viso di J-Hope cosi come lo intravidi. Sarà stato l'annebbiamento di qualche secondo o la prospettiva in cui ero, tuttavia quando lo osservai per un minuscolo frammento mi sembrò quasi di essere finito nuovamente in uno dei nostri MV. Successe che in quel frangente vidi il volto di J-Hobi come quello di Jin Hyung sul finale proprio l'ultimissima clip di: "Bloom Sweet & Tears" però rispetto al MV il viso del mio altro Hyung mi sembro come quello di un cristallo che era incrinato. Sospirai spostando lo sguardo dritto davanti a me ripensando a quanto maledettamente mi mancavano quei momenti e quanto ancora mi sentissi come in quel MV sepolto sotto quello spesso velo che celava il mio vero io e mentre stavamo andando verso il negozio di maschere sentii il mio stomaco brontolare. J-Hope se ne accorse e scoppiò a ridere come sempre dio il suono della sua risata. Ammetto che era bellissimo sentire anche quel suono la risata di Hobi Hyung è un qualcosa di speciale non puoi non ridere quando la senti. É un qualcosa di genuino e vitale che ti coinvolge in ogni sua più piccola sfumatura.
JH.:«Taehscii piccolo hai fame eh! D'altronde non abbiamo neanche fatto colazione!» Mi disse dolce accarezzandomi la nuca come ha sempre fatto si accorge che sono giù di morale come faccia in realtà non lo bene neanche io.
Lo guardai in imbarazzo e sorrisi abbassando lo sguardo in quel momento mi resi conto che per tutto quel tempo avevo tenuto i biglietti stretti in mano.
«Eh ehm scusa!» Gli dissi imbarazzato posando i biglietti in tasca.
JH.:«Tranquillo ci pensa il tuo Hyung! Che cosa vuoi mangiare?» Mi chiese allegro come sempre e anche quel atteggiamento mi fece sorridere come sempre.
«Quello che vuoi tu!» Gli risposi dolce senza spegnere il sorriso.
JH.:«Ah e quanto mi è mancato il tuo dolce sorriso!» Mi disse mentre credo di essere arrossito letteralmente come un peperone.
JH.:«Ehi ehi non fare concorrenza ai peperoni eh!» Mi prese in giro mentre ridevamo insieme.
Mi era maledettamente mancata quella sintonia e quel nostro legame cosi forte e al di fuori di ogni altro legame. Era una cosa che univa tutti una sintonia e una connessione che nessuno dal esterno poteva capire se non noi stessi. Continuammo a camminare ancora un altro po mentre lui mi mise un braccio sulle spalle come fa sempre e non solo con me. Arrivati all' area ristoro ci fermammo in una caffetteria ristoro dive io mi sedetti e lui andò ad ordinare. Sospirai restando ad osservarlo per poi riprendere i biglietti e posarli sul tavolo davanti a me. Era cosi bizzarra tutta quella situazione io avevo la brutta sensazione che J-Hobi com'era già successo in passato volesse andarsene. E temevo che questa volta niente e nessuno sarebbe stato in grado di fermarlo o farlo restare neanche se io e miei due cuccioli ci fossimo messi in ginocchio. Tuttavia come sosteneva spesso e volentieri Namjoon Hyung era la colonna portante dello spirito di gruppo quindi non poteva andarsene proprio in quel momento o in qualche altro momento. Era quello che anche se la mattina ti svegliavi con le pile letteralmente sotto zero come succedeva molte volte a Yoongi Hyung. Ti bastavano neanche 5 secondi in sua presenza che avevi di nuovo energia, ma non solo per te anche per tutto il gruppo e altri sette gruppi da dieci persone. Dire che è straordinario è dire poco anche se troppo spesso si parla e si giudica senza sapere l'impegno e le difficoltà che ci sono dietro a quello che mostriamo da uno schermo o su un palco lo facciamo sembrare semplice, ma in realtà c'è molto veramente molto lavoro e sacrificio dietro.
JH.:«Guarda che se continui a fissarli non cambierà ne ciò che c'è scritto, ne la data!» Mi disse a un tratto proprio il soggetto dei miei veri pensieri.
«Ehm si scusa! Ero ... Credo che forse era meglio far vedere che fissavo qualcosa... Piuttosto che fissare il tavolo, o il vuoto!» Gli risposi imbarazzato nuovamente dalla situazione.
Hobi si sedette di fronte a me guardandomi con espressione interrogativa giustamente non poteva sapere che il mio interesse non c'entrava niente con i biglietti della mia Jiy. Quella credo non fu proprio la prima volta che pensai a lei con quel appellativo perché ebbene si credo di averla considerata mia praticamente da sempre.
JH.:«Quindi a che stavi pensando?» Mi chiese a un tratto il mio Hyung guardando da un altra parte e fingendo che la cosa non gli interessa se sul serio.
Sorrisi notando la sua bellissima espressione che anche con quel aria seria trasmetteva una bellezza disarmante. Presi il cellulare e gli scattai una foto a tradimento e lui sentendo il rumore dello scatto si voltò.
JH.:«Bimbo monello ti avviso che me li riprendo!» Mi prese in giro indicando i biglietti.
«Oh no,no,no! Scusa, scusa è che proprio non ho resistito!» Mi scusai ridendo e mettendo il blocco allo schermo anche se avrei voluto fargli altre foto.
JH.:«Va bene adesso posa quel telefono, ti voglio far vedere qualcosa!» Mi disse prendendo il suo di telefono.
Mi imbronciaì leggermente però non ero dispiaciuto per quei momenti solo nostri. Ne avevo bisogno ne avevo un bisogno assurdo e insostituibile. Lui era insostituibile misi a posto i biglietti e lo guardai curioso.
JH.:«Sai mi è dispiaciuto un po' quando Suga se ne andato avrei voluto passare un po' di tempo con lui! E poi anche con te appena saresti uscito!» Racconto mentre faceva scorrere il dito sul suo telefono.
A me invece rendeva un po' geloso il fatto che mi dicesse così insomma quel suo modo di fare mi faceva sentire strano e decisamente dava voce e avvalorava tesi che speravo fossero solo nella mia testa. Guardai per un attimo verso l'interno sperando che arrivasse qualcuno insomma desideravo davvero tanto quei momenti tra me e lui.che non volevo rovinarli dicendo qualcosa di inappropriato. In casa c'era si stata occasione di stare tra noi però avevo preferito stare con il mio Jimine per salvaguardare la sua salute. A discapito della mia si stupido lo so ma per me lui è vitale è letteralmente una parte di me. Come lo sono tutti in un modo o nel altro. J-Hobi sembrò accorgersi che stavo cercando una distrazione per non discutere. Guardò per un secondo nella mia stessa direzione poi sorrise e richiamo la mia attenzione battendo sulla mia mano.
JH.:«Scusa cucciolo non volevo metterti in secondo piano! Guarda un po' li!» Sorrise indicando la fotocamera del suo cellulare.
Inquadrò entrambi solo che io feci un espressione da bimbo e lui quando la vide sorrise aveva compreso troppo bene i miei pensieri anche se non capivo fino a che punto. Poi a un tratto si alzò e mi venne vicino mi abbraccio facendomi poggiare la testa sul suo petto come aveva già fatto in ospedale. Ci rimisi mo in posa e a un tratto senti la sua mano sul fianco che mi faceva il solletico. Risi mentre scattava una raffica di foto per un secondo mi senti perso preso da brutti ricordi. Poi lui ruppe quella sequenza di immagini e mi riporto alla realtà.
JH.:«Tranquillo sono qui, sei fuori da quella macchina! Sei con me!» Mi rassicurò in tono sereno.
Per quanto sarebbe sul serio rimasto avevo una fottuta paura delle sensazioni che mi trasmetteva di tanto in tanto. Lo guardai sospirando e mi strinsi a lui il sospetto che quella sera maledetta avesse rotto qualcosa anche in lui era nato in ospedale la sera dopo il nostro ricovero. Lui era distante e presente a tratti come se qualcosa lo allontanasse e lo riportasse alla realtà ad intermittenza. Quando decisi di parlare arrivo il pranzo e durante tutto il tempo J-Hobi si comporto come sempre mi parlò di Jiy di quanto fosse carina di come anche a lui ricordava Jimin e dell' immensa dolcezza che gli aveva trasmesso nel poco tempo che avevano parlato. Sono sincero ammetto di non essere riuscito a capirlo in quei momenti avevo la sensazione che volesse andare via eppure invece di parlarmene mi parlava lei. Insomma non che non fossi felice a parlare della mia Jiy mi faceva piacere avesse trasmesso le stesse cose anche a lui però pensavo di avere il diritto di saperlo se lo stavamo perdendo. Poco dopo aver concluso che Jiy era carina e ci vedeva bene insieme prese il telefono e mi fece vedere un esibizione di giovani che ballavano su una nostra canzone. Accidenti se non ci stavo capendo niente però decisi di assecondare quel suo modo di fare. D'altronde avevo desiderato da troppo tempo passare una giornata con lui. A fine pasto arrivo la cameriera a ritirare le cose e J-Hope ordinò un caffè aromatizzato alla vaniglia. Mentre per Yoongi Hyung prese un caffe freddo amaro proprio come piaceva a lui. Arrivate anche le ultime cose il tempo di pagare ripresi mo a camminare e J-Hope divise con me il suo caffè. Io però ancora non volevo desistere dal mio intento di chiedergli spiegazioni riguardo quella mattina.
«J-Hop... Io!» Non riuscì a finire di formulare la frase che il mio cervello immancabilmente si bloccò non appena lui mi sorrise e mi indicò la vetrina davanti alla quale eravamo.
JH.: « Aspetta vieni con me ti voglio coccolare e prendere una cosa anche per Jimine e Kookie!» Disse e non appena mi riporto alla mente il mio migliore amico preferì lasciar perdere per quel momento.
Annuii in silenzio e lo seguii mentre entrammo nel negozio posammo i caffe su una mensola e lui fece cenno alla commessa di stare tranquilla. Lui amava coccolarci cosi mi sorrise nuovamente e cominciando a guardare i vestiti prese alcune cose e me le mise tra le braccia. Lo guardai confuso mentre mi indicava il camerino e io sorridendo annui adoravo quelle coccole. Avere le attenzioni di Hobi Hyung solo per me senza togliere niente agli altri ragazzi era la cura migliore per quel momento. Provai le prime camicie che però non mi piacquero come mi stavano le tolsi e le restituì a lui che stava guardando un maglioncino colorato. Misi un'altra tra le camice che mie aveva dato e uscì dal camerino vedendo che era interessato davvero tanto a quel capo. Era un maglioncino a righe colorato con i baveri e le manche chiare era decisamente carino anche perché fatto con la lana quella pelosa. Bello si però non era adatto a me non tanto almeno non mi ci vedevo mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
JH.:«Che ne dici ti piace?» Chiese senza voltarsi.
«Uhm si è bellissimo, ma non è...!!» Non mi lasciò rispondere e si voltò prendendomi le mano per poi sorridermi.
JH.:«Oh accidenti Taeh ti sta benissimo! Però... Forse! Aspetta... Prova questa!» Disse squadrandomi per poi andare un attimo allo stand e prendere una camicia per meta bianca per l'altra metà verde pastello.
«Oh ma sei sicuro? A me non piace molto come mi stava l'altra!» Gli chiesi mentre rientrai in camerino e con la tenda aperta mi tolsi l'altra camicia per provare quella che mi aveva dato.
JH.:«Oh Taescii forse perché tu non riesci a vedere l'insieme!» Rispise a un tratto entrando anche lui in camerino.
Ammetto di essermi sentito leggermente in imbarazzo per quella mancanza di spazio tra noi adoravo la sua presenza questo si però non aveva mai fatto cosi. Mi pose un altro maglione con diversi colori, solo un po' più lungo e un po' più scuro sempre con il verde solo scuro lo indossai e sorrisi.
«Oh ma?... E pensare che io credevo di avere occhio!» Mi sistemai guardandomi allo specchio.
JH.:«E lo hai devi solo ritrovare il ritmo!» E rieccolo con le sue frasi equivoche.
Dopo un po' mentre litigavo con i bottoni, mi voltò e sistemo i bottoni al mio posto.
JH.:«Stai da favola ... Taehyungscii!» Disse con dolcezza.
«Si ma quando dovrei utilizzarli?» Chiesi dolce.
JH.:«Beh potresti usarli per uscire con lei!» Propose e io lo guardai sorpreso.
Rise alla mia espressione e una commessa gli portò una busta e l'astuccio con la sua carta. La ringrazio e le lasciò solo la carta indicando me mentre lei prese altri due capi dallo stand e andò alla cassa. Poco dopo mi risistemai e la commessa tornò con un altra busta un po' più grande lo guardai e mi sorrise.
JH.:«Che c'è te lo avevo detto che volevo coccolarti oggi!» Se né usci con il suo solito sorriso.
Uscimmo recuperando i caffè e mentre J-Hope beveva riprendemmo a camminare passando prima per un negozio che kookie adorava. Poi fecimo una tappa in libreria per poi andare alla prima metà prefissata che era il negozio di maschere. Dopo i tentavi falliti di quel giorno e i segnali contrastanti del mio J-Hope Hyung. Avevo deciso che mi sarei preso del tempo per osservarlo e poi magari gliene avrei parlato. Appena presi quella decisione mi rilassai del tutto il tempo volò e passammo una bellissima e serena giornata insieme tra risate e selca per non parlare poi della stupenda sorpresa che Yoongi Hyungi aveva in serbo per noi. Una sorpresa che non sapevo mi avrebbe avvicinato molto alla mia amata per la precisione quello che mi avrebbe avvicinato a lei era una piccola palletta arruffata nato con qualche neurone fuori posto. Tuttavia era un piccolo cupido spelacchiato e decisamente fuori di testa.

Come Back! 1 Kim Taehyung.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora