Gli sorrisi e togliendo la cintura si sporse verso di me ci guardammo negli occhi e sorridemmo entrambi l'uno all' altra. Con una mano gli presi la guancia destra mentre con l'altra ripresi ad accarezzargli i capelli. Lui sposto i mei capelli dal lato sinistro del collo dietro la schiena, sotto il suo sguardo mi stavo sciogliendo e fremevo al desiderio di riavvicinare quel contatto. Alzai il viso verso le sue labbra per invitarlo, e lui non se lo fece ripetere mi prese la nuca e ci baciamo ancora più intensamente. dopo un' po si stacco e mi sorrise con dolcezza, poi alzo un dito e mi tocco il naso per poi baciarlo.
Tae 🐯:«Aspetta Jin Hyung mi ha consigliato di prendere questa macchina per una ragione!» disse tornando per un minuto al suo posto e spostando il suo sedile un po' più avanti.
Lo guardai mettendo la testa di lato non capivo dove volesse arrivare con tutti quegli spostamenti. Scese non prima di avermi sorriso e dato un altro bacio, insomma quello era un posto perfetto per un pik-nik però non capivo che volesse fare.
«Tae che fai?» gli chiesi curiosa come una bimba che aspettava di ricevere un regalo tanto desiderato.
Tae 🐯:«Scendi vieni da me e lo vedrai!» mi sorrise per poi aprire il cofano.
Continuavo a non capire, però mi fidavo di lui per quanto fosse un po' matto a volte non avevo motivo di non fidarmi. Scesi dalla macchina e lo raggiunsi abbracciandolo, e rimasi sorpresa come non mai. A volte penso sia vero che è un alieno anche se lui non sopporta essere chiamato cosi, solo che lo penso e lo pensai perché riesce a fare cose assurde in poco pochissimo tempo. In pochi minuti che ero rimasta lì indecisa su se scendere o no, lui aveva abbassato i sedili e messo una coperta a mo di pik-nik appunto ma al interno dell macchina.
«Oh ma come?» gli chiesi stupita, mentre lui mi stringeva a se e mi sorrideva.
Tae:🐯«Ma come ... Dovresti sapere che sono pieno di sorprese!» mi disse sorridendo con furbizia.
Da A.R.M.Y. ero a conoscenza di alcune curiosità, anche se mio malgrado non sapevo bene non sopportasse il soprannome alieno però quella sua versione cosi improvvisa era decisamente più carina che mai.
«Ah quindi sei un illusionista non solo un bravissimo artista?» gli sorrisi voltandomi nel suo abbraccio.
Ci baciammo poi ci guardammo e sorridemmo come due bimbi, era bellissimo stare li stretta a lui. Anche se a me sarebbe piaciuto, camminare per mano con lui in riva al lago. Eravamo in un posto cosi bello e perfetto, ancora una colta lui intuii subito i miei pensieri come sempre e chiuse il cofano.
Tae 🐯:«Andiamo mia principessa Lunare!» mi sorrise porgendomi la mano.
«No in realtà provengo da Nettuno!» obbiettai mettendo un piccolo broncio furbo.
Taeh alzò gli occhi al cielo e rise, mentre io cercavo di non ridere. Però più forte di me, mi sfuggirono una o più risate.
Tae 🐯:«Giustamente! Allora perdonami principessa Nettuniana! Perché ti sorprende trovare qui un'illusionista che ha decisamente perso la testa per te mia signorina?» mi chiese scherzoso mentre io prendevo la sua mano e ridevo con dolcezza.
Ci incamminiamo lungo il lago, dove lui a volte osservava l'acqua e sospirava. Potevo solo dedurre cosa fosse successo a cosa stesse pensando, riuscivo ad intuire senza problemi il suo stato d'animo e visto che lui non parlava decisi che avrei chiesto io.
«Come mai la cena è saltata?» gli chiesi guardando il suo profilo.
Tae 🐯:«In realtà non sono sorpreso che lo sia, solo che ci speravo che almeno questa andasse bene!» sospiro guardando il lago.
Rimase a guardare un punto indefinito lasciando cadere tra noi un silenzio insopportabile, puntai lo sguardo a mia volta nello stesso punto e sospirai anche io cercando di capire.
«Avete litigato?» azzardai immaginando che la situazione non fosse facile dopo quello che era successo.
Tae 🐯:«In realtà hanno litigato solo due di noi!» mi rispose restando vago, ma dandomi una possibilità di poter capire.
«Oh Tae mi dispiace!» gli dissi mentre a qualche metro dalla macchina fermammo il passo.
Lui sospirando ancora appoggio le mani sulla staccionata di legno, senza lasciare la mia mano prese a guardare l'acqua e sospiro ancora. Credo che anche senza ciò che ci lega si sarebbe vista la sua sofferenza e anche se potevo ammirarlo solo di profilo, vederlo cosi mi faceva un male del accidenti. Dalla mia prospettiva potevo vederne uno solo dei suoi, ma vedere quegli occhi meravigliosi. Generalmente dolci energetici, furbi e pieni di vita, cosi tristi e pieni di angoscia per quello che stava succedendo alla sua famiglia. Era una maledetta tortura psicologica e non solo sentivo il cuore in mille pezzi.
«Vuoi parlarne con me!» dissi accarezzandogli il braccio e appoggiandomi alla staccionata.
Di solito non sarei stata così delicata, ma non potevo non esserlo in una situazione simile. E poi lui non meritava la parte più invadente di me, ma la parte più dolce di me e soprattutto in un momento simile ero disposta a dargli tutto il supporto di cui aveva bisogno e non solo, ero disposta a stare al suo fianco qualche cosa avrebbe detto.
Tae 🐯:«Sai perché ti ho portata qui questa sera?» mi chiese con dolcezza, emettendo un sospiro che lo fece tremare.
«Vuoi capire se sei in grado di affrontare le tue paure?» gli chiesi vedendo che si voltava piano e mi guardava sorpreso.
Dopo qualche secondo sorrise e mi guardò, per poi tornare a guardare il lago. Stare così sembrava che non lo spaventasse, però io non ce la facevo a vederlo così. Dovevo fare assolutamente qualcosa pur di tirarlo su con il morale, sospirando lo gli strinsi la mano e lo portai verso la riva.
«Vieni con me!» senza obbiettare verbalmente, si lasciò portare verso la sponda del lago su cui eravamo.
Per un attimo si paralizzò, ma io sorridendo sciolsi i sandali e li scalciai in un lato. Poi tornai a guardarlo e alla sua espressione confusa si era unita anche un espressione che era un misto tra sorpresa e eccitazione. Eppure io avevo solo tolto i sandali, mi alzai per un secondo sulle punte e gli baciai lo zigomo destro. Per poi avvicinarmi al suo orecchio.
«Non serve che i tuoi occhi funzionino per fare ciò!» gli sussurrai e lui mi prese il mento per baciarmi.
Mi strinsi a lui senza lasciare la presa tra le nostre mani, anzi strinsi più forte la presa intrecciando le nostre dita. Tae mi mise una mano nei capelli, passando da un bacio semplice a uno sempre più passione.
«Uhm ora aspetta tu!» gli sorrisi sulle labbra, mentre lui mi sorrise in risposta.
«Ora vieni con me!» gli sussurrai rubandomi un altro bacio.
Mi staccai lasciando l'unico contatto tra noi che non avevamo mai interrotto e lentamente misi i piedi nel acqua.
«Uhm brrr! Togli le scarpe... Amore!» gli chiesi emettendo quella parola con un filino di timidezza, visto che non avevo chiamato cosi neanche Soju.
Per un attimo a quella parola apri gli occhi sorpreso, come se non l'avesse mai sentita poi sorrise in modo dolcissimo che quasi mi si sciolse il cuore. Alla fine fece ciò che gli avevo chiesto e si tolse le scarpe, togliendo anche i calzini che indossava dentro.
«Vieni!» gli dissi facendo cenno al mio fianco.
Lui lentamente mi raggiunse e mise i piedi nel acqua, avvertendo più di un brivido appena i suoi piedi entrarono in contatto co l'acqua. Credo che avesse avuto quella reazione un po' perché era ancora fredda, un po' perché credo lo riportasse indietro a quella sera. Ci posizionammo uno di fronte al altra, con delicatezza gli presi anche l'altra mano e lo guardai ammirando tutta la sua straordinaria bellezza. Ero tentata da quelle labbra che mi chiamavano, però dovetti fare uno sforzo per desistere dai miei intenti di baciarlo e non solo.
Tae 🐯:«E ora?» mi chiese tremando, credo più per il freddo in quel momento.
«Ora chiudi di nuovo gli occhi!» gli sussurrai guardando le sue labbra.
Visto che senza scarpe sotto le quali portavo un rialzo, gli arrivavo più o meno con la fronte alle labbra. Tremava come una foglia, e anche io stavo tremando.
Tae 🐯:«E ora?» mi richiese chiudendo gli occhi e assumendo una posizione rigida con le spalle.
«Ora immagina che ciò che è successo! Non sia successo a te e alla tua famiglia! Ma immagina che sia il copione di un Drama!» gli sussurrai abbracciandolo per farlo calmare.
Sospirando lo sentii sorridere mentre mi stringeva con piacere, strofinando il mento sulla mia testa. Prese degli altri sospiri per calmarsi, alla fine ne prese uno che appena fuori usci portò con se anche tutta la tensione e i brividi che lo scuotevano.
Tae 🐯:«Ero esausto quella sera, avevamo girato fino a tardi! Quando siamo saliti in machina ero sodisfatto e felice! Io e J-Hobi avevamo avuto un set fotografico, e un intervista. Il set si è svolto sia diviso che tra entrambi, l'intervista è avvenuta singolarmente. Anche gli altri erano stanchi nonostante tutto, Jimn aveva fatto la metà di un set fotografico che avrebbe svolto il giorno dopo! Quando la macchina è partita JK e Hobi avevano iniziato a prendendolo in giro con dolcezza, scherzando su un'espressione stupenda tra l'altro che lui fa spesso. Ero d'accordo perché appunto lo faceva spesso, in quel momento ridevo riguardando vecchie foto sulla memoria del cellulare. Stavo cercando una vecchia fotografia! Perché volevo mostrarla soprattutto a Jimy per fargli capire a cosa si riferivano! Di solito non ci metto molto a cercare le cose...» si interruppe forse per riprendere fiato o meglio per calmarsi.
«Sediamoci!» gli consigliai.
Lui acconsenti e si sedette sul erba, mentre io mi sedetti sul erba in mezzo alle sue gambe per non interrompere il nostro abbraccio. Restammo con i piedi nel acqua e io posai la testa nella sua spalla. Mi sistemai con la schiena contro il suo petto, per poterlo guardare negli occhi.
«Ma quella sera eri stanco oppure qualcuno ti ha interrotto!» aggiunsi vedendolo annuire.
Tae 🐯:«Entrambe le cose... J-Hope parlava e rideva dicendo che a volte anche lui faceva più o meno le stesse espressioni! E ridendo diceva che riguardandosi si sentiva un cretino ridendo da solo! Anche se non è cosi a volte penso che sia troppo autocritico nei suoi confronti! Però non è il solo di noi che lo fa!» aggiunse lui confermando le mie parole.
Io annuii in silenzio guardando il suo bellissimo profilo, e con delicatezza mi sporsi verso di lui per dargli un bacio ovunque potevo. Riuscii a darglielo dietro l'orecchio e lo feci sorridere poi mi allungai ancora un po' e riuscii a dargli un altro bacio sulla ferita. Sospiro voltarsi per guardarmi e scappandogli un sorriso scappo anche un bacio veloce tra noi. Poco dopo si stese sorridendo e avvolgendo le braccia alla mia vita mi portò con se. Presa alla sprovvista risi mi voltai e mi stesi su di lui sperando di non schiacciarlo. E anche in quel momento comprese subito, mi guardò sorpreso e sospiro mettendo la testa di lato.
Tae 🐯:«Santo cielo ti ho già detto che sei bellissima, anche in questo assomigli a Jimin! Sei leggera come una coperta tranquilla!» risi a quel paragone.
«Esagerato!» gli sorrisi con un po' di imbarazzo battendo piano la mano sul suo petto.
Tae 🐯:«Va beh al massimo come un piumone, ma ti assicuro che non sei pesante!» mi rassicurò ridendo.
Era bellissimo vederlo così sereno, questo voleva dire che stava meglio. Anche se doveva raccontare la parte più tosta del racconto che forse temevo anche io.
Tae 🐯:«Quando finalmente trovai quello che cercavo, ciò che è successo dopo è stato il caos, ma io lo ricordo a scatti! C'è stato un frangente, in cui ho come smesso di essere nella realtà è sono finito in una sorta di foto storia horror.... L'innesco del primo scatto è stato il suono della risata di J-Hope Hyung che non puoi non ridere quando la senti insieme alla risata dolce di Jimin...» continuo guardando le stelle, restai in silenzio a guardare il suo viso mentre gli accarezzavo il mento.
Lo sentivo che anche se era più calmo, c'era quella punta di nervosismo e ansia per il momento che stava per descrivere.
Tae 🐯:« ... Poi l' autista ha imprecato dal niente! Lì ho alzato la testa di scatto e non sono stato il solo! Da lì l'atmosfera tranquilla e serena in cui eravamo tutti si è trasformata nel panico più totale!» prese un altra pausa e sospiro riordinando pian piano le idee e quasi mi parve di vedere tutti quei fotoframe riprendere il loro posto in una sequenza terribile e spaventosa.
Tae 🐯:«Ricordo di aver avuto giusto il tempo di alzare lo sguardo dal telefono, incrociare di sfuggita il viso di JK che prima stava provando a togliermi il telefono... Poi brr! Poi dopo l'imprecazione si è voltato... Ha assunto un espressione spaventato da qualcosa, espressione che ha messo paura anche a me!» riprese nuovamente fiato, e io lo strinsi più forte soprattutto dopo il brivido che ebbe.
Tae 🐯:«Per riuscire a capire cosa stava succedendo, mi sono voltato velocemente verso Namjoon Hyung che aveva un espressione smarrita! Ho avuto solo un secondo per guardarlo in realtà perché la macchina ha preso a ruotare vorticosamente, il telefono mi è sfuggito di mano ed è voltato letteralmente via dalla mia presa. Dove sia finito non ne ho idea, quello che sò per certo è tutto quel giare mi ha dato la sensazione di essere finito in un vortice fino allo schianto che ancora se chiudo gli occhi a volte lo sento risuonare nel mio cervello... È stata una sensazione che dire spaventosa è dire poco!» in quel momento rividi le lacrime velare i suoi occhi, sentii anche i miei pungere e lo guardai con dolcezza.
Chiusi gli occhi e posai l'orecchio sul suo petto, volevo seriamente coprirlo e riscaldarlo come una coperta. Volevo che assorbisse un po' del mio calore, proprio come fa un caldo piumone in una notte d'inverno in quel momento volevo che prendesse la mia forza. Sembrò funzionare trasse un secondo profondo respiro e si calmò nuovamente.
Tae 🐯:«Dopo l'impatto la cosa che mi è rimasta più impressa ... E credo che mi abbia fatto più paura di tutta la situazione, è stata la sensazione che quel "BAM" cosi forte e improvviso sia risuonato in ogni fibra del mio corpo che ha risposto a sua volta con una brutta risonanza in ogni muscolo e persino in ogni singolo osso...» continuò a spiegare, mentre io aprendo gli occhi per guardarlo notai una lacrima scendere lungo la sua tempia.
Mi arrampicai piano addosso a lui, per raggiungere il suo viso con il mio. Feci in modo che riuscissimo a guardarci negli occhi e gli asciugai la lacrima con la mano. Gli sorrisi per rassicurarlo che era fuori da quella macchina che era li in riva a quel lago con me.
Tae 🐯:«Va tutto bene tranquilla! Dopo l'impatto ricordo una serie di rumori! Le mie mani che non mi sembravano mie! Tutto accompagnato dalla paura e preoccupazione per i miei amici e fratelli che potevo perdere per... ? Non so a chi dare la colpa in verità!» mi rispose accarezzandomi il viso.
Io feci lo stesso immergendo le mani nei suoi capelli, e ritrovandomi a cavalcioni su di lui che sorrise in modo parecchio ammiccante. Risposi a quel sorriso con altrettanta espressione, poi sentimmo un tuono provenire dal niente. Di scatto alzai la testa, e una goccia enorme cadde addosso a entrambi. "Malefico tempo!" imprecai contro il cielo, lui sorrise e ci alzammo in modo un po' impacciato per come ci eravamo intorcigliati. Presimo le scarpe e alzandoci, corremmo verso la macchina dove io stavo per salire al mio posto, ma Tae mi fece cenno di aspettare.
Tae 🐯:«No aspetta vieni!» mi disse aprendo il cofano.
Salimmo in macchina e lui chiuse il cofano sospirando, ci guardammo negli occhi e ridemmo ancora come due bimbi. Era incredibile quel tempaccio, ce l'aveva con noi però nulla ci avrebbe impedito di stare insieme. Rabbrividii per il freddo e la pioggia presa addosso, mi strinsi nelle braccia massaggiandole per per prendere calore.
Tae 🐯:«Aspetta!» Disse guardandosi intorno mentre sistemava le sue scarpe e i miei sandali sotto il sedile.
Poi prese una coperta e la sciolse mettendola sulle mie spalle mentre io toglievo il maglioncino giallo che avevo indossato sopra a una camicetta bianca con dei fiori gialli sulla vita. Mi pulii la gonna da alcune gocce e mi accorsi che anche lui tremava essendosi inevitabilmente e logicamente bagnato.
«Tae amore stai tremando!» Dissi inconsciamente asciugandogli il viso come la prima sera.
Tae 🐯:«No tranquilla sto bene!» Cercò di rassicurarmi con scarso successo perché aveva detto quella frase battendo leggermente i denti.
Lo guardai sospirando con pazienza e infinita dolcezza, perché stare con lui è sempre così non appena ti guarda è un bimbo dolcissimo che ti trasmette appunto tanta dolcezza e non in quel momento forse, ma più avanti avrei scoperto anche tanta allegria e energia positiva piena di pace. Con delicatezza gli tolsi la giacca di lana verde che io non gli avevo mai visto addosso, ma che adoravo come gli stava e soprattutto come lui la portava. Lui restò in silenzio e me lo lascio fare mi guardò con dolcezza sorridendo poi mi avvicinai a lui e lo strinsi con la coperta mentre fuori la pioggia impazzava di nuovo io mi strinsi a lui poggiando la testa nella sua spalla.
Tae 🐯: «Vuoi sapere qual é stata la cosa che mi ha ferito credo maggiormente di tutta questa situazione?» Mi chiese a un tratto rompendo il silenzio tra noi.
Sollevai lo sguardo per incrociare i suoi bellissimi occhi annui e attesi che continuasse a spiegare l'accaduto. Sospiro e sistemandosi meglio prese il mio viso in un palmo.
Tae 🐯:«La cosa più brutta è stata è che quando ho ripreso conoscenza! In ospedale nulla sembrava cambiato! Però fuori da quella bolla che è esplosa nel nulla... Ho potuto costatare che mi ero sbagliato! Non riesco a trovare un contatto anche se lo vedo che i più grandi almeno ci provano!» Mi disse con un po' di rassegnazione.
Tae 🐯:«Anche se solo nei confronti di noi più piccoli! La cena è saltata perché Jin e Yoongi Hyung hanno litigato e io non riuscivo più a stare in quella casa!» Concluse con un altro sospiro.
«Non credi che forse sia il caso che sia tu a dover andare in contro a loro? Che facendo cosi stai solo rimandando troppo?» Gli chiesi e per l'ennesima volta mi guardò come se anche io fossi un aliena poi sorrise in un modo stramaledettamente dolce e non solo c'era praticamente un intero universo in quel sorriso. C'era il mio universo oggi più di ieri e spero domani sempre di più, perché sono dannatamente dipende da lui e dal suo luminoso immenso e meraviglioso sorriso.
Tae 🐯:«Ora ne ho la certezza!» Mi disse avvicinandosi a un soffio di labbra prima di baciarmi con una passione e un ardore che neanche il miglior drama o Weebtoon può narrare.
Ricambiai il bacio poi mi staccai e lo guardai per un secondo per chiedergli spiegazioni silenziose di quella frase detta apparentemente dal nulla almeno per me visto che non ho il dono di leggere nel pensiero.
Tae 🐯:«So di averti trovata! E non ti lascio più!» Sussurrò baciandomi con passione.
La passione di quel bacio prese il sopravvento e irradiò entrambi mi spinsi verso dietro e lui venne con me. Le sue mani cominciano a fare i conti con i bottoni della mia camicetta mentre le mie dalle sue spalle percorsero tutta la sua schiena e passarono sotto la sua camicia e sulla pelle liscia come la seta. Dio la sensazione del contatto tra di noi e quello della nostra pelle non fu un semplice contatto fu una miccia che diede fuoco ai nostri sentimenti rimasti rinchiusi per troppo tempo. Gli sfilai la camicia pastello che indossava senza soffermarmi sui bottoni ci staccammo dal bacio alcuni minuti sia per poter riprendere fiato sia per poterci ammirare.
«Dio mio sei bellissimo!» Sussurrai con le guance in fiamme.
Tae 🐯:«Mai quanto te!» Mi rispose ripetendo quel sorriso che riaprì una porta sul mio universo.
Gli sorrisi a mia volta diventando rossa sotto il suo sguardo mentre entrambi prendemmo la nuca l'uno dell' altra. Entrambi con la stessa mano dove io prima di toccargli quel punto gli accarezzai la ferita mentre lui intrecciando le dita nei miei capelli mi attrasse nuovamente alle sue labbra. Mentre con l'altra mano mi sfioro il fianco, lasciando piccoli brividi di piacere sulla mia pelle. Traccio una linea lungo la mia vita dal fianco alla coscia per poi deviare verso i miei glutei dove ne strinse piano uno. Mi sfuggi un gemito mentre mi contorsi sotto quella carezza e lo sfregare leggero della nostra pelle fu bellissimo. Ridacchio alla mia reazione baciandomi nel incavo del collo per poi mordicchiarmi con le labbra il mento. Risi genuinamente e mi vendicai per quella provocazione. Infilai la mano libera nel suo pantalone scuro e feci lo stesso seguendo con le unghie semi lunghe sulla curva del suo sedere scolpito alla perfezione. Per un attimo restò sorpreso poi trattenne un altra risata e riprese a baciarmi con più passione di prima. Il resto di quella serata o meglio notte non credo seva che dica com'è andata a finire alla fine non saremmo potuti andare da altra parte in quel momento.
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Come Back! 1 Kim Taehyung.
FanficCome Back... Come si può tornare ad essere se stessi, quando il futuro fa più paura del passato. Quando a ricominciare è solo il fisico, ma la testa non vuole proprio saperne di andare avanti. Come si fa ad andare avanti, quando si è bloccati a un...