VI

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Presente
Doncaster - 2013

Dunque, dove eravamo rimasti?

Louis e Harry, con qualche difficoltà, si erano finalmente dichiarati l'un l'altro e, contrariamente a quello che pensava Louis, andava tutto benissimo tra di loro.
Harry cercava di essere sempre presente nella vita di Louis e quest'ultimo apprezzava veramente tanto la cosa, segretamente avrebbe sempre voluto che qualcuno dopo la morte di Alex si prendesse cura di lui – anche se non l'avrebbe mai ammesso – preferiva tenersi tutto dentro nonostante sapesse quanto questo facesse male; è difficile non piangere quando ripensi a qualcuno che non fa più parte della tua vita, Louis si è dimostrato forte anche con la sua famiglia, ma crescere significa anche superare il passato perché, infondo, il passato è passato.

E ora eccoci qui, anzi, eccoli lì.
Accoccolati sul divano, stretti in un abbraccio, a guardare un film sotto le coperte calde mentre fuori nevicava.
Dicembre era arrivato anche lì a Doncaster; le strade e i locali erano pieni di luci colorate, i marciapiedi pieni di neve, i dolci natalizi in bella vista nelle vetrine, l'odore d'abete all'interno delle case e il calore del camino. Insomma, si respirava una vera e propria aria di festa, ma ora torniamo a noi.

Sono passate due settimane da quella che Louis definisce come "la più bella dichiarazione d'amore della sua vita".
Il più grande passava molto tempo nel appartamento di Harry, lì avevano molta più privacy rispetto a casa sua dove Liam e Zayn non esitavano a fare le "vecchie impiccione" e Niall era sempre all'università, quindi avevano molto spesso l'appartamento tutto per loro.

«Sun, sei ancora sveglio?» chiese Harry accarezzandogli i capelli, Louis lo stringeva a se con la testa poggiata sopra il suo cuore.
Sun era il suo soprannome preferito, Harry l'aveva chiamato così la prima volta che si erano risvegliati l'uno accanto all'altro e i raggi del sole illuminavano il profilo di Louis.
«Non per molto» rispose.
«Sai, stavo pensando,» iniziò Harry. «dovremmo fare l'albero di Natale, lì starebbe bene» disse indicando l'angolo vicino alla televisione.
«Perché vuoi fare l'albero? Non torni dalla tua famiglia per le vacanze?» domandò alzando lo sguardo verso Harry.
«No,» rispose. «mia madre e mia sorella Gemma sono in Francia»
«E Niall?»
«Domani parte per l'Irlanda» disse aggiustandosi la coperta sulle spalle.
Quindi passerà il Natale da solo, pensò Louis.
«Passa il Natale con me» disse ad alta voce.
«Cosa?»
«Passa il Natale con me.» ripeté. «Vieni con me a casa della mia famiglia, non puoi passare il Natale da solo» aggiunse.
«E cosa diremo alla tua famiglia? Intendo... riguardo a noi due».

Nonostante tutto, i due non avevano ancora stabilito cosa fosse il loro rapporto, non erano amici, ovviamente, ma la parola fidanzato spaventava ancora terribilmente Louis e Harry accettava questa cosa, sia perché voleva rispettare i tempi di Louis e sia perché anche lui era restio a dare un'etichetta a quello che avevano; gli bastava sapere che Louis era la sua persona, non aveva bisogno di chiamarlo fidanzato, gli bastava averlo accanto.

«N-non dobbiamo dire niente tranquillo» mormorò stringendogli la mano. «Dai Harry, non puoi lasciarmi solo anche il giorno del mio compleanno» borbottò poggiando il mento sulla spalla del riccio.
«Non ti avrei lasciato di certo da solo, Sun» disse, lasciandogli un tenero bacio sulle labbra. «Sarei passato a darti il mio regalo» sorrise.
«Piccolo, non ti avevo detto di non farmi regali?» lo rimproverò.
«E pensavi davvero che ti avrei dato retta?» rise prendendolo in giro.

Louis mise su un broncio, non voleva che Harry spendesse soldi per lui, ma il solo sentire il suono della sua sua risata fece sorridere anche lui.

«Sun, perché sorridi?» chiese Harry ridendo.
Louis alzò semplicemente le spalle per poi spostarsi in direzione della TV.
Harry scosse la testa ridendo, avvolse Louis dai fianchi e lo avvicinò a se lasciandogli un tenero bacio sulla nuca. Quando Harry faceva così significava solo una cosa e Louis lo sapeva bene, era ora di dormire.
Adesso che Harry si era sbloccato, lavorava alle sue canzoni anche fino a tardi, nonostante i rimproveri del più grande, e ora il pomeriggio era sempre stanco ma questa era una delle piccole cose che Louis adorava di Harry.
Nonostante il liscio non fosse stanco amava accoccolarsi a Harry mentre gli accarezzava i ricci e lo guardava addormentarsi.
Era un'atmosfera così piacevole quella, era proprio il calore Natalizio: i jeans che riscaldavano le gambe, la coperta sopra i vestiti, il camino scoppiettante e il corpo sprofondava sul divano; era come se ci fosse di sottofondo la tua canzone preferita nel posto in cui ti senti più a tuo agio.

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