creep

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La partita fini con una vittoria della squadra di Kylie,ero davvero felice per lei anche se non c'è l'ha fatta a segnare ma ha eseguito un assist a dir poco meraviglioso.
Si eravamo tutti recati in un pub per festeggiare la vittoria.

Anche con i ragazzi,calciatori,che erano davvero gentili e simpatici.
Ero seduta in mezzo a mia cugina e Alex che stavano parlando con tutto il resto del gruppo.

Ma la mia attenzione era distratta ad un piccolo palchetto del locale con tanto di chitarra e microfono pronti all'uso.
Devo ammettere che mi attirava un sacco di creare una mini esibizione con Alex.
Non so il motivo ma mi sarebbe piaciuto farlo.

"Suami?" una voce mi richiamò e finalmente porsi la mia attenzione ai ragazzi.
Era uno dei amici di Kylie che mi sembrò che si chiamasse Presnel,non volevo sbagliare.
Appena mi girai verso di lui mi sorrise,era un ragazzo di pelle scura era davvero un bel uomo,alto con un bel fisico che anche solo in tuta non passava di certo inosservato e aveva bellissimi tatuaggi,che un giorno anche la sottoscritta sarebbero piaciuti farli.
Amavo l'idea che la mia pelle era una sottospecie di arte e per descrivere l'arte ci va l'autore e, l'autore era la mente.

"Kylie ci ha detto che suoni in una band perché tu e il tuo compagno non ci suonate,cantate qualcosa?" mi chiese gentilmente guardando il resto del gruppo e tutti annuirono accompagnati con dei 'daiii' 'siii'.
Erano davvero rumorosi, specialmente Neymar.

Mi girai verso Alex per avere una conferma ma lo trovai già vicino al microfono a spostarlo,abbassarlo a suo piacimento.
Probabilmente non se la fatto ripetere due volte,quindi mi alzai dallo sgabello e andai verso il palchetto sotto ai occhi curiosi di alcuni clienti.
Presi la chitarra e la osservai per una manciata di secondi,era una chitarra acustica perfetta per luoghi del genere.
Cominciai strimpellare per udire come suonasse e,la melodia che uscì dalle corde pizzicate dalle mie dita,era davvero fantastica.
Alex guardò ogni mio piccolo movimento e io portai gli occhi su di lui.

"Che canzone facciamo?" domandai mettendo la fascia della chitarra dietro la schiena per evitare che mi cadesse quando non la reggevo.
Lui sembrò pensarci,portandosi una mano sul mento,e poi sui i suoi capelli pieni di gel.
"Creep dei Radiohead." a quella sua affermazione lo guardai e inarcai il sopracciglio,visto che quella canzone era molto sentimentale e,non sembrava il caso di suonarla ora.
Lui notando la mia faccia mi fece un occhiolino e subito dopo si mise davanti al microfono.

Io scuotei la testa in segno di rassegnazione nei suoi confronti e mi preparai per il primo accordo della canzone.
Cominciai a suonare il riff di apertura e,inutile dire che avevamo preso tutta l'attenzione del locale.
Persone che ci guardava incuriositi altri che si stavano lasciando andare dalla dolce melodia,ondeggiando il capo.

Invece Kylie mentre sorseggiava la sua birra,ha detta sua meritata,mi faceva l'occhiolino in segno 'vai che stai spaccando'.
Invece il resto del gruppo avevano la massima attenzione su di me,meravigliati da come il suono delle corde pizzicate dalle mie dita era così orecchiabile.

Quando comincio a cantare mi soffermai a osservarlo,le sue muovense e come si immergeva nella canzone era unica.
Era davvero capace ad attirare gli occhi su di sé, lui sarebbe stato la prossima stella.
Poi la voce che ve lo dico a fare è meravigliosa con il suo accento londinese gli dava una caratteristica in più.

Mi passò di fianco e mi accarezzo la guancia e io per restare in tema gli feci un occhiolino e un bacetto.
Lui al mio gesto fece un sorriso perfettamente bianco.
Che mi fece portare l'attenzione al prossimo accordo.
Mi stavo facendo trasportare dalla canzone e il mio bacino ondeggiangeva perfettamente a tempo.
Tutti le persone presenti in quel piccolo pub notturno erano concentrati su noi due.
Che stavamo prendendo la scena manco Nicki Minaj sul palco.
La cosa non mi dispiaceva per niente,anzi mi stava dando un adrenalina assurda.

Finita la canzone la prima a battere le mani fu Kylie,alzandosi pure dalla sedia rovesciando,per sbaglio, il drink di Neymar,si proprio il ragazzo che gli piaceva.
Solo lei poteva fare una figura del genere,ma sembrò poco importarli e batteva le sue mani entusiasta,portando a fare battere a loro volta anche dei sconosciuti e il resto dei suoi amici.
Neymar sembrava imprecare parole poco carine per la sua bevanda rovesciata,pochi minuti prima,sui suoi pantaloni della tuta.
Kylie con non curanza fece spallucce e leggendo il labiale sembrò dire "sei stato tu a metterlo in un posto dove,molto probabilmente,io potessi farlo rovesciare".
Veramente lei si rivolgeva così alla sua cotta da una vita? grande Kylie Watson sicuramente cadrà ai tuoi piedi facendo così.

Dopo a quella scena a dir poco esilarante che mi fece sorridere con una deficiente,mi accorsi che Alex stava parlando vivamente con un uomo.
Quindi io, incuriosita, mi avvicinai per ascoltare che volesse quel strano signore.
Portava una coppola di colore bianco e dei occhiali neri,anche che non sembrò essere così vecchio.
Aveva un giaccone nera che li arrivava fino al ginocchio e gli faceva sembrare davvero un uomo d'affari.

"No,gli sto ripetendo che non siamo solo io e lei,ma anche un resto di una band.Ovvero il batterista e il chitarrista,lei è la bassista ma sa suonare anche la chitarra.
Non so più come spiegarglielo" sentii dire Alex all'uomo,mentre si portava una mano sulla fronte come se fosse esausto.
"Posso sapere di che state parlando?" domandai con non chalance, tirando fuori una sigaretta dal pacchetto di Alex,visto che il mio lo avevo dimenticato in macchina.
Squadrando l'uomo che avevo davanti e riguardando Alex aspettando una spiegazione.

"Piacere David Scott,agente discografico." parlò l'uomo in questione porgendomi una mano e, quasi non mi strozzai con il fumo.
Lui cosa? avevo capito bene?
Tossii per colpa del fumo nei polmoni,portandomi una mano sul petto.

"Piacere Suami Williams" mi presentai a mia volta e stringendoli la mano che era leggermente sudaticcia,bleah.
Appena fini la stretta mi pulii la mano sulla giaccia leggermente disgustata.
Alex guardando la scena si morse il labbro per evitare di ridere davanti al il signor Scott.

"Quindi?" parlò Alex,invitando a quell'uomo a farci sapere che intenzioni aveva con noi.
Sinceramente non volevamo che ci illudeva o perdi tempo,la sottoscritta e il ragazzo affianco,Jamie e Matt volevamo puntare alle stelle.
Se avessimo potuto perché questa è la nostra vita e avevamo tutte le intenzioni di questo mondo di continuarla così.
Almeno ci credevo.

"Quindi, voglio sentirvi tutti insieme e valutare.
Anche se solamente voi due da soli mi piacete,avete un vero e proprio potenziale per essere tra le prossime star e fare sognare i adolescenti di oggi.
Ma visto che il signor Turner insiste così tanto di sentirvi tutti insieme,ci proverò.
Allora se gentilmente mi potete dare il vostro numero cellulare,per contattarvi in futuro e anche ascoltare il resto di voi." spiegò gesticolando leggermente con voce roca.
Alex annuiva ad ogni singola parola uscita dalla bocca del signor Scott come se fosse andato in tilt.
Io invece mi precipitai da Kylie,che ancora stava bevendo come una spugna mentre ascoltava canzoni brasiliane insieme a Neymar che sembrava che avesse già dimenticato dell'incidente di prima visto come era euforico,per recuperare il mio cellulare per dare il mio numero telefonico,visto che non lo sapevo a memoria.

"Ecco il mio numero." dissi mostrandogli lo schermo del mio cellulare con il numero sopra.
"Grazie vi contatterò al più presto." ci riferí con un lieve sorriso sulle labbra sottili,controllò alcune cose e poi portò di nuovo la sua completa attenzione su di noi.
"Sheffield giusto?"chiese aggrottando la fronte facendo apparire alcune rughe.
"Si,Sheffield" rispose Alex in modo più serio possibile,voleva fare bella figura.

L'uomo annuì più volte scrivendo qualcosa al telefono e poi ci salutò con un segno con la mano e sparì dalla porta del locale.
Io e Alex ci guardammo per una manciata di minuti.
"C'è l'abbiamo fatta cazzo!" urlai saltandogli in braccio,subito sembrò irrigidirsi per la mia avvicinanza così genuina,poi sentii i suoi muscoli rilassarsi e mise le sue braccia attorno alla mia vita.
"C'è la stiamo facendo." mi sussurrò all'orecchio e ha quel sussurro mi provocò dei brividi lungo tutto il mio corpo.

Si Alex Turner stavamo realizzando il sogno di una vita.

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