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-Un vampiro? Ovvero?- rispondo sbalordita a quell'affermazione.

- Beh una crearura della notte. Un predatore, insomma. Mi nutro di sangue, preferibilmente umano. Sono immortale, in quanto già morto per rinascere. Mia madre è una strega e ha trasformato me e la mia famiglia in questi... MOSTRI. Sono come te. Nessuno vuole incontrarmi per paura di morire. Beh potremmo... lavorare insieme! Che ne pensi come idea? Io mi nutro delle persone e tu ti impossessi delle loro anime! Sono bello ed intelligente ahah. E tu? Raccontami del tuo ruolo. Sono curioso!- dice rialzandosi da terra, quando l'ho liberato. All'ultima frase, solleva lo sguarda e mi fissa con quegli occhi divini. Li adoro i suoi occhi.

- Perchè lo vuoi sapere?- dico io acida.

- Tu perchè volevi sapere del vampirismo?- risponde lui, con un tono di chi sa che ha ragione.

- Perchè forse rischio il mio ruolo. Ecco perchè. E non rispondermi con delle domande!- ribatto furiosa.

- Come rischi di perderlo?- mi chiede lui, come se fosse... preoccupato per me.

- Non è mai successo che qualcuno che muore non passa prima tra le mie braccia. Devo inviarne l'anima a chi è di competenza per dirigerla nel mondo che merita. E il fatto che tu sia morto, poi rinato e, quindi, diventato immortale complica le cose. Devo capire se questo accaduto è un problema per me o se la cosa non mi riguarda. Ma lo devo capire. E solo tu mi puoi dare, anche indirettamente, le risposte che cerco. Sei tu una parte di un possibile problema. Chi meglio della fonte può rivelarmi le risposte ai miei dubbi?- rispondo, altrettanto preoccupata.

Non voglio perdere il mio posto, il mio ruolo. NON VOGLIO!

- Mi dispiace tanto. Spero di poterti essere utile il più possibile- risponde con voce sincera, per rassicurarmi.

- Tranquillo. Allora? Vuoi ancora sapere qualcosa su di me?- rispondo facendogli un sorriso tenero e debole per la preoccupazione di perdere la mia nuova identità, a cui tengo tanto.

-Non ti obbligo se non te la senti- mi rassicura lui.

Il mio sorriso diventa più ampio a quelle parole.

- Lo faccio con piacere. Mi hai chiesto ed io ti rispondo. Dopotutto sono questi i patti- dico avvicinandomi a lui con andatura seducente.

- Mi piacerebbe sapere bocconcino. Allora va bene. Parla pure, sono tutto orecchie.- dice avvicinandosi a me a sua volta.

Arriviamo quasi a toccarci con le fronti. Siamo talmente vicini che sento l'odore della sua pelle, che mi inebria fino a non farmi capire più nulla. Manca poco,anzi pochissimo, che perdo il controllo e gli salto addosso. A questa distanza così ravvicinata noto che con i tacchi sono circa 2 o 3 centimetri più bassa di lui. Sinceramente non voglio sapere quanto lo sia senza. Su entrambi i nostri volti spunta un sorriso malizioso e nella stessa frazione di secondo ci mordiamo il labbro con fare seducente.

- Sei sicuro di voler ascoltare?- gli chiedo col tono più sexy possibile.

- Veramente no. Voglio altro da te adesso.- mi risponde ansimando mentre con entrambe le mani sul mio sedere spinge il mio corpo sulla sua erezione.

La sento. Sembra marmo, talmente è alta l'eccitazione. Mi struscio col mio basso ventre per aver maggior contatto. Lo desidero. Adesso!

- E cosa vorresti?- dico ansimando a mia volta, come risposta di tutto il mio corpo al suo modo di pressarmi sul suo membro duro.

- Posso andare subito alla pratica? So spiegarmi meglio con i fatti. Ma solo se tu sei d'accordo.-risponde facendomi capire che è al culmine dell'eccitazione. Come se non si fosse capito da come mi preme a se.

- Sono curiosa. Fammi vedere cosa hai intenzione di fare.- dico maliziosamente.

Lui non se lo fa ripetere due volte e comincia a liberare il mio corpo dal vestito, subito dopo la sparizione delle mie ali. Poi mi libera delle mutandine e mi osserva eccitato.

- Mozzafiato! Veramente stupenda. Sei favolosa mio bocconcino.- dice ammirandomi con gli occhi che ardono. Il loro colore ambrato è quasi sparito, per far spazio ad una pupilla dilatatissima.

-Ora tocca a me.- mi affretto a dire mentre comincio a spogliarlo io.

- Fammi vedere cosa un vampiro sa fare. Se mi soddisfi, di darò prova di cosa la morte è in grado di fare a sua volta.- dico facendolo cadere a terra sdraiato mentre mi posiziono a cavalcioni su di lui.

-Non te ne pentirai.- dice prima di baciarmi con foga, mentre io comincio a muovermi avanti e indietro per sentire il suo membro diventare sempre più duro ad ogni contatto con il mio basso ventre.

IL VOLTO DELLA MORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora