provino

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Mi sono svegliata alle otto e mezza di mattina seppure avessi il sottospecie di provino alle dieci.
Ero troppa emozionata per poter dormire poi dovevo prepararmi e avere la mia presenza e il mio stile impeccabile.
Dovevo anche telefonare a mia cugina Kylie per dirgli che sono arrivata a casa e del provino da fare.
Quindi mentre decidevo che vestito mettermi presi il cellulare e digitai velocemente i numeri per comporre il numero telefonico.
Misi l'aggeggio all'orecchio guardando il mio armadio spalancato e disordinato con vicino la valigia piena di vestiti anche essa aperta.
Dopo due squilli rispose.
"Hey cugina,mattiniera stamattina?" rispose dal altro capo del telefono con un piccolo sbadiglio e la voce roca.
"Scusami Kye se ti ho svegliata,ma ho delle notizione" dissi andando subito al punto e intanto rovistavo nei miei vestiti.
"Vada sono tutta ad orecchie"
"La prima è che sono ritornata,la secon.." non feci in tempo a terminare la frase che sentii un urlo provenire dal telefono facendomelo allontanare leggermente.
"Che cosa?seria?Aiuto Suami penso di poter svenire" esclamò letteralmente urlando e agitata.
"Si sono a casa e ti prometto che oggi ci vedremo se mi fai finire di parlare." parlai cercando di calmarla impresa quasi impossibile.
Udii solo un "mm..mm" invitandomi a continuare.
"Stamattina alle dieci ho un provino con il basso per entrare in una band abbastanza famosa da queste parti,quindi se ti va bene dopo il provino possiamo vederci" continuai guardando vestiti e buttandoli sul letto.
"Suami stamattina tu mi vuoi morta,poi certo che mi va bene che domande" a queste parole sorrisi come una ebete,mia cugina è la mia migliore amica,una spalla su cui piangere e anche su cui ridere e non vedevo l'ora finalmente di annullare questa distanza tra di noi.
Amavo parlare con lei.
"Quindi a dopo Kylie e cerca di non morirmi" dissi facendomi lasciare andare in una risata che non tardò ad arrivare anche dall'altra parte.

Finita la chiamata decisi finalmente cosa mettermi ed era una canottiera in tessuto morbido nera e dei pantaloni lunghi larghi neri e la mia amata giacca di pelle di stile vecchio bella lunga rigorosamente nera.
Feci una veloce aggiustata ai capelli
e mi misi un po' di matita nera sotto i occhi,ed ero pronta ad affrontare quale che sarebbe stato il mio nuovo inizio di vita.
Scesi di fretta le scale per dirigermi in cucina e riempirmi lo stomaco.
E lì c'era già mia madre che sfornava qualcosa dal forno e il buon profumo mi inebriò il naso e facendomi brontolare lo stomaco.
Mia mamma adora cucinare e ama passare le sue giornate ad inventare nuove ricette.
Accorgendosi della mia presenza in quelle quattro mura mi fece un sorriso dolce che solo una madre poteva fare.
"Buongiorno Suami" disse dolcemente girandosi verso di me con il vassoio di croissant fumanti.
"Buongiorno" risposi prendendo un cornetto dal vassoio,quasi non mi ustionai al contatto con il dolce.
"Come vedo sei già pronta,quindi chiamo Don che ti porta al provino" parlò mia madre appoggiando il vassoio sul tavolo per poi sparire dalla porta.
Addentaii il croissant che avevo in mano lasciandomi andare dal dolce gusto.
Infatti oggi mi servivano solo sensazioni positive.
O ciò che mi avevo promessa.

Il viaggio verso al centro città fu tranquillo accompagnato dalla musica dei Radiohead.
Arrivati all'indirizzo scritto sul bigliettino c'era una casa normale come qualsiasi abitazione che trovereste qua in Inghilterra.
Solo che aveva un grande giardino che mi ricordavano vagamente USA.
"Siamo arrivati,vai e spacca tutto sorellina" il moro al mio fianco spaccò il silenzio che si era creato in quella vettura.
Mi girai verso di lui e gli diedi un sorriso rassicurante appoggiandogli una mano sulla sua spalla possente.
"C'è la farò" mi convinsi cercando di credere nelle mie abilità.
Scesi dalla macchina e chiusi lo sportello,presi il basso dal baule portandolo come una borsa e mi incamminai verso alla porta d'ingresso.
Suonai il campanello due volte e finalmente un ragazzo castano mi aprì con un sorriso contagioso.
"Salve tu devi essere la bassista entra pure." mi disse con una mano verso la direzione dell'interno per invitandomi ad entrare.
Entrando notai subito i quadri appesi alla pareti.
Disegni di chitarra,batterie o di band.
"Comunque io sono Matt il batterista" parlò gesticolando leggermente facendo gesto di seguirlo giù dalle scale.
"Di qua ci sono anche i altri" concluse.
Scendendo le scale la mia ansia si faceva sempre più tanta e la paura di fare schifo aumentava ad ogni gradino.
Matt aprì la porta davanti a lui e mi fece segno di entrare,entrando l'odore di sigarette mi precipitò subito nelle narici.
Notai gli altri due ragazzi seduti comodamente su un divanetto del loro studio suppongo.
Mi guardai intorno era una stanza tutta insonorizzata con vari strumenti pronti all'uso.

"Eccoti nel nostro covo" disse il castano raggiungendomi all'interno.
Uno dei ragazzi seduti si alzò e venne verso di me,mentre l'altro non mi rivolse neanche uno sguardo.
"Ciao piacere Jamie chitarrista" si presentò la persona davanti a me volgendomi la mano.
"Piacere Suami" mi presentai a sua volta strindogli la mano.
Al mio nome fece una faccia stranita,ma oramai ero abituata quando dicevo il mio nome alla gente.
"Si è un nome giapponese che in inglese dovrebbe significare amore" dissi togliendo la mano alla stretta fingendo un sorriso.
"Figo,invece lui è Alex cantante" parlò indicando il ragazzo dietro di lui ancora seduto sul divanetto fumando una sigaretta.
"Comunque se vuoi puoi cominciare,puoi suonare una canzone a tuo piacimento." mi informò Matt dietro alla sua batteria.
Annuii solamente e cominciai a tirare fuori il mio basso.

Ero pronta e suonai "back to black".
Quando suonavo mi dimenticai di loro c'ero io solo e il mio basso questa sensazione durò solo pochi secondi che poi ho percepito qualcuno che mi bruciava con lo sguardo.
Alzai la testa per vedere chi fosse ed era lui Alex.

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