VIII

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Passato
Mar dei Caraibi - 1572 d.C.

«E menomale che ad accompagnarmi c'erano dei valorosi pirati» sbuffò Louis.

A quanto pare, l'isola di Riham non era disabitata, anzi, c'era una tribù molto grande.
Erano uomini per lo più, addosso non avevano niente se non qualche pezzo di stoffa o pelle di animale a coprire le parti intime, le loro pelli abbronzate erano piene di disegni rossi e bianchi e al collo portavano collane fatte di corda con denti e piume di animale.

A Louis sembrava che il destino gli stesse giocando un brutto scherzo, aveva iniziato quest'avventura legato alla sedia del capitano ed ora era legato insieme al capitano su un tronco, purtroppo per loro, Zayn e Niall erano legati lì accanto e in quel momento non andavano molto d'accordo.

«A quanto pare il senso d'orientamento di Niall non è più affidabile» borbottò Zayn.
«Non dovresti essere tu quello bravo con la spada? Ci hanno catturato subito.» replicò Niall incazzato.
«Lo sono, infatti. Tu perché non vedi di fare la puttana con qualche ragazzone così ci liberano prima»
«Se proprio ti interessa ho già dato con Ruby!».

«Ehm Harry...» mormorò Louis.
«No, lasciali fare. Si calmano così»
«In realtà volevo chiederti di levarti dai coglioni, mi stai frantumando la gamba» si lamentò.
I loro polsi erano legati e questi erano legati a loro volta sul tronco dell'albero su cui erano seduti, non potevano scappare e Harry pensava di volersi mettere comodo mettendo una gamba sopra quelle di Louis... o forse cercava di marchiare il territorio, chissà.

«Mi scusi, sua maestà» disse Harry con tono ironico, ma si spostò comunque.
«Non hai paura che ci mangino?» sussurrò Louis all'orecchio di Harry.
Gli uomini attorno a loro non parlavano, li osservavano e basta, pronti a scattare alla prima mossa sbagliata, tenendo in mano delle lance.
«Se volessero farlo l'avrebbero già fatto e per l'amor di Dio Louis, solo perché vivono dentro delle capanne non significa che siano degli incivili!» lo rimproverò Harry, alzando di un po' il tono della voce, ma sempre mantenendo una linea di sarcasmo.
Louis sbuffò. «Quel tizio ci guarda» aggiunse.
«Guarda il tuo culo, probabilmente»
«Come cazzo fa a vederlo se sono seduto?»
«Ma per favore» rise roteando gli occhi. «Il tuo culo è l'ottava meraviglia del mondo, Louis, riuscirei a vederlo a mille mari di distanza» affermò provando, invano, a dare una pacca al sedere di Louis, dopotutto aveva ancora le mani legate – letteralmente.
«Sarà che l'hai visto troppe volte» sorrise roteando gli occhi.

All'improvviso tutto si fermò, i pochi uomini che stavano parlando si zittirono e quel silenzio improvviso fece smettere di litigare perfino Zayn e Niall.
Gli uomini, con un passo svelto, gli diedero le spalle e inclinarono la testa verso il basso, si sentivano dei passi in lontananza.
Louis si sporse per vedere chi stesse arrivando.
Era un uomo, molto alto, con un corpo ben definito e i capelli corti. Doveva essere poco più grande di loro, eppure sembrava distinguersi in mezzo a tutte quelle persone.

L'uomo si posizionò davanti a loro e con sguardo serio disse: «Chi siete?»
Louis si meravigliò del fatto che parlassero la loro stessa lingua.
Fu Harry a parlare. «Sono Harry Styles, capitano della Blue Rose e re dei sette mari»
«Figuriamoci se non lo diceva...» mormorò Louis.
«Tu, piuttosto, chi sei?» domandò.
«Il mio nome è Liam Payne, re della tribù dell'isola di Riham e non apprezziamo i pirati da queste parti»
«Be' io non sono un pirata, sono un viaggiatore, e posso assicurarti che questi tre idioti accanto a me non sono in cerca di guai» disse Louis voltandosi verso gli altri te.
«Idiota dillo a qualcun altro Tomlinson!» esclamò Zayn.
«Allora, cosa siete venuti a fare su quest'isola?» domandò Liam, ignorando il Zayn.
«Stiamo cercando il cuore dell'Oceano» rispose Louis.

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