~~Ore 2.13 del mattino
Quella sera, il bar era meno affollato del solito, ma non per questo meno squallido.
Vi circolava la solita gentaglia rissosa e fallita, le solite donnacce, le solite facce annichilite da sostanze e fallimenti. La penombra, unica gradita presenza in quel teatro di solitudine, occultava quelli che sarebbero stati (alla luce del sole) abomini della natura: il buio sapeva renderli sufficientemente invisibili e riusciva persino a rivestirli di rispetto, mentre i demoni si impossessavano delle loro deboli volontà.
Tra i tavoli, a prendere ordinazioni e servire alcolici, si muoveva sicura e mascolina Sandy, madre dell'oste Frank. La vecchia Sandy era una donna piuttosto sgraziata, dai lunghi capelli rossi, raccolti in una crocchia disordinata e sciatta; l'unico stralcio di femminilità le era conferito dai suoi seni prosperosi, che metteva generosamente in mostra indossando una maglia aderente e particolarmente scollata, che evidenziava anche le sue fattezze tutt'altro che esili. Dire che Sandy fosse un'istituzione in quella bettola era minimizzare. In sua presenza, anche la rissa più cruenta era destinata a finire: suoi fedeli complici erano il figlio Frank, il suo fucile a canne mozze che tirava fuori al minimo accenno di casino o pericolo, e abbondanti razioni di schiaffi che elargiva senza parsimonia ai malcapitati che osavano minare la tranquillità del bar. Un altro importante aiuto proveniva da Paul, che offriva protezione al bar senza richiedere il consueto pagamento del pizzo, in cambio i due proprietari dovevano solo ospitare i suoi traffici.
Quando inizialmente fu loro proposto tale baratto, Frank e Sandy storsero il naso, detestando l'idea di avere droga e puttane nel proprio bar, che temevano sarebbe diventato ingestibile; scoprirono invece che si godeva di una discreta tranquillità, tranne nei (non rari) momenti in cui alcuni alzavano troppo il gomito e cominciavano a fare a botte, ma anche in quel caso il tutto si risolveva facilmente, inoltre la clientela era decuplicata grazie ai nuovi "prodotti" che il bar aveva da offrire.
Nonostante tutti i vantaggi e i guadagni, Sandy non provava particolare simpatia per le prostitute che era obbligata ad ospitare, temeva infatti che il suo adorato figlio Frank beccasse qualche malattia, dal momento che era egli stesso un cliente abituale: impazziva in particolar modo per Laura, la bellissima squillo di colore. Più di una volta, Sandy aveva notato che Frank si intratteneva a parlare con lei, o le offriva spesso da bere. Per un periodo credette addirittura che fosse innamorato della ragazza, ma il pensiero l'abbandonò in fretta, dal momento che lui cominciò a frequentare la figlia di un ricco banchiere di Oldfield. Ogni volta che Sandy vedeva Frank e Laura parlare o appartarsi dopo la chiusura del bar, sorrideva malignamente, pensando che una puttana non poteva essere altro che un grazioso trastullo per suo figlio.
Ora li stava guardando mentre parlavano e ridevano insieme: Laura, il cui corpo perfetto era messo in risalto da un essenziale abitino azzurro, scambiava battute con suo figlio Frank e con Andrea. Le due donne erano di turno insieme quella sera, pronte ad adescare clienti al bar, come loro solito. Laura spostò i suoi capelli corvini dietro il collo, sorridendo a Frank con fare civettuolo. Il giovane barista, dal canto suo, fissò la ragazza come imbambolato. Sandy pensò subito di intervenire:
« Frank, vai nel retro a prendere le casse di liquori! Non vedi che bisogna rifornire?!» esclamò. Appena vide il figlio allontanarsi di malavoglia, si posizionò dietro al bancone, guardò le ragazze con sprezzante sufficienza e chiese: «Cosa posso servirvi?».
Prima ancora che le due potessero rispondere, un paio di avventori si offrirono di pagare loro la consumazione: era uno dei soliti stratagemmi per contrattare sul prezzo delle prestazioni sessuali delle giovani. I due potenziali clienti erano uomini di mezza età, non particolarmente attraenti e dagli aliti pieni di alcool.
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Più del suo pugnale. (Jeff the Killer)
FanfictionLui: un assassino seriale, sfuggito alla giustizia per diciasette anni. Lei: una giovane costretta a fare del suo corpo una merce. Entrambi reietti (seppure per diversi motivi), sopravvivono in quello stesso mondo che li ha partoriti per poi rinnega...