THE END

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Capitolo dedicato a Kilari24, si, questo capitolo è un po' più lungo del solito... 

A parlare fu Sharon che avendo letto i pensieri di tutti sapeva che avevamo deciso. L'Armata ci guardò sorridente, avevamo fatto la scelta giusta.

La famiglia prima di tutto.

* * *

L'ultima cosa che ricordavo era la ronda con Rhyse, ci avevano assegnato all'ala est, vicino alla foresta proibita e noi avevamo accettato, dopotutto non c'erano pericoli in vista, venivamo anche pagate quindi non era così male.

Ci eravamo messe a tirare coltelli contro il tronco di un albero, non c'era nessun bersaglio, era solo per passare il tempo.

Erano giorni che non succedeva nulla di eclatante e non eravamo particolarmente all'erta, mentre chiacchieravamo sbagliai un tiro. Rhyse mi aveva distratta facendo una domanda a bruciapelo su Sebastian con l'intento di farmi sbagliare il lancio. Sia chiaro, Fenixia Frost non sbaglia mai un colpo quando è concentrata, i coltelli da lancio sono la mia specialità.

Le rivolsi uno sguardo infuocato e mi diressi verso la foresta, dovevo cercare il mio coltello e recuperare gli altri. Feci attenzione a non fare rumore –tenersi in allenamento non era mai una cattiva idea- mentre lo sguardo di Rhyse mi seguiva.

Estrassi un paio di coltelli da un tronco e li infilai nei foderi dentro il mantello, poi passai a quelli incastrati negli alberi vicini. Tenni mentalmente il conto, alla fine però notai che uno mancava all'appello e non potevo abbandonarlo nella foresta, poteva rivelarsi pericoloso.

Con un gesto della mano chiesi a Rhyse di aiutarmi, mi stavo addentrando nella foresta proibita e non era sicuro non avere qualcuno che mi spalleggiasse, anche in tempo di pace, lei si avvicinò.

"Dove cavolo hai fatto finire quel coltello?" Domandò la bionda attorcigliandosi la treccia al dito nervosa. La foresta incuteva timore a tutti.

Sentimmo un rumore che ci fece scattare all'allerta, presi in mano la mia falce che era accuratamente riposta nella mia cintura e mi misi in posizione difensiva, attaccare qualcosa che non sapevo cosa o dove fosse era da stupidi. Rhyse mi affiancò, gli occhi che saettavano da una parte all'altra, all'erta, l'arco in una mano mentre sistemava due frecce, la loro punta metallica rifletteva la luce lunare filtrata da uno spiraglio degli alberi.

Mentre camminavamo trovai il pugnale disperso, mostrai l'arma a Rhyse sorridendo soddisfatta, improvvisamente più serena ma rimasi in silenzio come se parlare fosse proibito, o pericoloso, molte bestie erano attratte dai rumori oltre che dagli odori.

Nessun suono sospetto risvegliò il nostro istinto e ben presto girammo i tacchi e facemmo i primi passi per tornare nella zona di ronda, un fruscio di alcune foglie però ci fece scattare sul posto mentre ci preparavamo a colpire l'assalitore. Nessuna creatura demoniaca ci si presentò davanti ma qualcuno c'era, qualcuno che aveva fatto muovere le foglie di un grande cespuglio buio che qualche minuto prima avevamo notato ma deliberatamente ignorato.

Rhyse mi fece segno di tenermi pronta e allungò una freccia –che teneva in mano- per spostare i rami pieni di insidiose spine e guardare oltre le foglie.

La sua attenzione fu catturata da qualcosa e il suo volto mostrava inquietudine mentre io capivo che c'era realmente qualcuno dietro il cespuglio, forse due piccioncini che speravano in momento di intimità? Non riuscivo trovare altre spiegazione, l'unica cosa che turbava Rhyse infatti era l'amore, non lo dava mai a vedere ma dopo tempo che ci conoscevamo potevo affermarlo con certezza.

Decisi di prendere il comando, avrei fermato chiunque mi si sarebbe presentato davanti, mi avvicinai, mentre Rhyse mi lasciava un po' di spazio per vedere e quello che vidi mi stupii.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2015 ⏰

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