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"Cosa ci fai tu qui?" Gli dico.
"Volevo solo vedere se le voci su di te sono vere piccola bambola di porcellana." Dice quel verme di Jack.
"Quali voci?"
"Quelle che sotto tutto questo..." Dice indicandomi con l'indice e muovendolo un po su e giù "... C'è una vera puttanella."
"E chi ti ha detto ciò?" Chiedo.
"Beh, una ragazza che vuole sapere cos'hai fatto con il fidanzato nello sgabuzzino nel cortile della scuola." Un sorriso malizioso compare sulle sue labbra.
"Beh, dici a Marika che domani saprà ciò che è successo." Dico semplicemente. Lui si avvicina a me e prende il mio mento tra le dita. Glie lo lascio fare ma sto in allerta; un passo falso e il mio piede parte in quarta per arrivare ai suoi gioielli di famiglia. Avvicina le sue labbra al mio orecchio.
"Spero ne valga la pena, piccola zoccola." Sussurra. Si allontana dal mio orecchio, fa un sorriso, un piccolo baciamano e se ne va.
Entro il casa e saluto mia madre che sta scendendo le valigie dalle scale.
"Tesoro, comportati bene. Da oggi ci vedremo solo un week-end al mese. Sta attenta a tuo padre e fai sempre i compiti." Sempre le solite raccomandazioni.
Prima che io le dia una risposta sentiamo un clacson.
"Oh, il taxi che mi porterà da nonna è già arrivato. Ci vediamo fra tre week-end. Ciao piccola." Dice con le lacrime agli occhi e dandomi un bacio sulla testa. Mentre lo fa alzo gli occhi al cielo. Odio queste manifestazioni di affetto da parte di mia madre.
Appena chiude la porta salgo in camera a cambiarmi.
Stasera ho una serata con la band in un locale molto frequentato dai ragazzi della mia scuola. Potrebbe essere un buon inizio.
Apro l'armadio e sposto i vestiti sulla destra. Sotto c'è un grande scatolone. Lo prendo e lo poggio sul letto. Dentro ci sono tutti i miei vestiti che mia madre odia. Pelle, borchie e nero sono le cose principali che si vedono in quella scatola.
Prendo un paio di pantaloncini neri di pelle, la mia canotta degli Arch Enemy, le calze nere strappate un po ovunque, gli stivali borchiati e il mio intimo in pizzo nero e vado in bagno. Sciolgo i capelli lasciando libere e svolazzanti le mie punte blu, tolgo quei vestitini da bambolina e mi immergo nella vasca. Dopo essere stata a mollo mezz'ora esco. Mi asciugo i capelli che diventano lisci come spaghetti e mi vesto. Prendo dal secondo cassetto del bagno i miei piercing e il mio collare borchiato e li metto. Sempre nel secondo cassetto ci sono i miei cosmetici. Fondotinta, correttore, matita nera che metto pesantemente sugli occhi e i miei rossetti. Oggi opto per quello nero che metto abbondantemente sulle mie labbra carnose. Mi guardo allo specchio. Finalmente sono me stessa. Torno in camera, prendo il cellulare e le cuffie e scendo.
"PAPÁ VADO A SUONARE!" Urlo prima di sbattere la porta. Fuori c'è già ad aspettarmi Step con la moto.
Step è uno dei due chitarristi. Si chiama Stefano ma si fa chiamare Step. È a casa sua che facciamo le prove e abbiamo gli strumenti. Anche lui, come Luke frequenta il quinto anno. Ha i capelli neri e lunghi e lisci, una barba folta e gli occhi verdi. È molto alto e magro. Diversamente da Luke ha un tatuaggio e un piercing. Il tatuaggio rappresenta un drago che si attorciglia su tutto il braccio destro e ha anche lui il septum. Mi porge il casco e mi aiuta a metterlo. Salto in sella e ci dirigiamo a casa sua. Gli altri sono già tutti lì. Georg sta accordando la sua chitarra, Luke e Jessy stanno facendo degli esercizi per la voce e Nick sta smontando la batteria e la sta portando nel suo furgone. Sono tutti più grandi di me. Georg è il fratello gemello di Luke, Jessy è la mia migliore amica. Capelli tinti di verde, occhi scuri e piercing alle guance. Nick è il nuovo arrivato. È nella band da solo un mese ma è un ottimo batterista. Capelli biondi che arrivano appena sotto al mento e occhi azzurri.
"Ragazzi siete pronti per distruggere il Monster?!" Urlo appena entro. Tutti urlano un si e si avviano a mettere i loro strumenti nel furgone. Prendo il mio basso e lo metto accanto alla chitarra di Georg.
Destinazione: Monster.

Saliamo sul palco. Adrenalina alle stelle. Tra il pubblico ci sono quelle persone che pensavano che io fossi una brava e casta ragazza. Stasera scopriranno chi sono realmente. Le luci si accendono. Nick parte con un assolo di batteria accompagnato da Georg e Step.
"Buonasera Monster! Noi siamo i Silent Killer!" Urla Jessy. Il pubblico è in delirio. Partiamo con la prima canzone che è "Eyeless" degli Slipknot. Le mie dita scivolano sulle corde metalliche del basso.

Una volta finito il concerto vado con Jessy al bancone.
"Due birre grazie." Dico al barista.
"Ma guarda qui chi c'è." Dice una voce maschile alle mie spalle. So già chi è. Jack. Mi giro e mi ritrovo Jack accompagnato da una delle sue zoccole.
"Piaciuto il concerto?"
"Non me lo aspettavo, mi hai stupita piccola puttanella." Improvvisamente il suo volto viene colpito da una mano. La mano di Jessy.
"Chiama di nuovo così la mia amica e finisci in ospedale, chiaro?" Dice la mia amica puntandogli un dito sul petto. Nel frattempo il resto della band ci aveva raggiunte. Jack alza le mani in segno di resa e se ne va. Tutti si congratulano con Jessy per il ceffone appena dato.
Due birre e mezz'ora dopo ero sulla pista a ballare. Torno al bancone e mi siedo su uno sgabello.
"Una birra a questa bella ragazza." Sento alla mia desta. Jacob.
"Jacob, che ci fai tu qui?" Chiedo sorpresa.
"Quello che fai tu." Mi dice alzando il bicchiere.
"E dov'è Marika?" Gli chiedo guardandomi in giro.
"L'ho mollata. Troppo gelosa e troppo cattolica per i miei gusti." Dice bevendo un altro sorso di birra.
"Non te la dava giusto?" Dico ridendo e bevendo la birra che mi aveva appena offerto.
"Giá..."
"Su dai, ci sono altre ragazze più belle di lei." Dico dandogli una pacca sulla spalla.
"Come te." Si gira e intrappola le mie labbra con le sue. Io lo lascio fare. In fondo non è un cattivo ragazzo oppure è solo l'alcool che parla. Gli mordo il labbro inferiore e lui mi stringe ancora più a sé.
"Veni a casa mia." Mi sussurra tra un bacio e un altro.
"Va bene, avviso i miei amici però." Mi alzo e mi mette un braccio intorno ai fianchi. Raggiungiamo i miei amici che sono intorno a Luke che sta facendo l'headbanging.
"Ragazzi me ne torno a casa con questo qui." Dico indicando Jacob con il pollice.
"Oh oh la nostra brava ragazza ha rimorchiato." Dice ironico Step. Tutti annuiscono e continuano ad urlare mentre Luke ricomincia.

Usciamo dal locale e ci dirigiamo a casa di Jacob.

Good or Bad Girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora