face of depression

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Sono stesa sul mio letto a casa mia con ancora la valigia da rimettere apposto,ma non ho le energie ne la voglia di pulire.
Ormai devo dire è così ormai da una settimana, esattamente da quando sono tornata da Londra,ho evitato tutti come la peste.

Esco da camera mia solo per mangiare o andare in bagno.
Mi sto nascondendo da me stessa e dai miei sentimenti.
Dopo quello che è successo sono passati esattamente sette giorni, ho smesso di avere rapporti umani con qualsiasi persona.
Non ho voglia di parlare con nessuno,solo con me stessa.

Sto guardando per la centesima volta Bojack Horseman,una delle mie serie preferite in assoluto.
Ogni volta che nella mia vita mi presenta qualche difficoltà,eccomi qui a rifugiarmi in questa magnifica serie.

"Non importa dove sei, è chi sei.
Non puoi scappare da stesso"

La frase uscita a tutto volume dal mio tablet mi fece riflettere eccome,ormai rifletto sulla mia vita ogni volta che guardo questa serie.
La so a memoria,so ogni minima battuta.
Ma questa stavolta mi colpì di più dalle altre volte.
Aveva tremendamente ragione.
Io sono qui,in camera mia nella mia bolla di protezione senza alzare minimamente un dito per quello che è successo.
Non ho avuto nemmeno il coraggio di rispondere a tutti i messaggi che mi ha mandato in questi giorni.

Mi sto accorgendo che sto rifacendo esattamente come l'ultima volta.
Quando quel ragazzo che mi innamorai per la mia prima volta in assoluto, ma finì male per entrambi.
Il mio timore è di mandare tutto a puttane come l'ultima volta che ho provato ad amare qualcuno.

"Non puoi scappare da te stesso."

No non posso.
Non ci riesco ma vorrei.
Una lacrima gelida cade veloce sulla mia guancia.
Ma non ho voglia di asciugarla, lasciai il mio viso umido.
Sono una persona di merda,non penso nemmeno quanto lo sto facendo soffrire in questo momento.
Non lo merito,io non merito nessuno.

Sono così testa di cazzo che non sono nemmeno andata alle prove e stiamo per avere successo.
La canzone sta avendo successo ormai è su tutte le radio e tutti parlano di noi.
Penso che non merito nemmeno questo.

Mentre mi stavo insultando il rumore dello squillo del mio cellulare mi fa spegnere il tablet e allungare la mano verso l'aggeggio che causava confusione.
Quando ho letto chi era rabbrividii,asciugai la mia guancia velocemente e decisi di rispondere.
Devo affrontarlo.

"Suami?" la sua voce mi fece perdere dei battiti.
Il mio cuore si fermò.
Mi accorsi quanto era roca più del solito.
"Alex?" parlai con la poca voce che venne fuori dalle mie labbra tremolanti.
Avevo paura di cosa potesse dire.
Mi preparai mentalmente per gli insulti che riceverò che anche mi merito.

"Come stai?"mi domandò e capii grazie al sottofondo che era in qualche locale.
C'era un gran baccano.
"Tu?" non risposi alla sua domanda vorrei evitare una risposta tipo 'sto di merda ma alla fine me lo merito perché sono una pezza di merda'.

Sentii varii sospiri dopo la mia domanda.
"Non lo so,sono ubriaco. Quindi sto benissimo è bellissimo essere ubriachi vero?" rispose con tonalità della voce ironica.
Mi sentii subito in colpa,sta bevendo per colpa mia.
Sono io la causa.
Un'altra lacrima rigo il mio viso.
Perché sono così?

"Alex,scusami ti prego scusami.
Io ti chiedo scusa." stavo singhiozzando non riuscivo più controllarmi.
Stavo piangendo istericamente.

"Suami,ti prego calmati" mi disse con tono preoccupato.
Non ci riuscivo,non riuscivo a calmarmi.
È tutta colpa mia se lui sta male.
Perché mi chiedo perché non riesco ad essere come le altre.

"Non ci riesco. Alex sono una merda,non ho nemmeno pensato come poteva farti stare il mio comportamento." dissi.
Ormai non controllavo più che dicevo,le parole uscivano da sole e le lacrime che mi inzuppavano il viso non volevano minimamente fermarsi.
Mi fa male sentirlo così,era meglio se non rispondevo alla chiamata.

do i wanna know?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora