The outer banks...

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"Le outer banks, paradiso terrestre."

Non sono mai stata brava con le presentazioni,  ma suppongo di essere obbligata quindi..
Ciao, sono Amber Matson e ho 16 anni, sono alle outer banks grazie a mia madre che è venuta a vivere qui dopo che si è separata da mio padre, che è a Londra. All'inizio stavo con lui ma mi ci è voluto un po' per capire che quel posto non era adatto a me, così dopo un anno e mezzo me ne andai e mi sono trasferita qui.

Vi starete chiedendo se la protagonista di questa storia è una pogue o una kook, beh io non sono nessuna delle due, voglio dire, si sto bene economicamente ma non sono ricca sfondata, quindi forse potete chiamarmi... kogue!
Ho degli amici fantastici, John B, Kiara, Pope e JJ.
Quando sono venuta qui tutti non facevano che ignorarmi, tranne i ragazzi che mi si avvicinavano solo per i loro interessi, un vero inferno. Fino a quando non mi scontrai con qualcuno alla mensa e la scena fu più o meno questa:

<Ei! Ma che ca->

guardai la ragazza di fronte a me che venendomi addosso mi ha rovesciato quello schifoso purè della mensa sui pantaloni strappati.

<O mio dio scusami non volevo mi dispiace aspetta>

La ragazza cerca inutilmente di pulire il disastro sui miei pantaloni con dei fazzoletti, non posso evitare di ridere nel vederla concentrata e preoccupata allo stesso tempo mentre cerca di pulirmi.

<Non credo che riuscirai nel tuo intento> dico sorridendo.

Ha i capelli castani e mossi, indossa una fascia colorata in testa e ha gli occhi scuri. Mi piace il suo stile.

<Hai ragione, posso farmi perdonare in qualche modo?> dice rialzandosi dal pavimento grattandosi la nuca imbarazzata.

< a dire il vero sì, possiamo scappare via da qui e mangiare qualcosa di decente?>

< ti prego si! La mia famiglia è proprietaria del wreck e oggi non sono lì quindi possiamo approfittarne per una fuga>

< perfetto! Comunque io sono Amber> dico sorridendo mentre ci incamminiamo fuori dall'istituto.

< piacere! io sono Kiara, ti dispiace se chiamo anche i miei amici? Devi conoscerli assolutamente>
< certo! Va bene>

La seguo mentre cerca gli altri tra i tavoli della mensa finchè non si ferma davanti al tavolo di tre ragazzi.

<ragazzi!> esordisce prima di iniziare.

<vi presento Amber...> si ferma confusa.

< qual è il tuo cognome? > dice bisbigliando
cercando di non farsi sentire invano.

<Matson> bisbiglio al suo orecchio a mia volta.

< vi presento Amber Matson> esclama sorridendo.

Mi soffermo su uno dei ragazzi, un biondino con gli occhi azzurri mi squadra sorridendo, poi si alza e mi porge la mano.

< io sono JJ > mi dice e io gli stringo la mano sorridendo.

<piacere>
Poi si alza un altro ragazzo, ha la carnagione scura e gli occhi marroni, se non neri.

<piacere io sono Pope>
<piacere>

E poi l'ultimo ragazzo, John b, è biondo scuro e ha gli occhi marroni, fa la stessa cosa.

< ragazzi stavamo pensando di andare al wreck per mangiare qualcosa di meno disgustoso, che dite? Venite?> dice Kiara

<ovvio kie, questo posto fa schifo e poi ho intenzione di conoscere la nuova arrivata> dice il biondino sedendosi sul tavolo per poi girarsi e scavalcarlo.

Arrivati al wreck ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo.

<e così sei venuta qui> dice John b dopo aver raccontato a tutti come sono finita qui.

< si > dico prendendo il bicchiere per poi bere.
< sentite che ne dite se andiamo un po' in spiaggia?> dice jj per poi guardarmi.

<a me va bene> rispondo.
<ci sto> dice kie
Gli altri accettano e ci alziamo.
<ragazzi> li chiamo
<si?>
<non ho il costume>
<se vuoi ti accompagno a prenderlo, noi ormai li abbiamo tutti a casa di john b> dice jj
<per te va bene?> dice kie cercando approvazione.
<si, certo>
<ci vediamo dopo ragazzi>

JJ è dietro di me, poi mi sorpassa e lo seguo.
Usciamo fuori e gli spiego dove abito.
< conosco una scorciatoia per arrivarci vieni>

Arriviamo ad una casa con fuori un giardinetto
< quindi questa è casa tua?> dico guardandolo stranita, perché siamo qui?
< già > sale su una moto.

Cosa ha in mente? Non salirò su una moto con lui.
<eh? Cosa fai?>
< dai sali> dice facendo cenno con la testa.
<te lo scordi> dico scuotendo il capo.
<andiamo non ti mangio mica>

< era questa la scorciatoia? io li sopra non ci salgo >
< si è questa ma se non vuoi venire allora me ne vado>
Mette in moto e parte.
<JJ aspetta> lo chiamo e lui si ferma girandosi a guardarmi.
< non hai davvero intenzione di lasciarmi qui?> dico inclinando la testa.

< se non sali allora si, ti lascio qui>
< ti odio > dico avvicinandomi alla moto per poi salire. Vedo un sorriso compiaciuto comparire sul suo volto ma faccio finta di niente.
Arrivati a casa mia metto le chiavi nella serratura pregando che non ci sia nessuno.
< Mamma?>

Nessuna risposta, via libera.
< Dai entra > faccio segno a JJ di entrare e sento i suoi passi dietro di me.

<quindi sei una bellissima kook> dice facendo scivolare le sue mani sul tavolo di marmo bianco.
<no, non sono una kook nè una pogue>
<e cosa sei?> dice guardandomi incuriosito.

<sono un unicorno non vedi?>

<bella e simpatica allora> dice stendendosi comodamente sul divano come fosse a casa sua.
<ma prego, fai pure>

Si gira a guardarmi e accenna un sorriso. Mi incammino di sopra e lo sento urlare qualcosa.

< fai in fretta!>

Prendo un costume a caso e lo infilo, esco dal bagno per vestirmi e per poco non mi prendevo un infarto per la figura che mi sono ritrovata davanti.
<oh cristo> dico mettendomi una mano sul cuore dallo spavento.

<ti avevo detto di fare in fretta> dice stendendosi comodamente sul mio letto con le mani dietro la testa.
<potresti uscire? Dovrei vestirmi>
<sai che non ha senso vero? Sei in costume>
Ci rinuncio. Metto i pantaloncini sotto lo sguardo del biondo.

<puoi evitare di fissarmi?>
< gli occhi sono fatti per questo>
< rispondi come un dodicenne > dico tirando gli occhi al cielo e abbottonando i jeans
<andiamo allora?> dico guardandolo.

<non metti niente sopra?> chiede lui.

Che domanda è?
< non vedo il problema, stiamo andando in spiaggia>
< potresti sentire freddo >
<non preoccuparti biondino>
< va bene > si alza e usciamo dalla casa.
Mette in moto e salgo.
<non correre> lo avverto.
<va bene principessa>
Come non detto, parte sfrecciando.

Fu così che iniziò la mia avventura.

You saved me ~JJ MAYBANK~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora