CAPITOLO 13

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Capitolo dedicato a: krystal_alex perché mi ha fatto una supplica talmente carina (che ho anche salvato nelle mail così da non cancellarla) che mi ha colpita.
Pubblico ora perché ho trovato la rete italiana, fra quattro ore sono a casa.

"Come posso essere i tuoi occhi?" Ero sconvolta. Era una richiesta molto strana.

"Vedi, sono nato cieco e non sono mai uscito da questo castello, e non ho mai visto il cielo. Non ho mai neanche fatto questa richiesta a nessun altro... cioè mi avrebbero preso per un ciuccia Mune -che non sono- e quindi questo è il mio patto. Se usciremo da qui tu mi descriverai il cielo."

"Accetti?" Mi incalzò notando che non rispondevo.

Ci riflettei due secondi, o meglio, feci finta di rifletterci e poi dissi "accetto."

Ci sedemmo sul lettino senza guardarci negli occhi e lui mi spiegò alcuni segreti.

"Devi sapere un paio di cose: in questo momento sei nella base degli Oscuri, che è un castello particolare. Riesce a volare." Chiaro e sintetico.

"E come fa?" Domandai "ha un motore?" Era improbabile ma non sapevo come potesse volare un castello.

"Noi non usiamo quelle robe che usate voi, al posto del motore usiamo il potere dei draghi."

"Meglio non fare domande cosicché non mi complichi inutilmente la vita..." pensai ironica.

"Oltre al saper volare, le stanze del castello durante la notte si spostano e cambiano posizione. Quindi ogni giorno ci troveremo in una posizione diversa rispetto al giorno prima." Tacque aspettando che la guardia demone sorpassasse la nostra cella.

"Ma io sono in grado di gestire questa cosa" mi assicurò Viktor.

"Posso fare qualcosa per aiutarti?" Chiesi sapendo che non potevo essergli d'aiuto, ma tentar non nuoce, giusto?

"Da quello che ho capito Dark ha intenzione di allenarti. Tu partecipa ai suoi allenamenti e migliora la tua Abilità che ti servirà. E scopri come togliere il collare."

"Come fai a sapere che ce l'ho?" Rimasi di stucco. "Lo percepisco." Rispose enigmatico.

Una domanda mi balenò nella mente. Tentennai a chiedere. "Che giorno è oggi?"

"In giorni terrestri credo sia il 20, ma non ne sono sicuro. Ho perso la cognizione del tempo qui dentro."

Sentii l'aria mancarmi, era da più di due settimane che ero lì. "Come starà mio padre?" Mi chiesi "starà continuando a scrivere il suo libro?"

Andai nel panico, se mio padre non avesse rispettato i termini la casa editrice avrebbe troncato il contratto.

"Xena sono questi i tuoi unici pensieri?!?" Urlò una vocina dentro di me.

"In effetti" borbottai tra me.

L'immagine dei miei amici mi balenò nella mente, erano ricordi dolorosi. Non potevo affidarmi troppo a Viktor, se lui avesse fallito nell'escogitare un piano sarebbe stato difficile scappare. E se alla fine io mi fossi convertita all'Oscurità?

"Stai tranquilla" mi consolò "non ti accadrà nulla" mi fece un tenero sorriso sghembo "o quasi..." se si aspettava che non sentissi il suo ultimo commento si sbagliava di grosso. Lo sentii eccome.

Rimanemmo in silenzio per quelle che mi sembrarono ore e solo dopo che riuscii a calmare i miei pensieri potei conversare.

                     * * *

Tagliai la testa al Trull e il suo sangue ricoprì la lama della spada, si disintegrò prima che il sangue raggiungesse me. Morto quello, dedicai la mia attenzione al successivo nemico. Intorno a me però c'erano troppi avversari perché potessi combatterne uno alla volta.

Squame di DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora