27.

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Avevamo camminato fino a casa sua mano nella mano, scambiandoci di tanto in tanto qualche sorriso imbarazzato.

Arrivati a casa notammo tutte le luci spente.

"Strano, non c'è nessuno.." disse accendendo qualche luce.

"Fa strano vedere questa casa così silenziosa." Dissi pogiando sul divano le mie cose e la giacca che mi aveva dato Carl dato che iniziava a fare freschetto.

"Non capita spesso, quindi quando succede bisogna approfittarsene. Vuoi qualcosa?" Disse andando in cucina.

"No, sto bene così." Risposi.

Ritornò in salotto con una bottiglia di birra, e si sedette accanto a me sul divano.

C'era un profondo silenzio tra me e lui.

"Forse eravamo destinati ad incontrarci." disse bevendo.

"ll destino spesso fa brutti scherzi. Diciamo che se non ci conoscevamo io non avrei avuto amici.." Dissi ridendo.

"Molto probabile..." rispose accennando un sorrisetto.

Mi prese la mano e osservai le nostre mani toccarsi.

Posò la bottiglia sul tavolino davanti il divano e mi guardò.

"Cosa guardi?" chiesi sistemandomi i capelli.

"Te..perché sei molto carina questa sera." Disse imbarazzato.

"Puoi smetterla di usare frasi di Scott, ormai mi hai conquistata Gallagher." Dissi guardando altrove.

Mi prese il viso e mi baciò.

Gli misi le mani sul suo collo e continuai a baciarlo.

"Che ne dici di salire al piano di sopra? Non vorrei arrivasse qualcuno all'improvviso.." disse continuando a baciarmi.

"Mostrami la strada.." dissi accarezzandogli i capelli.

Si staccò dolcemente dalle mie labbra e poi si alzò.

Mi prese la mano e mi portò in camera sua.

Chiuse la porta dietro di sé e ci sedemmo sul letto dove continuammo a baciarci.

Ad un certo punto spostò i miei capelli indietro e iniziò a baciarmi il collo, lasciando dei piccoli succhiotti su esso.

"Carl..Carl aspetta.." dissi cercando di mantenere i gemiti.

Mi guardò aspettando che io parlassi.

"È difficile da dire..." dissi imbarazzata.

"Non ti piacciono i baci sul collo?" Chiese curioso.

"No, tutt'altro. Io, cioè...non ho mai avuto un ragazzo e quindi.." dissi cercando di avere una frase corretta.

"Aspetta...sei vergine?" Chiese sconvolto.

"Sì, te?" Chiesi imbarazzata..

"Sì, sì sono anche io vergine.." disse imbarazzato.

"Non ci posso crede." Dissi stupita.

"Io non posso credere a te." Disse lui ridendo.

"Da una parte meglio così. Almeno non potrai dire che sarà la scopata più brutta della tua vita.." dissi sorridendo.

"In effetti.." disse imbarazzato.

Acqua E Fuoco -Carl Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora