Capitolo 24

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- Cavolo ragazze... che tristezza... - è Mia a parlare, mentre io e Jas siamo rispettivamente una sdraiata svogliatamente sulla poltrona, e l'altra sdraiata per terra a pancia in su.
Sarà già la ventesima volta che sospiriamo in meno di dieci minuti, da quando è iniziato questo "pigiama party", ma diciamo che non siamo proprio nel mood di divertirci...
- Mi dispiace di non essere dell'umore per essere il vostro giullare di corte ragazze - Jas solleva le braccia da terra, facendo dei gesti per aria, per poi sospirare
- Anche io non ho la voglia di ridere né di divertirmi sinceramente... - al sentirlo entrambe mi guardano, con il solito sguardo da "ti capisco sorella", ed è vero.
Appena tornata a casa quel giorno, ho raccontato tutto alle mie amiche, che non potevano credere alle loro orecchie, e beh benvenute nel club !!

Di Derek non ne ho visto l'ombra, uno perché per fortuna era di turno, due perché il suo spirito di sopravvivenza credo sia stato attivato, perché potrei giurarci, l'avrei malmenato al limite del legale !!
Sentiamo Mia sospirare sconsolata, e prendere in mano un pezzo di pollo cucinato da Jas, ma appena lo addenta fa una faccia strana, e lo sputa subito dopo dentro un fazzoletto di carta
- Jas come cavolo hai cucinato questo pollo ? È tutto crudo dentro !! - la diretta interessata, alza un attimo la testa verso Mia per poi fare spallucce
- Con aria e sentimento, va bene ? - credo che questa sia la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza di Mia, perché si alza di scatto, battendo le mani per attirare la nostra attenzione, assumendo l'espressione di una che ha appena avuto l'idea del secolo
- So io cosa ci vuole ragazze, un po' di sana discoteca !! Forza a prepararsi, e se fra trenta minuti non siete pronte, uscirete con qualsiasi cosa avrete addosso, e non mettetemi alla prova, perché sapete di cosa sono capace - io e Jas ci scambiamo un'occhiata e capendo che con "Mia la tiranna", non è possibile negoziare quando ha quell'espressione spiritata, ci alziamo facendo quanto intimato.
Quando il tempo scade siamo pronte, con un velo di trucco e il primo vestito che mi è capitato a tiro, un vestito nero incrociato sul davanti, lungo fino a metà coscia, e un paio di stivaletti.
Jas nonostante sia a pezzi, più a pezzi della sottoscritta, è un incanto e la invidio, anche in questo stato, riesce sempre ad essere bellissima.
Mia vedendoci pronte davanti alla porta, ci sorride prendendoci a braccetto
- Forza ragazze, stasera niente pensieri, si ballerà si berrà e basta ok ?? - provo a dire che non sono in vena di fare troppa baldoria, ma appena apro bocca, Mia mi fulmina con lo sguardo, come a sfidarla a contraddirla...
- Ok - diciamo all'unisono con tono sottomesso.
Spero solo che finisca presto questa serata, così da crogiolarmi di nuovo nell'autocommiserazione, una volta nel mio letto.






- Ok, come facciamo a fermarla ? - domando quasi urlando all'orecchio di Jas, che comunque fa fatica a sentirmi.
Da quando siamo arrivate Mia non la smette un solo secondo di ordinare da bere, e a

di portarci in pista ad ogni canzone che conosce, e fidatevi lei conosce più canzoni di un disc jokey !!
- Lasciala fare, vuole essere utile e risollevarci il morale - Jas alza le spalle, tirando le labbra in un sorriso, che ha l'aria più di una smorfia, quando Mia torna con tre bicchieri stracolmi di liquido colorato, che non ho idea cosa sia
- A voi ragazze - si siede in mezzo a noi, e ci osserva, e non possiamo fare altro che bere un paio di sorsi per farla contenta
- Forza ragazze, via quei musi lunghi davvero. Avete fatto tutta settimana come dei cadaveri che si muovevano, mi sembrava di essere sul set di Walking Dead, adesso è il momento di staccare la spina ed essere spensierate, lasciando alle spalle, anche per poche ore, il casino che sono le nostre vite, ci state ? - ci scambiamo tutte e tre uno sguardo, che vuol dire mille parole, la complicità che puoi avere solo con persone che conosci come te stessa, e a cui affideresti la tua stessa vita.
Mia come la saggia del gruppo, ha sempre ragione, fanculo tutto, fanculo il signor "non sei all'altezza di mio figlio" e quel cretino fidanzato, adesso si fa baldoria
- Cazzo sorella hai pienamente ragione, si dia inizio alle danze !! - Jas finalmente sorride in maniera genuina, tracannando in un solo sorso il bicchiere, facendo ridere entrambe
- Eccola qui la nostra amica, adesso Kri è il tuo turno - entrambe mi fissano, aspettando una mia mossa, e facendo il mio sorriso provocatorio, alzo a mia volta il bicchiere seguendo quanto fatto da Jas pochi secondi prima, provocando urla di approvazione dalle due, prima che Mia apra la bocca felice come una pasqua
- Oddio la nostra canzone, forza !!! - subito ci prende per il polso, portandoci in pista, dove ballando a ritmo, circondate da persone che si stanno dando alla pazza gioia come le sottoscritte, cantiamo a squarciagola con quanto fiato abbiamo in corpo
- Baby sientes fuerte cuando digo ne to preocupas, lo digo en francés C'EST LA VIE - muovo le mani tra i capelli, dimenando i fianchi e chiudendo gli occhi, rilassandomi per la prima volta dopo giorni, forse grazie anche all'alcool che Mia ci ha fatto trangugiare che comincia a fare effetto, o semplicemente perché ho deciso di premere quel pulsante nella mia testa, mettendo in pausa i pensieri per una volta.
Vedo Jas ridere come una pazza prendendo per mano me e Mia, ballando a ritmo con la canzone.
La sua allegria è contagiosa, se lei riesce a sorridere nonostante la rottura, perché non dovrei riuscirci io ??
Mi sorprendo a ridere a mia volta sentendo il corpo leggero finalmente.





- Sono sudata fradicia - mi urla all'orecchio Jas, mentre sta ballando con un ragazzo di colore che dalla poca luce che c'è qui, posso dire essere proprio un gran gnocco, passatemi il termine, credo di essere alquanto ubriaca al momento, quindi sono scusata
- Io non mi sento più i piedi - le rispondo tornando a ballare accanto a Mia, che vedo togliersi di dosso, le mani di un tipo un po' troppo insistente, così intervengo
- Ehi non hai capito l'antifona ? Non ci sta con te, è già impegnata - gli dico spintonandolo via , abbracciando Mia, un po' perché se no cadrei a faccia in giù su questo pavimento lercio, un po' per esprimere il mio affetto verso la mia amica, che contro il mio stesso volere mi ha trascinato qui, dove mi sono scoperta divertirmi
- Grazie Kri, stavo per castrarlo con una ginocchiata ben assestata, come mi ha insegnato Matt - al sentirlo scoppio a ridere volendo indagare
- Ti ha insegnato l'autodifesa ? - ridendo a sua volta annuisce
- Non ha voluto sentire ragioni, ha detto che quando non mi è accanto vuole sapermi in grado di difendermi - beh mi pare giusto, tutte le donne dovrebbero sapere tirare un bel calcio nelle palle, quando è meritato
- Matt mi sembra un orso protettivo con i piccoli, ma senza pietà contro chi li minaccia - Mia ride di gusto della mia uscita, prendendomi le mani così da farmi fare una piccola piroetta, e nonostante cominci a girarmi tutto, l'accontento ridendo così senza motivo, per il gusto di ridere
- Vedrai che risolverai tutto con Derek, lui stravede per te - scuoto la testa mettendole gli indici sulle labbra a formare una X
- Per stanotte non voglio sentire la parola con la D, intesi ? - domando e Mia trattenendo una risata, fa un ok con le dita, prima di essere raggiunta da Jas, di nuovo sola
- E il bellimbusto ?? - domandiamo all'unisono, lei scuote la testa dandoci una sberletta sul braccio
- Questa sera voglio solo divertirmi con le mie amiche e basta, niente uomini di mezzo - perfettamente d'accordo con lei, propongo un altro giro al bar, e per fortuna acconsentono, non so da quanto stavamo ballando, ma necessitavo assolutamente di una pausa.
Una volta al bar, attiriamo subito l'attenzione del barista, che ignorando le proteste di un ragazzo che stava per essere servito, viene dalla nostra parte con un sorriso a trentadue denti
- Belle ragazze cosa vi posso portare ? - domanda non staccando un attimo gli occhi dal mio scollo, manco fosse così tanto profondo poi...
- Tre Long Island grazie - dice Jas, e il barista ci mette un attimo ad andare, intento a non staccarmi gli occhi di dosso.
Sento una gomitata alla mia destra e Jas alzare e abbassare le sopracciglia
- Hai fatto colpo cara la mia amica - roteo gli occhi, l'ultima cosa che mi serve questa sera è una sveltina nel bagno con uno che manco conosco, nonostante il casino con Derek io ci sto ancora assieme, e il mio amore per lui c'è ancora e bello forte, quindi nonostante l'alcol mi stia offuscando la mente, riesco ancora a non lasciarmi andare alla libido...
Decido di ignorare tutto e una volta arrivati i drink pago, e mi allontano, seguita dalle altre che osservano la scena del barista che ci è rimasto male, perché non l'ho calcolato di striscio, ma va beh, se ne farà una ragione...





Dopo esserci rifocillate un attimo, la mia vescica comincia a urlare pietà e mi sembra anche normale, con tutto quello che ho tracannato...
- Ragazze devo fare una pipì assurda - le altre annuiscono proponendo di venire con me, ma subito parte una canzone che so essere una delle preferite di Jas, quindi scuoto la testa decidendo di andare da sola, ritrovandomi avanti una fila chilometrica
- Fantastico... - biascico, incrociando le gambe, cercando di non pensarci.
Non so perché, probabilmente perché sono ubriaca e non ragiono, ma decido di prendere il cellulare e in poco tempo sento lo squillo della chiamata in corso.
Lui ci mette un secondo a rispondere, e il suono della sua voce è come una spada dritta al cuore
- Kristal ? O piccola finalmente, adesso posso spiegarti ? Possiamo vederci ? - il tono che usa è di un uomo devastato, sento la sua tristezza e il suo dolore trapassare il telefono, ma lo ignoro completamente e la mia lingua parte per la tangente
- Tu brutto coglione che non sei altro, come cavolo ti è saltato in quella mente bacata che ti ritrovi di non dirmi che sei fidanzato ? Cosa sono io una concubina ? Una cavolo di amante come in una di quelle serie tv spagnole infinite dove alcuni attori nascono e muoiono durante le riprese ?? - sento dall'altra parte un risucchio, credo che Derek stia trattenendo il fiato e ponderando come proseguire la conversazione
- Kristal sei ubriaca, per caso ? - roteo gli occhi, per poi sollevare un braccio in aria
- Hai fatto centro Sherlock, finalmente mi sto divertendo e non grazie a te -
- Che cosa ? Con chi sei ? Dove sei, vengo a prender- gli attacco il telefono in faccia sorridendo soddisfatta di quanto appena fatto, e vedendo che la fila si sta finalmente muovendo, rimetto via il cellulare, osservando dall'altra parte il bagno degli uomini, praticamente vuoto.
Per quale diamine di motivo noi donne ci mettiamo sempre una vita ad andare in bagno, mentre gli uomini sembrano flash in confronto...
- Me lo domando anche io, siamo decisamente troppo lente - sobbalzo quando una ragazza mora accanto a me, mi risponde, oddio... ho parlato a voce alta ?? Non me ne ero minimamente accorta, credevo di averlo solo pensato...
- Dovrebbero mettere più bagni per noi, e meno a loro a questo punto - si intromette un'altra ragazza con i capelli neri più belli che io abbia mai visto, tutti ancora apposto, come se fosse appena uscita dal parrucchiere.
Ha inizio così una discussione, che dura praticamente per tutto il tempo in cui finalmente abbiamo fatto.
Se non altro così mi sono distratta dalla mia povera vescica.
Una volta fuori, faccio per andare di nuovo in pista, passando davanti al bar, dove mi sento afferrare per una mano.
Subito sollevo la mano a pugno pronta ad attaccare, quando vedo il barista di prima sorridermi alzando le mani in segno di resa
- Non ti voglio fare del male bellezza, volevo solo offrirti da bere - mi dice, facendo un cenno alle bottiglie di alcolici poste dietro di lui.
Alzo un sopracciglio, indecisa se accettare oppure no
- Ti giuro che non sono un malintenzionato, parola di scout - dice mettendo una mano sul cuore, e sia...
- Va bene, ma lo prepari davanti a me - ubriaca lo sono, ma la scritta scema sulla fronte, ancora non ce l'ho...
Lui annuisce e in un attimo mi posiziona il bicchiere davanti al naso quasi, e destreggiandosi con le bottiglie, quasi fosse un giocoliere, in poco tempo mi invita a provare quel cocktail.
Non facendomelo ripetere due volte, lo sorseggio, assaporando il gusto dolce amaro al suo interno, per poi sorridergli annuendo
- Buonissimo complimenti - facendo il gesto di asciugarsi la fronte, sgonfia il petto sorridendomi
- Ho superato la prova, meno male, piacere mi chiamo Enrique, per gli amici Rique - mi allunga la mano che stringo, continuando a sorseggiare il drink. Devo dire che ad ogni sorso è sempre più buono.
Nonostante sia uno che penso se la tiri un po' troppo, ci sa fare con i cocktail
- Piacere Kristal, Enrique... sei sud americano ?? - in effetti la sua pelle super abbronzata e i lineamenti un po' latini, dovevano darmi qualche indizio ma va beh...
Lui fa un mezzo sorrisetto prima di rispondermi
- Hai fatto centro, sono cubano tu sei di qui ? - scuoto la testa, mettendo giù il bicchiere vuoto
- Sono di un piccolo paesino sperduto nel nulla, venuta qui per vivere una vita di città - annuisce prendendomi il bicchiere vuoto, mettendolo da parte chissà dove, dietro il bancone, appoggiandosi sopra subito dopo, ma non ha altri clienti da servire ??
- Anche io sono venuto a L.A. praticamente per lo stesso motivo, abbiamo già qualcosa in comune - mi fa l'occhiolino, e solo in quel momento noto che ha un piercing al sopracciglio che luccica con le luci stroboscopiche.
Capendo l'antifona, annuisco facendo un passo indietro, per guadagnare un po' di spazio personale
- Il drink era buonissimo ti ringrazio per avermelo offerto, ciao - provo a defilarmi, ma nuovamente mi blocca.
Voltandomi di nuovo verso di lui, pronto ad insultarlo nel peggior modo possibile, lo vedo con due dita della mano sollevate che tengono un foglietto di carta
- Nel caso volessi provare altri drink o solo fare due chiacchiere con un completo sconosciuto, chiamami - mi allunga il pezzetto di carta, e non volendo sembrare maleducata, non più del dovuto, gli faccio un mezzo sorriso prendendo il pezzo di carta, infilandomelo in borsetta
- Contento ? - domando, dando un colpetto alla mia pochette. Lui facendomi l'occhiolino annuisce
- Come una pasqua, buon proseguimento Kristal - il modo in cui pronuncia il mio nome, con un leggero accento latino, mi fa stringere lo stomaco.
Cavolo capisco perché i sudamericani hanno così tanto successo... certo conosco Mia ma lei non fa testo.
Non faccio in tempo a pensare, che due braccia mi vengono posate sulle spalle stringendole
- Era ora amica, temevo ti avessero rapita gli alieni in quel bagno - mi urla all'orecchio Jas, anche se qui la musica è più soffusa e si riesce a parlare ad un tono di voce normale
- Devi recuperare almeno dieci canzoni che abbiamo ballato - Mia fa scivolare un braccio sulla mia vita, trascinandomi di nuovo in pista, e non mi oppongo, perché dovrei ?





Siamo....decisamente...andate....
Credo che sia stato il giro di shottini che ci hanno offerto alcuni ragazzi, o la bottiglia di Champagne che uno, entrato in discoteca per ostentare la sua ricchezza, ha offerto a tutti i presenti, ma se prima mi sentivo leggera, adesso mi sento pesante come un cavolo di macigno...
Mi gira la testa e credo di essere a tanto così dallo sdraiarmi su uno dei divanetti in finta pelle nera, e dormire fino a che i conati di vomito non mi sveglino...
Mia e Jas sembrano invece fresche come delle rose, ma come cavolo fanno ??
- Ragazze io mi vado a sedere un attimo, che mi sembra di essere sulle montagne russe - loro annuiscono continuando a ballare a ritmo, cavolo e pensavo di essere io quella che reggeva di più tra le tre... tremendo errore di valutazione !!!
Decido che invece di starmene qui al chiuso, me ne vado fuori a prendere una boccata d'aria.
Con passi lenti e malfermi attaccandomi al corrimano di queste maledette scale infinite, non so come sono fuori.
Il fresco della sera, è come una doccia fredda sul mio corpo madido di sudore.
Respiro a pieni polmoni, dopo ore lì dentro, un po' di "sana" aria di città era quello che mi serviva.
Sarà che ho sollevato troppo in fretta la testa, ma in un attimo mi gira tutto, tanto che mi devo subito sedere sul marciapiede, tenendomi il viso tra le mani, come se questo gesto possa fare qualcosa...
- Kristal ?? - al sentire il mio nome, sussulto, come colta sul posto durante un crimine.
Mi volto lentamente a destra e poi a sinistra, trovandomi davanti un Connor completamente a bocca aperta
- Oh il mio amico e collega Connor - gli sorriso sollevando le braccia, come per invitarlo ad abbracciarmi, ma tutto quello che ottengo è uno sguardo severo
- Ma come sei conciata ?? Non ti reggi nemmeno in piedi - sbuffo facendo un gesto con la mano, come a dire di non dare peso alla cosa
- Perché mi fai la ramanzina, non sei mio padre - metto il broncio, girandogli la schiena per ignorarlo, ma lui non sembra propenso a lasciarmi stare
- Con chi sei qui ? Come torni a casa ? Kristal mi senti ? - si posiziona davanti a me, occupando quasi tutto il mio campo visivo.
Notando che non lo sto calcolando di striscio, si abbassa alla mia altezza, il viso leggermente più dolce di prima, ma sempre irritato
- Kristal - appoggia le mani sulle mie spalle nude, e il contatto mi provoca un brivido
- Sono con le mie amiche, sono dentro, torno con loro - lo dico ridendo come una matta, attirando qualche sguardo dai passanti, ma chissene
- Oh povero me, se loro sono come te, vi sfido a tornare a casa dritte.. - subito volta la testa di lato, allungando il collo, come se stesse sentendo qualcuno bisbigliare accanto a me
- Ti sta suonando il telefono Kristal, magari è una tua amica che ti cerca - sbuffando, lo accontento tirando fuori il cellulare, ma appena leggo chi sta chiamando roteo gli occhi, rifiutando la chiamata
- È solo Derek - dico semplicemente, facendo per rimettere il cellulare nella pochette
- E non gli rispondi ?? - vedo Connor alzare un sopracciglio sconcertato dal mio gesto
- Col cavolo, non lo voglio proprio sentire questa sera, se per questo neanche domani, né il giorno dopo ancora - ora entrambe le sue sopracciglia sono sollevate, e la bocca è leggermente aperta
- Avete litigato ? - annuisco e nel momento in cui lo faccio, il telefono riprende a squillare
- Non credo che smetterà di chiamarti, rispondigli e basta Kri - soppeso la cosa, notando che in effetti, ha già provato a chiamare trentadue volte...
Sbuffando accetto la chiamata
- Che c'è ? - domando sentendolo imprecare dall'altra parte
- Porca puttana Kristal è da due ore che provo a chiamarti, sto girando come un coglione per L.A. non sapendo dove cazzo ti trovi, dove sei ? - roteo gli occhi rispondendogli
- Perché dovrei dirtelo ? - lo sento sospirare pesantemente dall'altra parte prima che riprenda a parlare
- Perché hai bevuto come una spugna a giudicare da come stai parlando, c'è qualcuno con te ? - alzo lo sguardo verso Connor che con le mani in tasca, sta spostando il peso del corpo da un piede all'altro
- Sì c'è - Connor sembra abbia capito di cosa stiamo parlando, infatti alza lo sguardo verso di me
- Passagli il telefono -
- Perché dovrei farlo ? - domando di nuovo, non so perché ma irritarlo in questo momento, mi fa sentire meglio e mi fa sorridere.
Lo sento prendere un bel respiro, ma il tono che poi usa mi fa mettere sull'attenti in un attimo, come se una scarica elettrica mi sia appena passata lungo la spina dorsale
- Passagli il telefono immediatamente, non lo ripeterò di nuovo - faccio come mi viene chiesto passando il telefono a Connor, che non capendo bene cosa fare, osserva il cellulare un attimo prima di appoggiarci sopra l'orecchio.
Vedo che scambia un paio di parole, prima di dirgli dove ci troviamo, riattaccare e passarmi di nuovo il cellulare
- Ha detto che sarà qui fra cinque minuti, e Kri non sono un esperto, ma credo sia incazzato nero - alzo le spalle come se la cosa non mi importasse
- E quindi ?? È lui che è nel torto, quindi - Connor scuote la testa alzando gli occhi al cielo come spazientito, prima che Mia e Jas mi raggiungano fuori
- Ecco dove cavolo eri finita, ti abbiamo cercato ovunque cretina, ci hai fatto venire un infarto - Jas mi da un pugnetto sul braccio che mi fa imprecare, mentre io sollevo il cellulare
- Potevate chiamarmi - al sentirlo entrambe si guardano come sbigottite, per poi scoppiare in una fragorosa risata
- Non ci avevo minimamente pensato - Mia si appoggia a me sedendosi al mio fianco, seguita da Jas che per poco non scivola rovinosamente per terra, salvata in extremis da Connor
- Ehi tu chi sei ? - domanda lei e così mi appresto a fare subito le presentazioni
- Ah lui è quello che ti veniva dietro, ma a cui tu hai dato picche, mi spiace amico - dice Mia, facendo arrossire il diretto interessato.
Credo proprio stia soppesando se lasciarci qui o continuare ad essere il bersaglio delle battute delle mie amiche...
- Ragazze shh, non parlate che ho mal di testa - in effetti tutte quelle ore davanti a quegli amplificatori cominciano a farsi sentire, ma nulla batte lo stridere di gomme, appena una macchina inchioda davanti a noi
- Ma che cavolo ?? - domanda Jas, mentre un Derek con un diavolo per capello, parcheggiando in doppia fila, scende in una mossa e non appena ci individua, si incammina a passo spedito verso di noi, senza distaccare lo sguardo.
Improvvisamente un istinto di conservazione si fa largo dentro di me, e in un attimo sono in piedi pronta a scappare
- Prova solo a scappare e vedrai di cosa sono capace Kristal - mi addita con l'indice prima di arrivarmi davanti, gli occhi due pozzi scuri di rabbia malcelata
- Hai idea di quanto io fossi preoccupato ? Ho corso terrorizzato come un pollo senza testa per mezza L.A., mentre la signorina dopo avermi chiamato, ha scelto bene di andare in silenzio stampa - parla in tono calmo, ma la sua mascella contratta e i capelli scompigliati, mi dimostrano quanto fosse stato in pena per me, ma comunque
- Non ti ho certo chiesto io di venirmi a prendere se non sbaglio, quindi puoi benissimo girare i tacchi, salire sulla macchina e tornartene a casa dalla tua fidanzata - mi guarda con gli occhi spalancati, non si aspettava certo questa risposta, ma me ne frego altamente
- Kristal sei ingiusta, non mi hai dato modo di spiegarmi, sei scomparsa e basta - scuoto la testa voltandomi per incamminarmi, non so bene dove
- E ancora non voglio sentire niente, ti tirerei tanti calci nelle palle, quante stronzate ti escono dalla bocca - lui non sembra recepire il messaggio, e mi afferra il polso, con una stretta non forte, ma salda
- Kristal adesso non sei lucida e tutto ti entrerebbe da una parte e ti uscirebbe dall'altra, ma se hai intenzione di dartela a gambe, beh ti informo che non te la svignerai questa volta - e detto questo, senza avere un minimo di esitazione mi carica in spalla, come fossi un sacco di patate
- Mettimi giù, so camminare da sola Derek !! - mi dimeno per cercare di scendere, con scarsi risultati però
- Non credo proprio e sta ferma, tu adesso vieni con me - mi dà una sberla sul sedere per rimarcare quanto detto, prima di passare davanti a Connor
- Grazie per avermi aiutato, ma potrei chiederti un ultimo favore, di riportare a casa Mia e Jas ? - Connor sembra sconsolato, ma annuisce come rassegnato all'inevitabile
- Non ti preoccupare, ci penso io a loro, Kristal ci vediamo al lavoro - lo vedo aiutare le mie amiche ad alzarsi e non sono un esperta, ma dal labiale lo vedo bisbigliare un "Oh povero me", che mi fa scoppiare in una risata, seguita da un pizzico sul sedere da Derek che mi fa sussultare
- Smettila di ridere, ho appena iniziato con te - e senza dire altro mi carica in macchina, sgommando via, non so perché ma qualcosa mi dice che questa nottata sarà più lunga di quanto avessi pensato.... 


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Ciao a tuttiiiiiiiii 
finalmente ho avuto un attimo, per poter rivedere il capitolo, correggerlo e pubblicarlo *^* 
devo dire che mi sono divertita parecchio a scriverlo, ridevo come una pazza da sola, guardando lo schermo (non oso immaginare se qualcuno mi avesse visto...) 
Ciò nonostante, devo dire che serviva un po' a tutte e tre svagarsi un attimo, voi che ne dite ?? 
Ovviamente quando si è ubriachi, si fanno sempre cavolate e Kristal ha pensato bene di chiamare Derek, voi che ne pensate ?? 
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo ;) 
aspetto di leggervi nei commenti 
un bacione 
a prestoooooo 

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