ᴀᴍᴏʀᴇ

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Pov Elizabeth :
1 febbraio 2015:

«Ei Matt! Auguri! ... Sai è difficile per me e Mihael andare avanti ignorando tutto quello che è successo ma insieme ci stiamo riuscendo... La tua mancanza si fa sentire, ma in qualche modo riusciamo a consolarci.
Sai, mi mancano le serate passate a fare pigiama party in cui te e Linda dormivate sempre in posizioni scomodissime sopra al mio puff... Oppure le notti  passate davanti ai videogiochi, dove la mattina ci alzavamo con gli occhi rossi e lacrimanti per aver passato ore e ore davanti a uno schermo e venivamo sgridati da Mello perché non riuscivamo a stare attenti.
Mi manca il sorriso con cui ti sei presentato e la tua insistenza nel voler fare un pic nic insieme nonostante il mio no.
Dopo anni e anni passati a farmi schifo, e ad allontanare chiunque ho finalmente capito cosa significhi avere veramente qualcuno che tiene a te, e ho scoperto il significato dell'amicizia, e per questo devo ringraziare te e Linda.
Anche se non lo  potrai usare ti ho portato un regalo...» con le lacrime sulle guance tirai fuori dalla mia borsa la nuova versione del suo videogioco preferito.
«Sai...è costato un po', ma ne è valsa la pena... Mi pento di non avertelo mai detto ma... Ti voglio bene... Odio anche ammetterlo ma quella volta sul prato avevi ragione su me e Mihael ... Lui mi fa stare bene, davvero, facendomi dimenticare tutti i problemi.
E mi dispiace deludere il tuo sogno di non aver scopato con lui dentro a un videogioco sai? Ma almeno nella vita reale si! Cavolo se fossi qui probabilmente mi staresti dicendo mille volte "te lo avevo detto", e lo ripeteresti così tante volte da diventare insopportabile... Ed è questo che mi piace di te.»
Sfiorai con la mano la lapide bagnandola con le lacrime per poi rimettere le mani nelle tasche del giubbotto fin troppo rovinato e abbandonare quel luogo in cui l'aria si stava facendo fin troppo pesante.

4 gennaio 2019 :

*NARRATORE ESTERNO*

«Mamma andiamo corri! Cavolo sembri davvero una lumaca!»
« Julia ti ho detto mille volte che non si corre dentro i musei!» disse sussurrando Elizabeth e prendendo la mano della bambina seguita da Mihael.
«Mamma, papà guardate! Quel dipinto è bellissimo!»
«Quale amore?» la bimba indicò alla madre un dipinto più isolato dagli altri.
Una farfalla rossa al centro e mille altre piccole farfalle gialle intorno.
Il battito  cardiaco  di Elizabeth acceleró e iniziò a tremare talmente tanto da far cadere la borsa nera.
«Mamma va tutto bene?»
«Uhm cosa? Ah si si amore...»
Giró lo sguardo facendo incastrare i suoi occhi verde smeraldo con quelli di Mihael azzurri, e quelle emozioni che normalmente non sentiva tornarono a gironzolare per il suo stomaco.
In quello sguardo i due si capirono immediatamente.
«Che ne dici di uscire e prenderci un bel gelato?»
«Certo papà! Però lo voglio al cioccolato!»
Mihael rise leggermente prendendo la piccola mano della bambina e facendole l'occhiolino.
I due uscirono lasciando Elizabeth sola con i suoi pensieri.
Si avvicinò all'opera sfiorandola con le dita nonostante non fosse permesso.
L'ennesima lacrima attraversò la guancia.
Toccó delicatamente la cornice del quadro con le dita e si soffermó su una piccola scritta sulla farfalla rossa.

"Beth"

La donna spalancò per lo stupore gli occhi e si mise ad analizzare ogni singola farfalla gialla su quel quadro.
Quando passó il dito sulla farfalla più piccola notò un'altra piccola scritta.

Linda

C'era riuscita.
Nonostante tutto era riuscita a inseguire il suo sogno di diventare pittrice.
Le lacrime si moltiplicarono insieme  ai singhiozzi e le persone iniziarono a guardare incuriositi Elizabeth per sapere che cosa avesse visto ma un flashback le attraversó la mente.

«Tu mi ricordi una farfalla, vuoi essere libera e volare, e il rosso perché è un colore aggressivo, che nonostante sia un colore caldo riesce ad essere freddo e soprattutto che dietro quell'aspetto attraente e sicuro di sé si nascondono tante emozioni diverse. Il rosso è amore, ma anche rabbia, passione, un mix di tutti gli stati d'animo.»

«quindi te mi associ al colore rosso?»
Te mi ricordi il giallo, allegra, libera e vuoi rendere felici le persone.»

«Beh se ti ricordo tanto il giallo allora... Prendi questo!»

Elizabeth si lasciò scivolare a terra sotto lo sguardo delle persone coprendosi il viso con le mani.
«Sono felice per te Linda... Grazie per aver creduto in me...»disse tra un singhiozzo e l'altro.
Si alzò raccogliendo la borsa e camminando lentamente verso l'uscita.
«Papà, mamma è uscita!» la bambina corse in braccio alla mamma abbracciandola forte e macchiandole leggermente la maglietta con del gelato al cioccolato.
«Oh scusami...»
«Fa niente tesoro...» ricambió l'abbraccio della figlia scompigliandole  leggermente I capelli biondi presi dal padre, per fissare poi lo sguardo su gli occhi smeraldo, esattamente come quelli della madre.
Elizabeth spostò lo sguardo da quello della bambina alla figura al suo fianco .
«Ti amo Mihael Kheel.»
«Ti amo anche io, Elizabeth Miller.»

Fine.

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AMORE :

~UN EMOZIONE IN GRADO DI FARTI STARE MALE, E SUBITO DOPO BENE.
L'EMOZIONE PIÙ COMPLICATA DA CAPIRE, E ANCHE LA PIÙ PERICOLOSA DA USARE COME ARMA.
A M O R E.

d.e.p//mello ; death note [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora