«Penso di non essermi mai sporcata così tanto! E soprattutto di aver riso così tanto!» disse Linda tenendosi lo stomaco con le mani per le troppe risate.
«Linda... Ci stanno guardando tutti...» dissi mentre percorrevamo il corridoio della scuola tutte coperte di colore.
«Beth, devi imparare a fregartene delle opinioni degli altri, andiamo corri!» mi prese per mano e iniziammo a correre per tutta la scuola, compreso il giardino posteriore e quello principale .
Gli sguardi delle persone erano confusi ma anche divertiti .
Corremmo nuovamente verso il giardino principale, quello con più persone, dove di solito si studia, si gioca, si fanno Pic-Nic, insomma di tutto.
Tutti iniziarono a guardarci male mentre noi continuavano a ridere.
«Così impari!» dissi spingendo Linda sull'erba morbida, ma neanche il tempo di spingerla che mi prese per la caviglia trascinando a terra anche me.
Iniziammo a ridere come due cretine sdraiate sull'erba e probabilmente sembravamo anche drogate.
Ma era divertente.
Stavo provando un emozione finalmente .
«Emh okay, avete finito questo teatrino o volete ancora andare avanti?» disse una voce alle nostre spalle.
«Eddai Mello! Si stanno solo divertendo!»
«Si, ma mi stanno facendo ombra quindi gentilmente, levatevi dalle palle.»
Mi girai totalmente incontrando nuovamente quegli occhi azzurri, a volte coperti da dei ciuffi biondi.
«Oh scusa principessa, ti lasciamo prendere il sole ora» dissi con tono ironico fingendo un inchino.
Lo vidi serrare i pugni e stringere i denti per cercare di trattenere la rabbia.
Solo quando mi accorsi degli sguardi di tutti addosso il mio battito iniziò ad accelerare.
Mille paranoie iniziarono a girarmi per testa.
E se mi stessero insultando fra di loro sussurrando per non farsi sentire?
E se si fossero accorti del segno sul collo?
E se invece stessero guardando il mio corpo?
Dio che imbarazzo.
La testa mi iniziò a girare e rimasi incantata fin quando una mano fredda toccò la mia.
«Beth, vieni andiamo»
Era Linda.
Per quanto non volessi amici, lei era l'unica che mi faceva ridere e sopratutto capiva quando stavo male o mi sentivo a disagio.
Mi accompagnò nella mia stanza, ero l'unica a non avere una stanza condivisa, e sotto mia richiesta, mi avevano accontentato.
La mia stanza era sui toni del beige e verde chiaro, nonché i miei colori preferiti.
«Beth ora devo andare a farmi una doccia...se vuoi torno sta sera e facciamo un pigiama party...che ne pensi?»
«ok.»
Ed ecco che ritornavo ad essere fredda.
Poco dopo mi buttai anche io in doccia, beandomi del suo calore e del getto sul mio corpo.
La doccia mi aiuta a scacciare via i pensieri.
Uscii dalla doccia tremando leggermente per lo sbalzo di temperatura e mi rivestii con dei pantaloni corti grigi e una semplice maglia nera corta .
Mi misi sul letto e presi tra le mani il contenitore con le ciliegie e iniziai a mangiarle guardando il soffitto e pensando.
I miei pensieri furono interrotti da un bussare sulla porta.
«Linda, hai già fini-»
Mi bloccai quando vidi che non era Linda, bensì il ragazzo che era affianco al biondo oggi pomeriggio.
«Emh ciao ? Che vuoi?»
«Volevo solo scusarmi da parte di quel cretino di Mello per la scenata di oggi, sai mi sembravi molto scossa dopo e non vorrei ti avesse ferito in qualche modo... Ah giusto! Io sono Matt» disse allargando un sorriso che ricambiai debolmente.
«Io sono Beth, Comunque no tranquillo, I commenti di uno come lui non mi posso ferire»
Matt accennò una piccola risata.
«Allora... Ti va di andare a cenare intanto? Così mi racconti meglio cosa intendi per "uno come lui"»
«Oh emh... Scusa ma preferisco cenare da sola.»
«Mh, non sarai mica Near 2.0 vero? No perché Mello lo odia»
«Non mi interessa cosa odia Mello, e poi non mi pare di essere albina.»
«Oh beh... In effetti i tuoi capelli sembrano dei fili d'oro alla luce anche se sono rossi, e i tuoi occhi verdi non c'entrano molto con i suoi grigi, ma di carattere ci dai.»
«Emh... Grazie?» uscii dalla mia stanza chiudendo la porta alle mie spalle per iniziare a dirigermi in mensa con Matt che mi seguiva.
«Allora... Ti siedi con noi?»domandò speranzoso Matt.
Lanciai uno sguardo fugace al suo tavolo e vidi la principessina bionda sgranocchiare del cioccolato con fare piuttosto scocciato mentre 3 ragazze provavano ad attirare la sua attenzione in modo abbastanza patetico.
«Umh, scusa, passo»
Mi diressi verso il mio solito tavolo con il vassoio e iniziai a guardarlo con aria stanca prima di addentare un broccolo e iniziando a leggere un libro.
La cena fu abbastanza deprimente, ma sentivo costantemente lo sguardo di qualcuno addosso, probabilmente quello di Linda.
Ormai era abituata a vedermi mangiare da sola e non potevo biasimarla se stava con la gente , non poteva isolarsi da tutti solo per me!
Dopo cena Linda venne come promesso nel mio dormitorio e iniziammo a vederci Twilight.
«Oh andiamo Bella... Bacialo...»disse fra le lacrime Linda .
«No, muori puttana» dissi ricevendo una cuscinata da parte di Linda.
«Oh andiamo Linda apri gli occhi! Bella è solo una zoccola! Non sa nemmeno scegliere tra un lupo e un vampiro come se avessero almeno qualcosa in comune! e allora se li bacia entrambi!»
«Non è zoccola... È solo... Indecisa.»
La guardai male e continuammo a vedere il film.
Linda si addormentó verso mezzanotte con la testa sulla mia spalla.
Le spostai delicatamente i capelli biondi dal viso e la spostai sul cuscino.
Avevo bisogno di uscire.
Uscii immediatamente dalla mia stanza e corsi per tutto il corridoio con solo un pantaloncini corto grigio, la maglietta anch'essa corta e a piedi nudi per non fare rumore.
Andai direttamente nel giardino posteriore ignorando il fatto di non avere nulla ai piedi.
Mi accasciai al muro respirando la fresca aria che la notte portava con sé.
Ispira
Espira
Mi portai le mani sulle gambe scoperte e le accarezzai per cercare di far passare i leggeri brividi di freddo.
«Ancora tu?! Ma si può sapere che cazzo vuoi?»
«Sta Calmo Willy Wonka ciclato, il giardino è di tutti .»
«Come mi hai chiamato scusa?!»
Disse il biondino addentando una barretta di cioccolato grande più della sua mano.
«Mh, penso che tu ti sia risposto da solo.» lo guardai dall'alto verso il basso soffermandomi sulla barretta di cioccolato.
«E beh?! Solo perché mangio del cioccolato non vuol dire che mi devi chiamare così... Altrimenti tu saresti... Che ne so, Ciliegina con tutte quelle cazzo di ciliegie che mangi! Mi stupisco che tu non sia diventata rossa.» disse con un ghigno divertito che gli solcava il volto, e che mi fece solamente incazzare di più.
«Beh allora io mi stupisco che tu non abbia il diabete o le carie con tutto il cioccolato che mangi!»
Lui continuava a osservarmi non dando molto peso alle mie parole.
«Beh non sarai diventata una ciliegia ma i tuoi capelli rossi ora che ci penso ci danno...e anche il colore naturale delle tue labbra.»
D'istinto mi coprii le labbra infastidita.
«Andiamo tutti e due in questo orfanotrofio da non so quanti anni, e ora te ne esci analizzandomi?!»
Non rispose.
«Come mai non hai le Calze?»
«Ma che cosa te ne frega!?»
«Rispondi.»
«Non volevo svegliare nessuno, ora mi spieghi cosa te ne frega?»
«Quindi c'è qualcuno nel tuo dormitorio?»
«Basta mi hai stancato!» mi girai e mi diressi verso l'uscita del giardino quando qualcuno mi bloccò il braccio.
«Mh, sappi che non è finita qui, ah e... Mettiti le magliette corte più spesso, evidenziano le tue curve.»
Quelle semplici parole mi distrussero riportando nella mia mente delle immagini del mio passato.
Mio padre.
Mia madre.
Semplicemente...la vecchia me.
«Emh ho detto qualcosa di sbagliato?Beth? Sei viva?» chiese Mello inarcando le sopracciglia e schioccandomi davanti le dita per svegliarmi dal mio stato di trans, ma mantenendo sempre il suo fare menefreghista .
«Ehm si va tutto bene, ora devo andare, ci si vede.» tornai fredda come sempre.
Stavo odiando questo lato del mio carattere, ma forse la cosa che stavo odiando di più, erano le persone che mi avevano fatto diventare così.
Corsi via da quella situazione.
Possibile che ovunque andassi ci fosse sempre la sensazione di soffocamento?
Forse era colpa delle persone con cui condividevo la situazione, o forse erano solo altre paranoie.
Andai in camera, non curandomi della possibilità di poter svegliare Linda, cercai la chiave per aprire il terzo cassetto della mia scrivania.
Tirai fuori da quest'ultimo il mio vecchio diario di pelle nera, iniziando anche a mangiare qualche ciliegia e a continuare a scrivere la pagina di prima :
Senza poter più uscire, senza nemmeno sapere come si è entrati in questo girone di malumore.
A volte mi viene da chiedermi... Ma come mai mi sento così costantemente diversa dalle persone che mi circondano?
Penso di essere onestamente psicopatica.
Mio padre lo era, e si visto da quello che ha fatto, ho cercato di proteggere mia madre, lottando contro me stessa, ma alla fine non provavo nessuna emozione che mi confermasse il non essere psicopatica.
E se fossi come mio padre?
Voglio solo svegliarmi da questo incubo, asciugarmi il sudore e poter realizzare che era tutto frutto della mia fantasia.
.......................................................................ANORESSIA NERVOSA °
~ SI CARATTERIZZA PER L'ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE VERSO IL PROPRIO PESO CORPOREO, DALLA DISTORSIONE DELL'IMMAGINE DI SÉ E DALLA RESTRIZIONE DELL'ASSUNZIONE DI CIBO.
STAI LEGGENDO
d.e.p//mello ; death note [COMPLETATA]
Fanfiction✅Storia completata e in revisione✅ TRATTO DAL RACCONTO : «Tieni I tuoi ricordi annotati su un diario?» «Si. Ogni giorno.» «Fai bene, a volte penso che i ricordi siano l'unica cosa che ci tiene in vita.» Sorrisi leggermente, e poi finalmente parl...