Tempi Moderni

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Mamma mia quanto è passato. Siamo già nel 2012 e per fortuna non ci sono state complicanze per il mio ruolo nonostante l'incantesimo di Eloise. I miei poteri si sono amplificati e sono molto più potente di qualsiasi creatura. Mark mi è sempre stato accanto e mi ha aiutata nella ricerca di vittime. In più abbiamo fatto un accordo. Delle vittime che troviamo lui si nutre e io mi impossesso dell'anima. Almeno entrambi abbiamo ciò per cui siamo stati creati.

Finora ho raccolto più di 5 miliardi di anime. Mi sento potente cattiva e, stranamente, amata. Si esatto. Amata. Io amo Mark e lui ricambia. Non mi sento più sola ormai. Quelle strane sensazioni di vuoto che spesso provavo sono svanite da quando lui viaggia con me.

Dei suoi fratelli, sorelle e di Eloise non sappiamo più nulla dall'ultima volta.

In questi mille anni abbiamo girato tutto il mondo. Ora ci siamo trovati una casetta carina in una piccola città del West Virginia, talmente piccola che non si trova neanche sulla mappa, ovvero Mystic Hill.
Una cittadina tranquilla, piena di persone ingenue. Un buon posto per rafforzarci entrambi.

-Ho fame tesoro. Andiamo a caccia?- mi chiede Mark annoiato e stravaccato sul divanetto del salotto.
La casetta è molto accogliente. Un bilocale appartenuto alle prime vittime di Mark appena messo piede nel confine della cittadina.
-Sei un ingordo. Hai bevuto il sangue di tre persone fino a 5 minuti fa. Contieniti dannazione o qualcuno si fa delle domande. Da quando siamo arrivati hai fatto fuori 1/4 della popolazione. Anche se non sono la furbizia in persona prima o poi capiranno. Vacci piano.-rispondo io incredula del suo menefreghismo.
Anche se ci fermiamo 5 anni in questa cittadina anzichè 2 non si muore di certo!
-Se vuoi ti procuro delle sacche di sangue ma per un po'non uccidere più.- aggiungo infine.
-Oh andiamo zuccherino! Sai meglio di me che cacciare e vedere come la vita abbandona il corpo sotto la tua vista non ha prezzo! Non puoi togliermi il gusto della caccia cucciolina mia. E poi il sangue delle sacche non mi piace. Non è fresco!- risponde lui insistente.
-Allora caccia degli animali. Quelli destano meno sospetti e non rinunci al gusto della caccia e alla freschezza del sangue. Che ne dici? Ti piace di più come idea?- lo sfido io. So già la risposta.
Come immaginavo fa una faccia schifata. Lui odia il sangue di animale e adoro vedere le smorfie di disgusto del suo viso quando si tocca l'argomento.
-No preferisco le sacche. Sei una guastafeste e ricattattice.- dice lui con aria offesa.
-Però ti piace quindi non ti lamentare.-ribatto io soddisfatta.

Mark inizia a ridere. La sua risata spensierata che mi piace tanto.

-Touchè, fiorellino.- risponde lui sorridendo.

E' una giornata di sole, tranquilla e neanche afosa nonostante il clima estivo.

Sembra una scena da film. Due ragazzi innamorati che si rilassano. Tutto normalissimo. E soprattutto tranquillo. Non mi dispiacerebbe vivere una vita cosi. Alla fine la vita dei mortali non è affatto male. Ma come sappiamo entrambi, noi una vita normale non possiamo averla a causa della nostra natura.

Tutt'un tratto sento una fitta acuta all'addome. Troppo forte anche per me che sono indistruttibile tanto da farmi accasciare a terra dolorante ed inerme.

Urlo di dolore e Mark si precitipa subito da me con la sua innaturale velocità.

-Rooth! Che succede? Che hai?- chiede preoccupato lui tenendomi la testa .

Io ho troppo male per rispondere e mi limito a gridare senza sosta. La vista mi si appanna fino a diventare tutto nero e il mio udito non percepisce più nulla. Mi sento debole. Molto debole. Non so che mi prende e prima di sprofondare nel buio più totale vedo il ghigno di Eloise.

Appena apro gli occhi, tutto intorno a me è bianco. Un bianco brillante, inquietante e solitario. Anche il silenzio che ambienta non fa sentire a proprio agio.

Continuo a girarmi intorno, ancora intontita dal mio risveglio recente.

Nulla.

Non vedo altro che bianco. Non sono in grado di determinare la grandezza dello spazio intorno a me.

Ancora nulla.

Ricorda molto una specie di dimensione parallela. Una di quelle raccontate e descritte nei libri di fantascienza che molti umani leggono per divertimento e svago.

Mi chiedo se sto diventando pazza come quegli scrittori.

Continuo a girarmi e con occhio vigile cerco una possibile via di fuga. Peccato, però, che questo maledetto bianco e questa luce siano di così poco aiuto all'orientamento.

A un tratto percepisco di nuovo quella strana sensazione e ritornano quei dolori lancinanti che precedentemente mi hanno assallita.

Continuano per una buona manciata di minuti e, nuovamente, spariscono all'improvviso.

Mi sento di più disorientata di prima.

-Ciao Rooth.-esclama una voce. in quel mondo particolare la voce giungeva a me come un'eco. In questo modo è più difficile distinguerne la posizione di provenienza e a chi appartiene. Riconosco solo il timbro femminile.

-Chi sei? Dove sono? Perchè sono quì?- troppe domande affollano la mia mente.

-Una cosa alla volta. Puoi definirmi Oracolo.- risponde la voce.

-Oracolo? Che significa?- domando confusa.

-Sono colei che guiderà la tua ascesa e la tua vittoria contro coloro che ti hanno fatto quelle cicatrici, ovvero l'unica minaccia dell'intero Universo: l'Ordine Spirituale.- spiegò con calma l'Oracolo.

- Di cosa stai parlando?- chiedo nuovamente.

-Ora tu ti trovi nel LIMBO Rooth Carter , e rimarrai quì finchè non sarai pronta a combattere contro l'Ordine . Ti spiego meglio. Tu sei consapevole di esser stata sottoposta ad un rito duemila anni fa?Per poter ottenere il ruolo della Morte?-

Si , lo so. Queste cicatrici e i miei poteri ne sono la prova.- rispondo io.

-Ricordi il rituale? Ricordi cosa accadde quel giorno?-

-No in effetti. Non mi sono neanche mai posta la domanda.-

-Bene. Immaginavo la tua risposta.- disse la voce.

-Tu sei stata sottratta al tuo posto  perchè eri troppo potente. Una minaccia per l'Ordine. Il tuo potere è pari a quello del Divino. Così l'Ordine inviò dei suoi scagnozzi a rapirti e ti fecero degli interventi  per ridurre il tuo potere. Il problema  è che lo hanno estirpato quasi completamente. Ti hanno lasciato solo l'1% del totale  per darti questo assurdo ruolo creato solo per tenerti a bada. Da quel giorno l'equilibrio del mondo è stato alterato e l'Ordine vuole appropriarsi del tuo potere per dominare l'Universo stesso. Non hanno tenuto conto però che con questo metodo per liberarsi di te, tu stai piano piano riacquistando i tuoi poteri originali.- aggiunse.

Sono sempre più confusa. Che cosa intende l'Oracolo?

-Quindi ho vissuto nella menzogna per tutti questi anni? Non ho un'identità?- dico io in preda alla disperazione.

-Non è corretto Rooth. Tu hai un identità e come avrai capito non è questo il tuo vero nome-

-E quale sarebbe allora? chiedo ancora.

Nella voce dell'Oracolo  si sente una leggera nota di allegria, come se  in quel momento la propretaria della voce avesse sorriso nel  sentire quella richiesta. 

Ed infine rispose con calma:- Tu sei LUCIFERO.-

IL VOLTO DELLA MORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora