IL VOLTO DELLA MORTE

Eloise

- Che ti prende? Come mai sti sbalzi d'umore?-chiede Mark ancora shokkato dalla mia reazione inaspettata.

- Non puoi pretendere che un estranea faccia l'amore con te, soprattutto se è preoccupata ed in crisi con se stessa.- dice una voce proveniente dal bosco fitto.

Entrambi ci voltiamo verso la provenienza della voce. È una voce femminile e mi sembra di averla già sentita.

La figura si avvicina a noi con grazia ed eleganza, mettendosi tra me e Mark, che ancora si trova per terra.

-Madre.- dice il vampiro con freddezza e con una punta di odio.

È la stega che ha trasformato Mark e gli altri ragazzi in vampiri!

È una donna sulla quarantina, bionda con i capelli lunghi. Ha un viso dolce e liscio. Gli occhi sono di un azzurro glaciale, quasi bianco. Le labbra sono carnose, come quelle di una ventenne. Molto bella, pensai.

-Ciao cara. Io sono Eloise, la madre di Mark.-dice infine con un dolce sorriso voltandosi dalla mia parte.

-S-salve. Il mio nome è Rooth.- dico io un po'impacciata.

È una donna strana. Il suo aspetto è dolce ma il suo tono è freddo e distaccato.

-Rooth. Non sei umana. Vero?-dice lei squadrandomi un paio di volte. Sul suo viso scorgo una nota di preoccupazione.
Minchia se é diretta! Lo ha capito subito.

Il suo sapere però mi intimorisce. Anche se sono la Morte.

-N-no signora non lo sono- rispondo io.

Forse meglio che sia lei e non Mark a darmi le informazioni che mi servono.

-Lo so che sei un essere soprannaturale, ragazza. Solo che non so a che categoria appartieni.-dice lei, squadrandomi nuovamente.
Categoria!?!?! Nessuna dannazione! Io sono l'unica attualmente ad avere tale ruolo!
-Nessuna" categoria". Sono colei che, insieme agli spiriti, avete sfidato e lei, signora, mi deve un po'di risposte.-dico io altezzosa.

-Perchè? Chi sei?- chiede lei.

-Sono la Morte.-rispondo io mostrandomi a lei con le mie vere sembianze, ovvero l'aspetto completo.

Al momento stesso, Eloise sgrana gli occhi e si mette sulla difensiva.