ᴘʀᴇᴏᴄᴄᴜᴘᴀᴢɪᴏɴᴇ

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Passarono 2 giorni tra pillole e flebo e prima di dimettermi sono stata sottoposta a vari esami.
Quella mattina raggiunsi il quartier generale tenendo sempre una mano sul mio stomaco e toccandomi la spalla.
Nello stomaco ormai non c'era più niente se non una piccola cicatrice, mentre sulla spalla una cicatrice più grande , per colpa dell'esplosione.
Una volta arrivata trovai i ragazzi immersi a vedere un programma, così senza far rumore mi sedetti accanto a Light unendomi alla visione.
«Gli stati uniti d'America, asseconderanno Kira e non faranno nulla per contrastarlo»
«Ma cosa sta dicendo il presidente?!» Light sbatté un pugno sul tavolo arrabbiato seguito da Aizawa.
«Voi pensate davvero che Kira sia malvagio? Io non sono convinto che sia così cattivo....» disse Matsuda mentre Aizawa inizió ad attaccarlo.
«Anche  Kira sa  che ciò che fa è male ma comunque è disposto a sacrificare se stesso pur di cambiare il mondo è questa la sua idea di giustizia...» tutti guardarono Light stupiti mentre il mio sguardo rimase il solito apatico e senza emozioni.
«Non possiamo giudicare la giustizia di nessuno. È come la follia, ognuno di noi ha degli standard...
Il cervello, e soprattutto il pensiero è una cosa soggettiva, per noi può essere pazzo e per lui è una cosa normale.
L'idea di  giustizia è diversa per ognuno, e Kira ha esposto al mondo il suo modo di pensare.»dissi semplicemente non togliendo lo sguardo dal monitor davanti a me.
«Oh accipicchia! Ma da quanto tu sei qui?!» esclamó Matsuda portandosi una mano al petto per lo  stupore.
«Da abbastanza per aver visto la trasmissione.»

Mello pov:

Ero decisamente sconvolto dalla visione di Liz in quello stato.
Aveva il viso stanco ma non riusciva a perdere il suo splendore.
Ne parlai con Matt, l'unica persona che mi era rimasta e decidemmo il piano.
Saremmo andati da Near usando come una specie di "lascia passare" Halle Lidner, che ci stava anche ospitando e passando le informazioni .
Sapevo che Near possedeva una mia foto, e con Kira in giro, il volto e il nome erano le prime cose da tenere nascosto.
«Mello ci sei? Andiamo?» urló Matt dal salotto.
«No, aspetta ancora 5 minuti.» urlai di rimando dal bagno.
Fissavo in continuazione il riflesso nello specchio esaminando con cura il mio viso.
Dopo quella fottuta esplosione sono diventato un mostro.
Il lato sinistro della mia faccia presentava diverse bruciature e stessa cosa la mia spalla.
Se prima potevo essere considerato il bello e dannato della Wammy house, ora l'unica cosa che ero in grado di vedere in me era l'essere dannato.
Un mostro dannato.
Ricacciai dentro  le lacrime pensando nuovamente a Liz.
«Coraggio Mello... Andiamo Near non è comunque migliore di te e... Liz... Liz la rivedrai sicuramente..»
Andiamo sto davvero parlando da solo allo specchio?
Mi feci forza e Uscii dal bagno raggiungendo Matt che ci accompagnó per poi rimanere fuori.
«Abbassate le armi anche voi proprio come Mello...»
La voce di Near mi tuonó nelle orecchie.
«Sono venuto qui a prendere la mia foto.»
«Mh bene eccola...» disse lanciandomi la foto che analizzati attentamente notando la differenza del mio volto ora.
«Ah eh... Grazie a te sono riuscito ad avvicinarmi sempre di più al caso Kira.»
«Ahh sta zitto! Non sono un fottuto pezzo per completare il tuo puzzle!»
Gli puntai in preda alla rabbia la pistola che abbassai grazie a Halle.
«Near... In realtà io non voglio  allearmi con  te  però confesso che mi secca molto prendere questa fotografia e andarmene...  Il quaderno assassino appartiene uno shinigami  che può essere visto solo da chi possiede  del quaderno...»
«Mh.... E?»
«Non tutte le regole sono vere...»
Mi girai per andarmene addentando una barretta di cioccolato ma venni fermato da Near.
«Uh Mello... C'è un'altra fotografia che dovresti prendere tu...»
Mi girai con sguardo confuso e mi lanciò una seconda fotografia.
Beth.
Aprii leggermente la bocca per lo stupore sgranando gli occhi.
La osservai attentamente.
Aveva il viso dolce ma molto timido.
Un piccolo sorriso forzato le solcava il viso e gli occhi smeraldo spiccavano attirando l'attenzione su loro stessi.
I capelli Rossi le facevano da cornice e le lentiggini da punto luce.
Sembrava quasi un quadro.
La rimisi semplicemente in tasca sfoderando lo sguardo più freddo del mondo.
«Mh bene... Allora ci vediamo al traguardo Near.»
«Va bene Mello.»
Una volta in macchina mi rigirai in continuazione la mia foto e la sua nelle mani pensando solo a come riaverla tra le mie braccia facendole evitare tutto questo casino.

d.e.p//mello ; death note [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora