24.

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Ci eravamo baciati e avevamo dormito abbracciati.

Era stato tutto favoloso vero..

Ma sentivo qualcosa in me che non andava...

Forse il momento o addirittura l'atmosfera, non mi avevano convito..

La mattina seguente mi ero svegliata di colpo.

Quando avevo realizzato quello che era successo la sera prima, era troppo tardi.

"Dove vai?" Chiese Carl ancora assonnato.

"A casa mia.." Dissi imbarazzata.

"Nat, se è per quello successo ieri, possiamo parlarne e risolvere insieme.." Disse alzandosi dal letto.

"Carl, io non so cosa mi sia successo, so solo che abbiamo fatto una cazzata..." Dissi guardandolo.

"Non potrai ignorarmi per sempre, se questa è per te la soluzione del problema." Disse sedendosi sul letto.

"Non è mia intenzione, devo solo capire come risolvere la cosa.." Dissi sedendomi accanto a lui.

"Ok, ma ne dobbiamo parlare se vogliamo uscire da questa situazione." Disse prendendo la mia mano.

"Va bene.." Dissi stringendo più forte la sua mano.

"Ah, e comunque baci davvero bene.." Disse correndo in bagno.

Risi anche se in quel momento ero più distratta al risolvere la questione che concentrarmi ad ascoltare le sue parole.

Il bacio mi era piaciuto, e su questo non c'erano dubbi...ma un qualcosa più grande di me mi boccava.

Non avevo mai sentito quella sensazione che sembrava piacevole, ma, a modo suo, distruttiva...

Quando vivevo nel North Side, non avevo avuto modo di amare qualcuno...

Perché non rientravo nei loro standard oppure perché non piacevo e basta.

"Natalie, non ti prepari?" Chiese Ian entrando in camera.

"Ho fatto una cazzata, ma non riesco a capire se ho realmente sbagliato.." Dissi mettendomi una mano sugli occhi.

"Tipo?" Domandò scendendosi affianco a me.

"Ho baciato un ragazzo, non chiedermi chi, ma non riesco a capire se ho fatto la cosa giusta.." Dissi ridendo disperata.

"Ti è piaciuto?"

"Sì."

"Lo rifaresti?"

"Ovviamente.."

"Ora che hai scoperto le carte cerca di leggere cosa ti dicono.." Disse alzandosi e porgendomi la mano.

"Chi ti ha detto queste cose? Una cartomante?" Chiesi ironica prendendogli la mano.

"Una specie, ora corri a prepararti.." Disse sorridendo...

Per qualche minuto cercai di distrarmi da quello che era successo e provai a prepararmi.

Fiona mi aveva dato dei vestiti..

"Carl devo farmi la doccia.." dissi battendo un pugno sulla porta del bagno.

"Eccomi.." urlò lui dal bagno..

Quando aprì la porta, oltre alla nube di calore che riempiva la stanza, vidi anche il suo corpo.

Acqua E Fuoco -Carl Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora