Il Dissennatore

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Alyssa's Pov

Il giorno dopo, Harry svegliò Alyssa, portandole una tazza di caffè. - Ti sei addormentata nella mia stanza, comunque - le aveva detto Harry mentre si girava per far vestire Alyssa. 

- Non che io abbia dormito - disse Alyssa, mentre si infilava i suoi anfibi. Quella notte, le venne in sogno lui: portava dei pantaloni neri, una camicia bianca e un cappotto lungo del colore dei pantaloni; i capelli biondo platino e gli occhi bicolore spiccavano. 

- Perché sei qui? - gli aveva chiesto Alyssa, avvicinandosi a lui ed analizzandolo. 

Lui sorrise leggermente. - Sono venuto per dirti un paio di cose - disse Gellert Grindelwald appoggiandole una mano sulla spalla. - Sai cosa è successo e sono più che sicuro che Silente chiederà di aumentare i nostri incontri. Se me lo chiedesse, sarei d'accordo -. 

- Davvero? Io ho il Quidditch e voglio cercare di ottenere il titolo da capitano! - obbiettò Alyssa imbronciata. 

- Lo so, ma è molto più importante che tu impari a controllare i tuoi poteri - disse Gellert guardandola dritta negli occhi. 

- Quest'estate non ho fatto esplodere niente! - esclamò Alyssa alzando le mani. 

Grindelwald ridacchiò. - Tranquilla, dobbiamo ancora lavorarci - disse, per poi diventare serio. - Devi promettermi solo una cosa: non provare a cercare Black -. 

- Andiamo! - disse Alyssa alzando gli occhi al cielo. - Io volevo fare questo, sai? Magari anche davanti a una tazza di thè a chiacchierare sul perché abbiamo lo stesso cognome -. Grindelwald la guardò con uno sguardo che le fece rizzare i peli sulle braccia. - Sto scherzando, scusa -. 

- Quest'anno devi proteggerli, va bene? - disse Grindelwald allontanandosi. - Quando arriverà il momento ti dirò tutto, te lo prometto -.  

Da quando si era svegliata fino a quando arrivarono al binario 9 e 3/4, Alyssa continuava a pensare al sogno. Cosa sarebbe mai accaduto di così tragico? A risvegliarla dai suoi pensieri fu qualcosa che le toccava la caviglia. Abbassò lo sguardo: appollaiato vicino al suo piede, c'era un enorme cane nero con gli occhi grigi, che la scrutavano in modo attento. 

Alyssa si inginocchiò per accarezzarlo. Il cane si fece toccare, rimanendo sull'attenti finché lei non parlò: - Che ci fai qui? Lo sai che sei proprio carino? -. 

Le sue parole sembrarono non fare lo stesso effetto che facevano sugli altri animali e, per una volta, Alyssa ne fu grata. Il cane si alzò e saltellò felice. "Ti ho trovata! Sei tu! Ti ho trovata!"  stava pensando il cane. 

- Sì, piccolo, mi hai trovata - disse Alyssa ridacchiando. Il cane si fermò e inclinò la testa. "Riesci a capirmi?". Alyssa annuì, poi la voce del signor Weasley la richiamò. Si alzò e il cane gemette dispiaciuto. La ragazza lo salutò con un'ultima carezza e si avviò verso Harry e il signor Weasley. 

- Fai colpo anche sui cani, ora? - disse Harry ridacchiando e Alyssa alzò gli occhi al cielo. Il signor Weasley li portò dietro una colonna e disse loro di stare attenti. 

- Va tutto bene, signor Weasley - disse Harry. - Lo sappiamo già -. 

- Lo sapete? Come? -. 

- Bhè... vi abbiamo sentiti ieri sera, e non abbiamo potuto evitarlo - disse Alyssa guardando Harry, che annuì. - E promettiamo di non cercarlo - aggiunse. 

- Davvero? - chiese Harry incredulo. Alyssa gli diede una gomitata nel fianco, e il ragazzo cercò di non imprecare. 

La signora Weasley li raggiunse. - E' ora di andare - disse, per poi abbracciarli. - Fate attenzione! - esclamò poi mentre salivano sul trano, che era appena partito. 

𝐓𝐡𝐞 𝐆𝐨𝐥𝐝𝐞𝐧𝐒𝐪𝐮𝐚𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐏𝐫𝐢𝐬𝐨𝐧𝐞𝐫 𝐎𝐟 𝐀𝐳𝐤𝐚𝐛𝐚𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora