La "punizione"

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Rientriamo in classe perché si è fatta ora e troviamo altri ragazzi che sono finiti in punizione.
JJ è seduto alla mia destra e sta giocando con uno stuzzicadenti che ha in bocca.

Dopo 2 minuti vedo entrare un professore.
<buongiorno>
< professore sono le 4 di pomeriggio>
Dice la ragazza dietro di me mentre mastica rumorosamente una gomma.
< allora piccoli mostriciattoli, non ho voglia di discutere > dice sedendosi comodamente sulla sedia  e appoggiando i piedi sulla cattedra. Poi riprende a parlare.
< avete presente la biblioteca e la mensa? Le voglio a nuovo, ed entro le 8:30. Quindi fareste meglio ad alzare quei culi e andare a pulire.>
< non era lei che doveva educarci al rispetto verso gli altri e all'educazione?>
Dice uno dei ragazzi seduti nella stanza.
Il professore sembra del tutto disinteressato mentre sta al telefono.

<Amber> JJ mi chiama alzandosi dalla sedia
< seguimi > dice continuando a camminare
Mi alzo e faccio come dice.
<hai davvero intenzione di pulire la mensa?>
Dico mentre continuiamo a camminare.
< certo che no>
<allora dove stiamo andando?>
Continuiamo a camminare, entriamo in una classe e arriviamo ad una finestra, jj si affaccia e gira la testa a destra e a sinistra.

<è fattibile>
Poi ci si siede sopra e salta giù.
<oh mio dio JJ!> mi precipito alla finestra e non vedo niente. C'è solo una tettoia ma di lui nessuna traccia.
Continuo a chiamarlo disperata. Fino a quando non vedo la sua testa sbucare da sotto alla finestra.
<ei, ti serve qualcosa piccola?>

< giuro che prima o poi ti ucciderò per questi tuoi scherzi idioti>
<ti preoccupi per me però, sei un amore >
Dice porgendomi la mano per aiutarmi a scendere ma la rifiuto.
<faccio da sola>
< come vuoi >
Faccio come lui e salto giù.
<quindi? Quali sono i tuoi piani? Scappare dalle nostre responsabilità finendo ancora di più nei guai? >

< si, ma nella mia testa era più entusiasmante, e comunque come ti ho già detto che è la tua occasione per dimostrarmi di non essere noiosa. Quindi se non vuoi venire torna di sopra a pulire lo schifo della mensa oppure vieni con me a fare qualcosa di diverso>

Pensandoci forse è meglio che vada con lui. Finirò nei guai ancora di più ma ormai la scuola è finita. Se la vedrà la me del futuro.

<non è così alto, possiamo riuscire a scendere> dice JJ sedendosi sulla tettoia valutando il pericolo.
<ma tipo uscire dalla porta della scuola no?>
< c'erano dei professori all'entrata, quindi no>

<okay vamos> dice JJ saltando giù.
< tu sei da ricovero >
<forza Amber, salta giù > dice il biondino in piedi sotto di me.
< vuoi per caso che muoia?> dico sedendomi sulla tettoia
< ci sono io, se va male ti prendo io. >
< quindi non ho scelta che fidarmi?>
< già >

Okay Amber, un bel respiro e giù, non è difficile, ce la puoi fare. È solo un salto.
Mi mordo il labbro nervosamente e salto giù. Non riesco ad atterrare bene, sto per cadere ma jj mi prende mettendo il suo braccio attorno alla mia schiena e l'altro braccio un po' più giù.

Sospiro sulla sua spalla e sposto la testa in modo tale da guardarlo, mi guarda negli occhi e sento il mio battito aumentare. Mi si blocca il respiro. L'unica parola che riesce a uscirmi di bocca è:
<grazie>

Mi sorride. Mi lecco il labbro inferiore e mi stacco.

Dopo minuti di silenzi imbarazzanti mentre camminiamo decide di prendere parola.
<c'è questo posto, ci venivo con mio cugino da piccolo>
dice scavalcando una staccionata.
Siamo al mare, ma non proprio, è un piccolo tratto di mare e ai suoi lati è circondato dagli scogli. Ci sediamo su uno di essi.

You saved me ~JJ MAYBANK~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora