Capitolo 2

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Da quella notte sono trascorsi ormai due mesi, ma ancora non ci credo a ciò che ho fatto.

Non sono il tipo da andare con il primo che capita, né tanto meno non avvertire le amiche con cui sto, che tra l'altro mi hanno fatto una lavata di capo che ancora le orecchie mi fischiano nel ripensarci.

Certo Jas poi mi ha confidato che non c'era niente di male, e che anche lei molte volte lo ha fatto, continuando il tutto domandandosi perché gli uomini se si fanno una sveltita sono considerati quasi degli dei, mentre se siamo noi ragazze a passare una notte di follia, siamo considerate delle zoccole.....

Fatto sta che adesso non ci voglio più pensare, oggi è il giorno tanto atteso, e sarà tutto stupendo e perfett-

- Sorgi e brilla bell'addormentata, è il tuo primo giorno di lavoro, muovi quelle chiappe raggrinzite e vieni a fare colazione !!!! - Mia piomba nella mia camera spalancando la porta, e facendola sbattere contro il mio comò, bombardandomi le cornee di luce penetrante, accecandomi quasi

- Miseriaccia ladra, non puoi fare più piano quando entri in camera mia ?? È due anni che te lo chiedo, spero che prima o poi ti entri in testa !!! - già.. io Mia e Jas siamo andate a vivere assieme al secondo anno di College.. non ne potevamo più di quei cavolo di dormitori universitari, e le docce in comune sopratutto.... Quindi approfittando del cugino di Mia che affittava appartamenti, eccoci qui, in una casa abbastanza grande per tutte, tre camere da letto, due bagni, un salotto e una cucina.

La sento ridacchiare mentre si avvicina alle finestre, scansando in un sol colpo le tende e dando il benvenuto ad un sole, che spacca già le pietre alle 7 del mattino...

- Forza pigrona, non vorrai fare tardi, vero ?? - appena i miei occhi vengono colpiti da altri raggi solari, mi butto a pancia in giù sul materasso, coprendomi la testa con il cuscino

- Mia prima o poi perderò la vista a causa tua !!! - le urla che seguono, a causa del fatto che Mia mi sta trascinando di peso giù dal letto, credo abbiano svegliato anche Jas, perché sento come una presenza entrare in camera, facendoci entrambe zittire.

Voltandomi a guardare verso la porta, credo di vedere una nube nera tetra, attorno a Jas che con i capelli tutti per aria, dopo che ieri aveva deciso di togliersi finalmente le treccine, ci osserva con delle occhiaie da spavento, o per meglio dire ci sta uccidendo con lo sguardo

- Se voi galline avete finito di starnazzare, sono andata a letto due ore fa, quindi gradirei non essere svegliata fino a che non lo deciderò io, chiaro ?? - e detto questo afferra la maniglia della porta e se la richiude alle sue spalle, rompendo quasi i cardini e facendoci sobbalzare

- Quando fa gli straordinari è intrattabile.... - dice Mia con ancora la mia caviglia tra le mani

- Già concordo..... - mi stacco dalla presa, alzandomi finalmente in piedi, cercando però di fare meno rumore possibile, penso proprio che se Jas tornasse qui, non credo uscirei di casa integra e con tutte le articolazioni al proprio posto....

Jas si è laureata in economia e management e prima ancora di conseguire la laurea, era stata contattata da un'agenzia di pubblicità, peccato che non le avevano detto che doveva lavorare fino allo sfinimento, per riuscire a finire tutto in tempo per la data di scadenza, e che il mondo dell'intrattenimento è una bolgia infernale, dove tutti pensano per sé e tocca a te ripulire i loro casini, essendo l'ultima arrivata....

Lentamente apro la porta, ficcando la testa fuori per vedere se "Jas il demonio" è andata a dormire, e non sembra esserci anima viva in giro, quindi a passi veloci, arriviamo alla cucina dove sento il suono della macchinetta del caffè, informarci che è pronto il nettare degli dei.

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