In trappola

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Come al solito il biondino accompagna me per ultima. Credo lo faccia apposta ormai, sono seduta nel furgone accanto a lui, il che mi riporta alla scena dell'altra sera.

Il ragazzo decide di prendere parola
< è tardi, tua madre ti scoprirà >

< sono sicura che neanche ci sarà a casa, ultimamente ho la sensazione che mi nasconda qualcosa> dico guardando fuori dal finestrino casa mia, siamo arrivati.

< tipo cosa?>

< se lo sapessi non me lo chiederei > dico guardandolo.

<jj > lo chiamo per dirgli qualcosa che avrei dovuto dirgli da tempo.

< si? >

< non so niente di te> dico al ragazzo che ha effettivamente sempre evitato di parlarmi di sè.

Vedo la sua espressione cambiare improvvisamente

< e cosa vorresti sapere? > chiede lui
< non lo so, ma non mi racconti mai niente di te> dico giocando nervosamente con lo strappo dei jeans.
< forse non c'è niente da raccontare>

< dove torni ora?> chiedo con la speranza che non torni a casa sua.
< perché me lo chiedi Amber? >

< so perché hai quei lividi in faccia > dico arrivando al punto

< chi te lo ha detto!? > risponde quasi arrabbiato

< che importanza ha? Perché non me ne hai mai parlato?>

< cosa volevi che ti dicessi? Mio padre è un ubriacone che si droga e sfoga la sua rabbia repressa su di me?! > sputa lui arrabbiato

< Jj voglio solo aiutarti > cerco di farlo ragionare ma sembra non ascoltarmi.

< non puoi aiutarmi fine della questione, quindi perché non te ne vai>

Rimango un attimo perplessa dopo quelle parole però decido di rispondere.
< No>

< cosa?> dice lui sorpreso

<non me ne vado > dico incrociando le braccia e mettendomi comoda.

< Che intenzioni hai> dice il ragazzo girandosi di fronte a me

< se non vuoi parlarne va bene, ma non me ne andrò perché so che non lo vuoi>

< e tu che ne sai di quello che voglio io?> dice lui accennando un sorriso

< Beh se non ti importa posso tranquillamente andare via > dico aprendo la portiera e scendendo dal furgone sotto i suoi occhi, strano che non mi abbia fermato.

Entro in casa e ovviamente mia madre non c'è, poso le chiavi e apro la porta di camera mia.
Sento la porta dietro di me chiudersi e mi giro all'istante scoprendo la figura del biondino che sorrideva guardandomi.

<credevi davvero che me ne fossi andato?> dice venendomi in contro e fiondando le sue labbra sulle mie non lasciandomi nemmeno il tempo di realizzare quello che stava succedendo.

JJ POV

Non riuscivo più ad aspettare, la desideravo, desideravo baciarla dal primo istante in cui l'ho vista e quando lo ha fatto ho capito che non sarei più riuscito a togliermela dalla testa.
Quella ragazza mi manda fuori ogni volta che mi guarda, ogni volta che mi sorride e i suoi occhi si riempiono di gioia.
Quei maledetti occhi verdi non vogliono uscire dalla mia testa, o forse non voglio farli uscire.
Perché in fondo ha ragione, non voglio che lei se ne vada perché senza di lei niente avrebbe più senso.

You saved me ~JJ MAYBANK~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora