Kylie.

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Ero davanti ad un balcone del bar con un drink in mano,guardando la bionda davanti a me che euforicamente diceva cose.
Ero abbastanza brilla per colpa del alcool ingerito ore prima e non stavo minimamente ascoltando quello che diceva.
Avevo solo un pensiero in testa.
"Mi stai ascoltando?" disse Kylie schioccando le dita davanti alla mia faccia.
Mi scossi un po' e guardai il bicchiere in mano e annui con la testa.
Non so se era per l'alcol che avevo in corpo o semplicemente che sto impazzendo.
Ma cercavo sempre qualcuno o qualcosa in quel bar,pieno di gente e afoso.
"È meglio che vado a prendere una boccata d'aria Kylie" informai mia cugina che stava buttando giù l'ultimo bicchierino di vodka ordinato pochi minuti prima.
"Certo vai pure." mi rispose con le guance arrossate per colpa del alcool e della temperatura dentro la stanza.
Anche se era messa così era sempre perfetta.

Feci slalom in mezzo ai clienti del bar,era davvero pieno.
Finalmente arrivata vicino alla porta feci un sospiro di sollievo.
Ma sentivo una strana sensazione,anzi la stessa che provo quando faccio le prove con la band.
Girai lentamente la testa per assicurarmi che le sensazioni erano esatte.
E lo erano.
Vidi la figura di Alex appoggiato al muro impegnato a sgranarmi con i occhi.
Riporsi velocemente gli miei occhi all'uscita del bar.
Cosa dovevo fare uscire come se non lo avessi visto o andare a salutarlo?
La mia testa si riempii di pensieri del genere,con la mia mano sulla maniglia della porta.
"Scusi signorina,sta uscendo?" una voce non familiare mi fece ritornare in me stessa.
"Si,si stavo per uscire." gli risposi all'uomo con difficoltà a parlare,mettendo un capello ribelle dietro all'orecchio.
Uscii da quelle quattro mura e finalmente potei respirare.
Tirai fuori una sigaretta e mi appoggiai al muro dietro di me.
Non ne potevo più dei miei sentimenti sinceramente.
Stavo viaggiando con la mente ma quando qualcuno mi tolse la sigaretta tra le mie dita.
"Posso fare un tiro? le mie le ho finite." mi girai verso la persona che mi rubò la sigaretta.
E chi non poteva essere se non lui.
Annuii solamente,portando gli occhi lontano da lui.
E mi tirai fuori un'altra sigaretta.
"Guarda che te l'avrei restituita." parlò Alex fingendo di essere disappunto contro il mio comportamento.
"No tranquillo,tienitela pure." risposi freddamente,con in bocca la mia nuova sigaretta.
"C'è qualcosa che non va?" mi chiese sedendosi vicino a me per terra.
A quella domanda posai per alcuni secondi lo sguardo su di lui.
Era incredibilmente bello sotto la luce debole del bar.
Distolsi lo sguardo e aspirai il fumo della sigaretta.
"No va tutto bene." uscirono semplicemente queste parole dalla mia bocca.
E mentii a me stessa.
Non andava bene finché non riuscivo a capire queste emozioni a me estranee.
"Non ci credi neanche tu." disse buttando la sigaretta ormai consumata davanti a sé.
"Lo so,ma non ho voglia di raccontare cose che non mi vanno ad uno che conosco da quattro giorni."
Mi alzai e buttai la sigaretta e ritornai da Kylie lasciando Alex,come un mongoloide da solo.

"Finalmente sei ritornata." esclamò Kylie ancora seduta dove l'avevo lasciata prima.
"Perché ci hai messo così tanto?" mi domando sgranando con gli occhi la mia figura minuta.
"Ho incontrato un amico fuori." risposi tranquillamente sedendomi sulla sedia.
Dalla sua espressione sembrò non fregarsene tanto dalle mie parole.
Penso che sarà per alcool,ma ultimamente è strana.
Secondo me mi nasconde qualcosa.
Ma aspetto che me lo dirà lei.
"Suami.." mi richiamò improvvisamente guardandosi le scarpe.
Che vi avevo detto.
"Ti ho portata qui, perché devo dirti una cosa" continuò ancora guardandosi le scarpe,come se non avesse il coraggio di guardarmi in faccia. "tra una settimana partirò per Parigi,per il calcio" concluse e una lacrima gli scivolò lungo alla sua guancia cadendo sul balcone.
D'istinto mi alzai e la misii tra le mie braccia,lasciandoci trasportare da un abbraccio dolce.
Mi staccai da lei e misi le mie mani sulle sue guance asciugandogli le lacrime che le rigavano il viso.
"Non preoccuparti per me,io starò bene,pensa al tuo futuro.Finalmente il tuo sogno di una vita si sta avverando." dissi tutto ad un fiato,con una lacrima che minacciava di uscire.
"I-io volevo portarti con me,ma ora tu hai una band qua." disse singhiozzando.
A quelle parole il mio viso si bagno.
Ricordando quando da ragazzine fantasticavamo sul vivere insieme.

"Ti prometto che ti raggiungerò appena che posso."

 

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