|12|

1.3K 75 4
                                    

Nick mi ha appena accompagnata a casa assieme a Luke. Durante il tragitto in macchina ho spiegato loro il mio piano. Nick mi ha dato della pazza e Luke mi ha detto solo che è così pazzo che potrebbe funzionare.

È ora di parlare con Jack. Entro in casa e urlo un "ciao" ma nessuno risponde. Né papà né Margherita sembrano esserci. Salgo le scale sperando di trovare Jack in camera. È lì, seduto sul mio letto. Sembra tranquillo. Mi fermo un attimo a guardarlo. Non è un brutto ragazzo, tutt'altro, solo che è uno di quelli che segue le mode, che indossa qualcosa non perché piace a lui ma perché piace ad altri. Capelli neri e occhi scuri, zigomi alti e mento leggermente pronunciato.

Inizia la proposta.

"Molto bene Jack. Ho una proposta da farti. Tu non sei simpatico a me e io non sono simpatica a te, ma siamo costretti a convivere e a dividerci questa camera, il bagno e anche l'aria. Se riesci a fare ciò che ti dirò posso concederti un letto, un armadio, mezza scrivania e due cassetti in bagno. Se sarai bravo posso anche concederti di dipingere una parete e di appendere un paio di poster e una lampada sul comodino. Avrai tutto questo se riuscirai a far innamorare di te una ragazza già fidanzata che sceglierò io . Accetti la sfida?" Prendo fiato e lo guardo dritto negli occhi. Gli uomini non sanno dire di no a sfide dove devono rimorchiare.

"La sfida è già vinta principessina." Lo stupido pesce ha abboccato all'amo.

"Perfetto! Ma fino ad allora dormirai sul divano. Quindi muoviti culo moscio. Ora esci dalla stanza che devo studiare." Lo spingo fuori e sbatto la porta. Certo che appena parli di figa gli uomini si rincitrulliscono del tutto.

Sono le 19:45.

Sento il campanello suonare.

"Stronza è per te. Da quando conosci froci coi capelli bianchi?" Urla Jack dall'entrata. A quanto pare qualcuno stasera si romperà il naso.

Scendo correndo le scale, prima che Cal possa ammazzarlo. All'entrata trovo una scena, per me, esilarante: Jack con un graffio sullo zigomo e Cal che sta per tirargli un altro pugno.

"Cal, cuccia. Ci serve, vivo." Minchia, sembra di stare in un film. Da dove le tiro fuori 'ste perle?

Cal abbassa il pugno e Jack va in cucina.

"Mettici del ghiaccio, così non si gonfia!" Gli urlo. Conduco Cal in camera mia.

"Se tu avessi saputo che lui è la soluzione ai nostri problemi non gli avresti tirato un pugno." Mi siedo sul letto. Cal prende la sedia della scrivania e la porta vicino a me. Si siede a cavalcioni su di essa e mi fissa con aria interrogativa, piegando la testa di lato.

"Faremo innamorare la piccoletta dai rossi capelli di quel vermiciattolo." Dico semplicemente.

Cal spalanca istantaneamente la bocca. Con la mano glie la richiudo.

"M-ma sei impazzita per caso?!" Si ferma un attimo a riflettere. I suoi bellissimi occhi guardano verso un punto indefinito del pavimento. Li rialza. Luccicano. Vedo già la lampadina che *tin* si accende sopra la sua testa.

"Magari funzionerà se gli diamo una mano. Se gli forniamo tutte le informazioni necessarie a conquistarla. Dopotutto la conosco bene. Si! È così folle che potrebbe funzionare!" Le stesse e identiche parole di Luke.

"Parlami di lei. Cosa le piace fare?" Gli dico frettolosamente. Tra circa un'ora ho appuntamento con i ragazzi per provare i brani da portare alla prima serata al Gold ad Halloween tra due giorni.

"Si chiama Pamela, è al primo anno e adora il rap, i fiori, la cioccolata, i ragazzi che la trattano come una principessa, come una creatura rara e preziosa, i carlini e i gatti. Questo è quello che il padre mi disse quando me la presentò." Una creatura rara e preziosa... Cazzo, non siamo nel Paese delle Meraviglie e lei non è né Alice né quella gran gnocca della Regina Bianca!

"Riferirò a Jack. Ora smamma che devo prepararmi. Ho le prove con i ragazzi e poi si va al Nirvana a bere e tu non si invitato caro." Lo costringo ad alzarsi e lo accompagno alla porta. Fa un po' di resistenza il ragazzo.

"Dai piccola. Fammi venire con te." Piagnucola.

"Non se ne parla. Sei ancora fidanzato e non voglio avere guai con quella gente." E non voglio che nemmeno lui li abbia. Devo assolutamente farlo uscire da questo giro. Lo mando via letteralmente a calci in culo e chiudo la porta. Jack è sulla soglia della cucina che mi guarda con un gambo di sedano in mano.

"Che si fa stasera principessina?" Morde il sedano e inizia a masticarlo.

"Smettila di chiamarmi principessina. Io vado a bere, tu fa quello che vuoi." Mastica a bocca aperta e rumorosamente. Gli strappo di mano il sedano e lo spezzo in due.

"Smettila di rompere le palle, capito?" Gli dico porgendogli con violenza il sedano.

"Okay principessa, ma calmina." Meglio che vada a prepararmi o quella povera donna, Margherita, non avrà più un figlio.


Good or Bad Girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora