back to reality

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Oggi ritorno nella mia città natale se non Sheffield,grazie ad una borsa studio mi sono trasferita per 5 anni a New York.
Sono andata in un liceo musicale,dove miglioravo a suonare la chitarra,il basso e un po' la batteria.
L'esperienza più bella della mia vita ma non ha portato fortuna purtroppo,quindi finiti i 5 anni di studio musicale ho deciso di ritornare a casa.
Magari troverò fortuna qua.
Chi lo potrebbe sapere?

Mi trovo su un taxi dove mi riporterà nella casa dove sono cresciuta.
Non vengo più a Sheffield da natale per festeggiare con la mia famiglia ed ora è primavera.
Con le mie adorate cuffiette e i Nirvana sulla playlist,ero appoggiata al sedile del taxi intenta di cercare sonno con scarsi risultati.
Ero in piedi dalle 5 del mattino per questo viaggio che sembrava non finire più.
Ero davvero esausta e non vedevo l'ora di mangiare qualcosa di buono e mettermi a letto.

La mia tranquillità fu disturbata dal taxista che mi fece segno di essere arrivata.
Gli diedi i suoi soldi e lui scese di fretta per tirare giù i miei bagagli nel baule.
Quel giorno faceva particolarmente freddo anche se era già cominciata la primavera.
Appena scesa l'aria gelida mi piombò in faccia come uno schiaffo in pieno viso.
A quel contatto rabbrividii leggermente e chiusi la cerniera della mia enorme giacca di pelle che mi faceva quasi come vestito.
Invece le mie gambe chiedevano pietà erano solo coperte dai miseri calze a rete.
Presi la mia chitarra dal sedile e me la misi in spalla come uno zaino.
Recuperai le altre due valigie che gentilmente il taxista mi porse.
Lo ringraziai e mi incamminai verso i due isolati per raggiungere casa mia.
Camminando si vedevano ancora tracce di neve che l'inverno ha lasciato.
Infondo Inghilterra è umida e non fa per niente caldo in primavera e il meteo è completamente pazzo,può fare caldo d'improvviso e poi può piovere e fare subito dopo freddo.
Non mi lamento di questo solo che non sai mai come vestirti.
Anche New York era umida ma niente in confronto di qui.

Ormai ero arrivata davanti al portone di casa mia e c'era già la mia cagnolina ad accogliermi.
Entrata mi fece quasi cadere per le feste che mi stava facendo ma per fortuna ho un buon senso dell'equilibrio.
Alla porta d'ingresso appoggiai la valigia sul tappetino e aprii la porta e a darmi il bentornata era subito mia madre con un sorriso che gli arrivava fino alle orecchie.
"Ben tornata Suami" mi disse abbracciandomi senza neanche lasciarmi il tempo di realizzare essere tornata.
"Suamiiiiii" sentii urlare il mio nome dall'altra parte della stanza.
Era mio fratello maggiore se non il migliore amico,lui ha patito la mia mancanza più di tutti,mi videochiamava ogni sera e passavamo ore a parlare di cazzate facendomi dimenticare del peso della scuola.
Amo quel ragazzo.
Sentendo la sua voce mi staccai da mia madre e corsi da lui senza neanche togliermi le mie adorate dottor martins,lui era già con le braccia aperte aspettando di accogliermi e lasciarmi fare cadere nelle sue mani.
"Dio quanto mi sei mancato Don" parlai tra le sue braccia con un sorriso a trentadue denti.
"Anche tu sorellina" mi rispose mollando l'abbraccio "dai mamma ha preparato una cena con i fiocchi solo per te" concluse indicando con il dito la cucina dietro di lui.
La cena è stata tranquilla e abbiamo parlato più del meno,è stato magnifico cenare di nuovo con mio fratello e mia madre.

Ero al piano di sopra,in camera mia cercando di mettere a posto tutta la mia roba.
Quando però vedo mia madre entrare,la guardai con uno sguardo interrogativo.
Lei si mise seduta sul bordo del mio letto.
"Mamma non ho bisogno di una mano tranquilla." affermai con un sorriso rassicurativo,mettendomi una ciocca ribelle dietro all'orecchio.
"No Suami è che devo dirti che devi alzarti di buon ora domani mattina" disse cercando di tenere a bada le emozioni che cercavano di avere sopravvento su di lei.
La guardai come fosse un alieno,ora non capivo proprio,prima che entra tutta strana nella stanza poi che dice ciò,mica che è diventata pazza nella mia assenza.
"Senti non guardarmi così!..io e tuo fratello in tua assenza abbiamo trovato una band abbastanza conosciuta in questa zona e stanno proprio cercando un bassista!così ho detto subito al ragazzo che tu sai suonare e che stavi cercando fortuna,domani alle dieci ti dovrai vedere con quei ragazzi e loro ti valuteranno!lo so che puoi farcela!" parlò tutto ad un fiato emozionata dalla cosa.
Una lacrima rigò la mia guancia,mia madre vedendo la mia guancia bagnata mi abbracciò in una stretta affettuosa.
"grazie" mormorai sulla spalla della donna con altre lacrime che minacciavano di scendere.

domani un nuovo inizio.

SPAZIO AUTRICE:
ciao ragazzi spero che possa piacervi.
Mi scuso se ci saranno errori grammaticali e accetto ogni critica su come migliorare.
Con questo ci vediamo con un nuovo capitolo scimmiette artiche.


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