IL VOLTO DELLA MORTE

Incontro maledetto

Sono ormai passati 100 anni da quando ricopro questo ruolo. Ho viaggiato tanto e ho accumulato anime, acquisendo così nuovi poteri. Quelli che mi sono più utili sono la capacità di ritrarre le ali, l'invisibilità, che posso usare a mio piacimento nei momenti di bisogno. Ma assai utili ed importanti sono i domini degli elementi. Li posso controllare tutti: acqua, fuoco, aria e terra con i loro derivati, come ghiaccio e fulmini. Non ho ancora potuto usarli in combattimento ma ogni giorno mi alleno per avere una padronanza eccellente per ogni elemento.

E ci sto riuscendo. Anzi, ci sono riuscita. È stato facile, come bere un bicchier d'acqua.

Continuo la mia ricerca di anime. Voglio uccidere. È come una droga ormai. Uccidere mi da una sensazione di gioia e non posso, anzi non voglio, farne a meno.

Percepisco una sensazione che mi travolge e mi distoglie dalla mia brama di uccidere. Non capisco cosa sia. È diversa dalle altre sensazioni che ebbi negli anni precedenti prima di trovare la mia vittima. Sembra.... MAGIA. Senza che lo volessi io, mi spuntano le ali e comincio a volare verso la fonte della percezione. È tutto involontario. Come se una forza attiri il mio corpo, ma non la mente.

È notte ormai e fortunatamente nessuno può vedermi. A circa 200 metri da me vedo un bagliore di luce bianca, molto intenso, e il mio corpo è attratto dalla fonte che emana quella luce. Mi dirigo al punto esatto e, appena atterro, mi nascondo dietro un'albero per osservare da lontano la scena. Grazie al mio udito eccezzionale sento ogni parola proninciata da una voce femminile. È una formula magica. Riesco a sentire ma non a vedere. Allora mi avvicino e con il potere dell'invisibilità osservo cosa succede.

Non credo ai miei occhi! Una strega! Ha riportato in vita delle persone! Ma non può essere! Le loro anime non sono passate prima da me! Come è possibile?!

Continuo ad osservare tutto il rito. Vedo il ragazzi alzarsi goffamente e bere del sangue dal braccio di una ragazza e, all'improvviso, questi sono di nuovo in forma e la ferita al cuore che avevano prima dell'incantesimo della strega si rimargina da sola. È incredibile! Osservo ogni ragazzo che è stato "trasformato". Ci sono 2 ragazze, sono sicura al 90% che sono gemelle, che hanno stessi occhioni marroni, capelli biondi magre il giusto e dalla carnagione chiara; e 3 ragazzi, che a vederli avranno circa 20, 25 e 27 anni.

Uno di questi cattura però la mia attenzione. È veramente bello. Capelli color biondo cenere, occhi ambrati, lineamenti perfetti e e muscoli scolpiti che si intravedono dalle vesti morbide color crema. Ne sono ammaliata. Ma appena tocca a lui "nutrirsi" col sangue della ragazza mi accorgo che nel momento in cui vede il braccio della fanciulla sul suo viso compaiono le stesse vene che ho io alla base degli occhi, di quest'ultimi cambia anche il colore della cornea e la dilatazione della pupilla come i miei e in più gli spuntano dei canini da predatore che affonda, dopo qualche tentennamento, nella carne della ragazza. Appena si stacca il suo viso è ancora più seducente con il sangue che gli cola dalla bocca. E per finire in bellezza prima di alzarsi si pulisce con il dorso della mano rendendo quel gesto sexy e provocante.

Lo fisso per un ultimo istante prima di andarmene per contemplare la sua bellezza e spicco il volo.

Dopo essermi allontanata abbastanza mi trovo un luogo abbastanza nascosto per pensare, fino a quando non chiudo gli occhi e mi addormento.

Una luce mi sveglia. È già giorno. Mi alzo, mi stiracchio un po' per la posizione poco comoda e sgranchisco le ali prima di ritrarle. Sto ripensando a ieri sera, a cosa ho visto, a cosa ho sentito, e a quel ragazzo. Come mai ci sto pensando!

Una voce mi riporta sulla terra distogliendomi dal mio autorimprovero mentale:

-Ciao- è una voce maschile e seducente. Il solo sentirla mi ha provocato dei brividi che non mi aspettavo di percepire.

-Che ci fa una ragazza così bella tutta sola in un bosco così fitto?- mi chiede.

Avverto una sensazione che non ho mai avvertito prima, e non è piacevole. In più quella figura non ha nulla di umano, ma soprattutto non è viva. Non sento il cuore battere. Non so se considerarmi in pericolo o se ho alle spalle la mia prossima vittima.