«Mi stai davvero invitando a casa tua?» caccia un urlo e istintivamente allontano il cellulare dall'orecchio.
«Perché sei così sorpreso?» alzo un sopracciglio confuso anche se lui non può vedermi.
Questa mattina mi sono svegliato con la voglia di invitare Jungkook a casa mia per una serata in famiglia. Quando l'ho detto a mia madre lei ha fatto i salti di gioia visto che non invito mai nessuno. Ecco perché ha insisto tanto per andare a fare la spesa insieme e cucinare per un intero esercito.«Non sembravi felice la prima volta che sono venuto a casa tua» mormora un pò deluso.
Beh come dargli torto. Non mi sarei mai aspettato si presentasse a casa mia e quel giorno avrei tanto voluto uccidere Yoongi. Non volevo che Jungkook entrasse così nella mia vita, non volevo conoscesse il mio mondo, fatto solo di sofferenza e angoscia. Lui doveva essere solo uno dei miei incarichi, avrei dovuto sbarazzarmi di lui prima così da evitare di ritrovarmi in questa situazione. E questo quello che pensavo, ma adesso è diverso. Voglio che lui conosca mia madre, voglio che faccia parte della mi vita e per farlo devo risolvere il problema di suo padre. Solo così posso salvarlo.«Ero solo sorpreso» faccio spallucce e mi butto sul letto «Mia madre non vede l'ora che tu sia qui. È da questa mattina che non fa altro che cucinare» sospiro pensando alla giornata passata insieme a mia madre e alle tante cose che abbiamo dovuto preparare affinché tutto fosse impeccabile. Lo sento ridacchiare e quella sua bellissima risata mi da un senso di pace. «Ti vengo a prendere io, quindi aspettami all'uscita»
«Dovrei prima andare a casa. Ti dispiace venirmi a prendere lì?»
«No. Nessun problema» mento. A dir la verità non vorrei andare da lui e ritrovarmi suo padre in casa. Dopo quella sera non l'ho più rivisto e non so che reazione possa avere nel vedermi a casa sua. «Adesso vado a farmi una doccia, ci vediamo dopo»
«Va bene. A dopo hyung»
Lascio cadere il cellulare sul letto e mi stiracchio prima di alzarmi e andare in cucina. Lì trovo mia madre impegnata ai fornelli che prepara la cena per stasera, sul tavolo già altri piatti pronti.
«Mamma, sai che siamo solo tre questa sera, vero?» appoggio il sedere al tavolo, incrocio le braccia al petto e la guarda da dietro mentre taglia un po' di carote.«Lo so, ma è la prima volta che inviti a cena qualcuno e non voglio fare brutta figura» mormora.
«Si beh, non l'avresti fatta neanche con due semplici piatti» alzo un sopracciglio e lei in risposta rotea chi occhi. «Hai bisogno di una mano?»
«Te l'ho già detto Taehyung, oggi preparo tutto io» si volta verso di me e mi sorride.
«Va bene, allora vado a farmi una doccia e vado a prenderlo» mi arruffo i capelli ed esco dalla cucina per poi farmi una rilassante doccia e andare a casa di Jungkook.
[...]
«Salve signor Kim» Joon-ho mi accoglie con un grande inchino e come al solito inizio a sentirmi a disagio.
«Joon-ho non devi inchinarti con me. Non ne hai motivo» sventolo le mani in avanti e lo invito a rimettersi dritto.
«Mi scusi, ma è il mio lavoro» dice con voce fievole mentre si sposta per lasciarmi passare.
«Con me non serve» gli do delle piccole pacche sulla spalla ed entro. Passano solo pochi secondi che mi ritrovo le braccia di Jungkook intorno al collo e il suo naso strofinarsi delicatamente sulla mia pelle.
«Sei arrivato» si stacca da me e mi regala un sorriso «Ti dispiace aspettare un attimo? Ci vorranno solo chiunque minuti»
«Nessun problema» mento. A dir la verità voglia andare via il prima possibile da questa casa, non ho voglia di incontrare suo padre e so per certo che è in casa visto che la sua auto è fuori. Jungkook chiede a Joon-ho di portarmi qualcosa da bere e dopo avermi detto di fare come se fossi a casa mia corre al piano di sopra. Porto le mani all'interno delle tasca dei jeans e inizio a dondolarmi sul posto guardandomi intorno. Non mi rendo conto però del rumore di una porta chiudersi con forza.
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L'assassino della notte ~ Taekook
Mystery / Thriller|CONCLUSA| La notte scende a Seoul e un altro omicidio è compiuto. Kim Taehyung era un semplice ragazzo di 18 anni, fin quando qualcosa nella sua vita cambiò, portandolo a fare scelte difficili. Delle scelte di cui si pentirà. Ma è grazie a queste s...