CAPITOLO 17

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Capitolo dedicato a: LorenzoBonaccini perché mi ha fatto tante di quelle dediche imbarazzanti che si merita un capitolo dedicato. Comunque mi piacciono le tue "dediche"/complimenti, tranquillo. Mi fanno molto piacere♥

SONDAGGIO: preferite questa foto qui sopra, la foto che ho messo come copertina o quella vecchia?

"Cos/? Oh... Wow." Lasciai passare mia madre che varcò la soglia sorridente. Sembrava un'altra persona.

"Non é cambiato nulla!" Si guardò intorno entuasiasta.

Dimenticavo che lei aveva vissuto qui.

"Rick?" Chi? Ci misi qualche istante a capire che intendeva mio padre.

"Si sta facendo la doccia."

"Ti va di raccontarmi un pò cos'è successo al Campo? Ho sentito delle voci ma non ho compreso molto bene l'accaduto." La invitai a sedersi -anche se dopotutto era anche casa sua- e iniziai a raccontarle di Alucard.

* * *

Chiesi ad Alucard di atterrare vicino allo spiazzo dove i ragazzi del Campo stavano pranzando e lui accettò di buon grado -credo sperasse di fargli venire un colpo.

I ragazzi notarono subito la nostra presenza, alcuni impugnarono le spade ma gli arcieri non erano preparati a difendersi -così non poterono colpirci- e noi atterrammo tranquillamente. Su quella cosa avrei dovuto discuterne con Colonnello, se ci avesse attaccato a mezzogiorno ci saremmo difesi a colpi di frittelle e tranci di pizza?

I guerrieri ci vennero incontro gridando e agitando le spade come cavernicoli, era una tecnica per spaventare i draghi davvero scadente.

Scesi dal dorso di Alucard e atterrai con un leggero tonfo, i Guerrieri si fermarono subito riconoscendomi -modestamente ero abbastanza famosa.

"Caaaalmini" cercai di sdrammatizzare, ancora un poco e alcune ragazze sarebbero svenute "non uccidete il mio partner".

C'era così tanto silenzio che tutti sentirono le mie parole e io li sentii trasalire.

Scoppiò il putiferio, alcuni volevano uccidere Alucard, altri anche me -come prego?!- e infine c'era il gruppo che voleva scoprire cos'era successo.

Morite di invidia, mortali. Una risata metallicai rieccheggiò nella mente.
L'ho pensato ad alta voce? Ops, scusa. Era stata Brisingr a parlare.

Rimasi imbambolata qualche secondo, troppo sconvolta per replicare qualcosa.

Che Brisingr fosse nella fase "crisi di mezza età" e per cui doveva sentirsi superiore?

Dylan si avvicinò a me, dando gomitate alla folla che si era radunata -a debita distanza- intorno a me.

Per fortuna stai bene. In quel momento ragionai sul fatto che erano numerose le persone che avevano accesso ai miei pensieri: Sharon, Dylan, Brisingr e Drago e tutti potevano o leggere o comunicare con me attraverso la mente. No privacy.

Dubita ancora di noi? Mi chiese acida Brisingr. La mia pazienza ha un limite...

Si, te l'avevo detto no? Sorrisi rassicurante al mio ragazzo, lui si avvicinò a me abbracciandomi "ahhh soffoco" gemetti.

Lui mi lasciò dalla sua morsa letale, continuando però a stringermi per le braccia. Poi con uno scatto alzò il mio braccio destro urlando vittorioso e tutti risposero a quel suo grido. Sembrava di essere in uno stadio dove tutti acclamavano me, poi uno ad uno vennero a stringermi la mano e a provare di toccare Alucard che, innervosito, allontanava le persone soffiando fumo dalle narici -intelligentemente quelle persone non insistevano a importunare Drago.

Squame di DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora