IL VOLTO DELLA MORTE

Soggiogare

Continuo la ricerca della mia seconda vittima, ma il fatto che devo selezionare bene le persone rende tutto più difficile ma soprattutto più noioso. Sono giorni ormai che cerco senza combinare nulla. Fortunatamente sono determinata e non mi arrendo.

Oggi però fa molto caldo e ne sto risentendo. Comincio a sentirmi stanca ma sono talmente testarda che non mi importa e continuo a correre senza sosta sotto questo sole cocente. Ho un disperato bisogno di uccidere. Incredula avverto una sensazione strana, la stessa che percepii quando scelsi di impossessarmi della vita di Zack. A proposito di lui... Chissà il suo corpo che fine ha fatto, se lo hanno trovato, se si sono fatti tante domande riguardanti la sua morte. Non è un mio problema. Me ne importerà se sarà necessario. Distolto il pensiero dal corpo senza ne vita e ne anima del ragazzino, mi riconcentro sul mio avvertimento.

Perfetto! Se quando ho avvertito questa stessa sensazione nei giorni precedenti la scelta fu inconsciamente giusta, allora anche questa probabilmente non sarà errata. Mi fermai per capire le coordinate e dirigermi verso la fonte di vita che tra poco svanirà perchè entrerà in mio possesso. Individuato il punto, iniziai a correre con una velocità incredibile, uno dei miei tanti poteri attuali.

Dopo 1 ora di corsa arrivai a destinazione e mi rittovai al centro di un bosco abbastanza fitto e davanti a me la mia preda: una giovane ragazza dai capelli biondi boccolosi, con una veste color crema ranicchiata con la schiena contro un tronco d'albero. Il suo viso è molto dolce, ma non mi incanta, anche se rigato da lacrime di tristezza. L'attesa ha dato i suoi frutti: volevo una donna come seconda vittima ed eccola quì davanti a me. Sembra una povera fanciulla triste ma sento che sotto sotto non è così. Anche Zack era apparentemente un ragazzo tranquillo e poi si dimostrò il contrario.

Cerco di avvicinarmi con cautela e in silenzio ma un bastoncino di legno si ruppe al contatto con il mio piede e fece sobbalzare la ragazza.

Lei mi guardò con occhi lucidi per il pianto e sul suo volto comparve un'appente espressione di terrore, ma so che non è spaventata sul serio.

-Scusa non volevo spaventarti. Ho sentito piangere e ti ho vista li per terra. Tutto bene?- dissi con voce tranquilla, dolce e, soprattutto, convincente.

-Nulla di grave- si limita a rispondere la ragazza, con un tono che mi fa innervosire, come per autoconvincersene oltre che convincere me.

-A me pare il contrario. Hai gli occhi rossi, il viso bagnato e rigato dalle lacrime, stai tremando e la tua voce è debole e soffocata.- risposi io con tono dolce.

-Ti ho detto che non ho nulla! Stammi lontano e non fare un'altro passo!- mi urla mentre io tento di aiutarla ad alzarsi.

-Calmati voglio solo aiutarti! Se ti tranquillizzi un attimo forse puoi spiegarmi cosa è successo e magari posso esserti anche d'aiuto! Ora ti pregherei di smetterla di gridarmi contro. Il mio nome è Rooth. E tu sei?- le dissi cercando di calmarla.

-Mi chiamo Rachel e non voglio il tuo aiuto!- disse prima in modo calmo e poi l'ultima parte con tono altezzoso e scandendo bene ogni parola.

Sta ragazza comincia a darmi letteralmente sui nervi. La uccido subito e basta! Ma non posso. Devo essere sicura che la mia sensazione sia corretta. Sono costretta a soggiogarla per farmi dire tutto.

Ma non so come si fa dannazione! Devo improvvisare finchè non capisco come si fa.

Nel momento in cui la ragazza cerca di scappare, la presi e la bloccai con la schiena contro un albero con la mia super-velocità e la mia super-forza. Lei fece un gemito di dolore per il colpo. Appena lei smise di dimenarsi per la rassegnazione, le ordinai di aprire gli occhi e di guardarmi e lei lo fece. La guardai con intensità e le dissi:

-Calmati. Non ti faccio nulla. Ora devi dirmi cosa è successo per filo e per segno. Devo saperlo e tu me lo dirai. Capito?- il mio tono fu calmo e controllato.

Con mio stupore la ragazza annuì e fece ciò che le dissi.

Ci sono riuscita! Sono riuscita a soggiogarla!