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Apro gli occhi e mi rendo conto di non essere a casa mia. Poi ricordo la serata da urlo che ho trascorso e ricordo che sono sul divano di Step con Jessy. Prendo il cellulare e guardo l'ora. Sono le 4:07. Cercando di non svegliare Jessy mi alzo e, cercando di non calpestare Greg e Nick che dormono sul tappeto, cerco il bagno. Quando lo trovo apro la porta ed entro chiudendola.
"Hey!" Sento una voce sorpresa alle mie spalle. Mi giro di scatto.
"Oh Cristo Luke!" Non l'avevo proprio notato. Che imbarazzo. Mi volto di scatto verso la porta.
"Nonostante tu sia la mia migliore amica e scopamica ti scandalizzi ancora vedendomi col coso di fuori, eh?" Abbiamo scopato solo una decina di volte. Solo quando non ho nulla da fare insomma. Sento la zip dei jeans alzarsi, poi le sue mani sui miei fianchi. Il suo fiato sul mio collo che mi provoca dei brividi lungo tutta la schiena.
"Vedo che hai voglia eh?" Ridacchio mentre porto le mani sui suoi capelli. Mi volto e alzo il viso. I nostri occhi si incrociano e in men che non si dica mi spinge verso la porta. Posiziono le mie gambe intorno ai suoi fianchi mentre lui mi tocca il sedere e mi bacia e morde il collo. Quando finisce con il collo inizia a torturarmi le labbra. Ci baciamo con foga. Le nostre lingue si uniscono in una danza passionale. Quando ritira la sua lingua gli mordo il labbro inferiore e lui fa lo stesso con il mio labbro superiore. Apre la porta e mi porta nella stanza da letto di Step. Lui non c'è perché è nella "stanza del sesso" a scoparsi una tipa incontrata in uno dei locali. Mi butta sul letto e inizia a spogliarsi. Quando resta solo in boxer mi alzo dal letto e lo bacio toccandogli il membro coperto solo dalla stoffa dei boxer. Inizia a spogliarmi togliendomi prima la maglia e poi i jeans. Quando resto con solo con la brasiliana in pizzo nero e il reggiseno sempre in pizzo nero si stacca da me e si allontana di qualche passo per guardarmi.
"Cazzo, Alis sei sempre più magra e sempre più bella!" Esclama guardandomi con una certa malizia ed eccitazione.
"Dai stupido vieni qui." Dico ridendo e stendendomi sul letto.
"Prendi sempre la pillola?" Dice buttandosi addosso a me.
"Si, ma spostati che sei pesante!" Dico ridendo.

La sveglia di Step suona. La sua sveglia è più irritante della mia. Contro voglia mi alzo e mi avvolgo nelle coperte. Recupero i miei vestiti e inizio ad indossarli. Quando mi sto infilando il pantalone Luke mi da uno schiaffo sulla natica destra.
"Che mirabile visione direbbe Dante."
"Smetti di fissarmi il culo e va a svegliare Step. Deve riaccompagnarmi a casa. Ho urgentemente bisogno di una doccia dopo la nostra scopata." Luke si rimette boxer e jeans e obbedisce. Mi infilo le scarpe, mi aggiusto capelli e trucco e vado a svegliare Jessy.
"Hey Jess! Sveglia che è tardissimo!" Le urlo nell'orecchio.
"Alis che cazzo vuoi? Potevi urlare un altro po' stanotte. Mi hai tenuta sveglia fino a quando non sei venuta la quarta volta." Ops...
Dopo che Step ha mandato via la tipa di ieri sera e dopo essersi vestito mi accompagna a casa.
"Tranquillo, vado col pullman." Dico rifiutando il suo invito ad accompagnarmi a scuola.
Entro in casa e corro subito in camera a prendere i vestiti. Per oggi ho scelto una canotta nera degli AC/DC che andandomi un po' larga mi mette in mostra il seno, dei jeans neri a cui ho appeso delle catene, una felpa XXL nera e i soliti stivali borchiati. Corro in bagno a lavarmi e truccarmi e 20 minuti dopo sono pronta. Scendo le scale mentre mi aggiusto il septum, vado in cucina e do un bacio a mio padre.
"Hai bevuto ieri sera, eh?"
"Ciao papá!" Esclamo non rispondendo e afferrando lo zaino e correndo fuori di casa.

Ho preso il pullman per un pelo. Entro in classe svogliatamente. Tutti come al solito mi fissano.
"Che cazzo guardate, stronzi?" Esclamo a quei cinque o sei che mi fissano.
"La tua solita finezza." Risponde uno di loro. Non li sopporto per niente.
Mi siedo al mio solito posto e vedo il professore di inglese entrare.
"Ragazzi preparate i fogli e togliete tutto dal banco lasciando solo la penna." Oh merda, il compito di letteratura inglese! Me ne ero dimenticata. Il professore passa per i banchi a consegnare le domande. Fortunatamente sono facili e finisco il compito in mezz'ora.
"Ottimo signorina John! Se vuole può uscire dalla classe così evita di suggerire agli altri." Tanto non avrei suggerito lo stesso a questi snob. Esco dalla classe e vado in bagno. Prendo dalla tasca il pacchetto di sigarette e ne accendo una. Aspiro e caccio fuori il fumo guardando la nuvoletta che esce dalla mia bocca. Chissà cosa gli è preso a Cal. Prima mi aiuta, poi mi respinge e infine quando mi blocca contro il muro in corridoio si eccita. E chi lo capisce. Finisco la sigaretta ed esco dal bagno. Fa un po' freddo così mi appoggio al calorifero che è in corridoio. I miei occhi intercettano degli occhi azzurri molto familiari.
"Cal!" Urlo sperando mi senta.
"Non ti ho detto di starmi lontano?" Dice alzando gli occhi al cielo mentre si avvicina.
"Si ma vorrei qualche spiegazione."
"Non posso darti spiegazioni." Dice serrando la mascella e passandosi una mano tra i capelli. Perché è così misterioso ed enigmatico?
"Perché non puoi? So che sei attratto da me. Credi che ieri non abbia sentito la tua erezione premere sulla mia pancia ieri?" Improvvisamente lui scatta intrappolandomi. Le sue mani sono appoggiate sul muro dietro di me e io sono intrappolata tra le sue braccia. Mi guarda negli occhi. Non so come ma sto sostenendo il suo sguardo.
"Non puoi nemmeno capire quanto vorrei sbatterti in tutti i modi, anche qui nel corridoio, ma non posso. Non dipende da me." Sussurra. A quelle parole il mio basso ventre si risveglia e un brivido di eccitazione percorre tutto il mio corpo. Il mio respiro si fa più affannoso. Mi stacco dal muro e mi avvicino più di quanto non fossimo già.
"E perché non dipende da te?" Dico in un sussurro. Voglio provocarlo, farlo cedere. So che è attratto da me e devo farlo cedere. Metto la lingua nel piercing al labbro, sapendo che lo fa eccitare. Posa lo sguardo prima sulle mie labbra e poi di nuovo nei miei occhi.
"Smettila." Sussurra ansimando. È visibilmente eccitato. In quel momento la campanella suona. Dannata campanella! Stavo quasi per farlo cedere, merda. Mi lascia andare e torno in classe arrabbiata. Perché cazzo non può scoparmi? Io ho voglia di lui. Quanto mi fa rabbia.

Good or Bad Girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora