14.

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"Carl...CARL..."  urlò Fiona.

"Vai a prendere un panno, io cerco di svegliarlo..." ordinai a Fiona.

Non disse nulla, si alzò da terra e andò a prendere quello che le avevo detto.

"Carl...svegliati, dai..."  dissi scuotendolo.

"Nat..."  disse addolorato.

"Carl, non parlare, respira.."  dissi piangendo.

"Io volevo ringraziarti...sai non capita sempre di...trovare persone che ci sono per me...tu invece sei rimasta...mi dispiace esser stato...esser stato arrogante con te...non volevo..ti...ti voglio bene Natalie..." disse prendendomi la mano.

"Non parlare al passato ok? Tu...tu ce la farai. Ti prego non lasciarmi ora..."  dissi stringendo forte la mano.

Arrivò Fiona con un panno.

"Tienilo premuto, dovrebbe diminuire l'emorragia..."  dissi guardandola.

Presi io telefono e chiamai l'ambulanza.

"911, qual è il problema?"

"Il mio migliore amico è stato accoltellato.. Mi serve un'ambizione vi prego." Dissi con le lacrime agli occhi.

"Non si preoccupi, un'ambulanza sta arrivando dal punto in cui sta chiamando. Intanto lei respiri e faccia quello che le dico." Mi rassicurò la signora.

"Va bene.."  dissi respirando profondamente.

"Prenda un panno e lo tenga premuto dove si trova la ferita, non faccia fare sforzi al ragazzo, quindi non deve parlare né tantomeno muoversi. Deve rimanere lì dove è." Disse la signora.

"Ok.." dissi guardando Carl.

"Resti in chiamata con me fino a quando non arriverà l'ambulanza. Vicino a lei c'è qualcun'altro?" 

"Sì, la sorella maggiore." 

"È stata lei a pugnalarlo o sua sorella?"

"No, il colpevole è scappato. Sento l'ambulanza." Dissi sollevata.

"Perfetto, ora faccia tutto quello che le diranno i miei colleghi. Non si preoccupi, il suo amico ce la farà."  Disse la signora rassicurandomi.

"Grazie mille."  Dissi prima di attaccare la telefonata.

Piangevo, ma sorridevo perché ero convinta ce l'avrebbe fatta.

Arrivarono i paramedici.

Presero Carl e lo cacciarono su un'ambulanza.

"Il paziente è cosciente, si riprenderà non vi preoccupate. Mi ha chiesto di far venire con lui la signorina Natalie.."  disse indicando Fiona.

"Oh no, io sono la sorella, lei è Natalie.."  disse Fiona facendomi avanzare.

"Mi scusi, ora venga con me..."  disse il medico cominciando ad andare verso l'ambulanza.

Acqua E Fuoco -Carl Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora